13 TRAFFICANTI DI MIGRANTI ARRESTATI, LI TRASPORTAVANO DALL'ITALIA AL NORD EUROPA

lug 20, 2016 0 comments

DI PAOLO COLONNELLO

Secondo la polizia che li ha arrestati ieri mattina, erano dei veri e proprio “scafisti di terra”. Gente abituata a superare ogni limite e confine trasportando, a prezzi esorbitanti e in condizioni estreme, stranieri e profughi che volevano raggiungere dall’Italia il nord Europa. Ed ecco spiegato il mistero del flusso enorme di persone che l’anno corso, dopo aver raggiunto il nord Italia, nel giro di pochi giorni, scomparivano, lasciando il nostro Paese per approdare in altri Stati europei. 

“Organizzazione piramidale”  
In carcere sono finite 13 persone (6 egiziani, 3 albanesi, 2 rumeni, 1 siriano e 1 brasiliano) considerati aderenti a un’organizzazione di tipo “piramidale verticistico” che dal Veneto alla Lombardia si occupava di far fuggire clandestinamente i profughi dall’Italia. Il gruppo era strutturato in maniera tale da conoscere fin dall’arrivo sulle coste siciliane il numero di disperati da contattare per offrirgli di viaggiare oltre confine. Il capo dell’organizzazione, un cittadino egiziano del ’79, era infatti in contatto direttamente con gli scafisti in partenza dalle coste africane. Una volta avvertito degli arrivi, l’uomo attivava immediatamente il gruppo di “spalloni” di vite umane. I “procacciatori” venivano mandati alla stazione Centrale di Milano, dove fino all’anno scorso era allestito un punto di accoglienza per i profughi nei mezzanini della stazione, con il compito di contrattare il trasporto verso il nord Europa. I cittadini dell’est svolgevano poi le mansioni di autisti.  
Un milione di euro all’anno  
L’inchiesta è nata presso la procura di Monza in seguito alla segnalazione alla polizia della cittadina brianzola, di un cittadino egiziano contattato dal gruppo che ha permesso di verificare, ad esempio, l’esistenza di ben 20 viaggi compiuti in un solo mese per un totale di circa 100 clandestini trasportati in altre nazioni e un profitto di circa 70 mila euro

Un giro dunque di quasi un milione di euro all’anno per un gruppo che probabilmente non è l’unico ad agire in Italia. Alla cattura sono sfuggiti altri tre stranieri. L’operazione, denominata “Transitus”, ha permesso anche il sequestro di due veicoli con i quali venivano effettuati i trasporti. Tutti sono accusati di associazione per delinquere finalizzata allo sfruttamento dell’immigrazione clandestina. 

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