L'ISIS DIETRO LA STRAGE DI ANSBACH

lug 25, 2016 0 comments


Di Chiara Sarra

Quello che inizialmente sembrava un incidente si è rivelato un altro attentato che ha colpito la Germania.
Un rifugiato siriano si è fatto esplodere ieri sera poco dopo le 22 di fronte a un ristorante adAnsbach, in Baviera, ferendo quindici persone.
Evitata la strage: il profugo, voleva infatti colpire un festival musicale a cui stavano assistendo oltre 2500 persone, subito evacuate. Si era avvicinato al luogo del concerto con uno zaino e per questo era stato bloccato dalle forze dell'ordine. Una circostanza che non lo ha fatto desistere dai suoi propositi: il profugo si è fatto esplodere davanti a un wine bar.
Al 27enne - che aveva ferite da guerra e veniva da Aleppo - qualche un anno fa era stato negato il diritto di asilo ed era noto alle forze dell'ordine per reati collegati alla droga. Almeno due volte in passato aveva tentato il suicidio ed era stato ricoverato in un ospedale psichiatrico. Non era stato rimpatriato solo per la difficile situazione in Siria, ma doveva essere ricollocato in Bulgaria, ma l'espulsione era stata ritardata a causa della sua "instabilità psicologica".
L'uomo è stato identificato da alcuni media tedeschi come Mohammed Delel. Un suo complice sarebbe stato arrestato questa mattina. Si ipotizza che non volesse farsi esplodere, ma solo piazzare l'ordigno tra la folla per poi innescare l'esplosivo a distanza con uno dei due telefoni cellulari che aveva. Testimoni lo hanno visto camminare avanti e indietro in maniera nervosa. Il fatto che avesse due telefonini, secondo le fonti, è un ulteriore elemento che rafforza la pista jihadista, in quanto modalità utilizzata in altri attacchi.
L'uomo aveva ben 6 account Facebook, di cui uno sotto falsa identità. In uno dei telefoni la polizia ha trovato video violenti di minacce di attacchi in arabo e un filmato in cui giurava fedeltà all'Isis: "Nel video l'uomo minaccia in arabo un nuovo attentato in Germania nel nome dell'Islam", ha detto il ministro dell'Interno della Baviera, Joachim Herrmann. Inoltre nella sua abitazione sono stati trovati altri materiali per la fabbricazione di bombe artigianali, una tanica con liquido infiammabile, acido cloridico, alcol puro, un saldatore, cavi e batterie.
Poco dopo un comunicato da parte di Amaq, sedicente agenzia stampa vicina ai jihadisti, che ha rivendicato l'attentato, parlando di "fonti che confermano che l'individuio che ha portato a termine l'operazione martire ad Ansbach, in Germania, era un soldato dello Stato islamico". Una dicitura comune per attacchi che l'Isis si attribuisce pur non necessariamente avendoli programmati.
Inizialmente i media tedeschi avevano parlato di una fuga di gas, ma il sindaco della cittadina, Carda Seidel, ha subito detto ai giornalisti che "è stato un ordigno". Si tratta dell'ennesima strage in Germania in meno di una settimana dopo l'assalto in un treno di Wurzburg di lunedì scorso, l'attentato di Monaco di venerdì e l'aggressione a colpi di machete a Reutlingen avvenuto solo ieri pomeriggio.

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