La battaglia sulle Generali, il record di Netflix: le dieci notizie finanziarie della settimana

gen 24, 2017 0 comments
1) Si accende la battaglia su Generali. Lunedì 23 gennaio, a sorpresa, il Leone di Trieste ha acquistato il 3% di Intesa Sanpaolo. Secondo la maggior parte degli osservatori è una mossa difensiva per prevenire un ingresso della stessa Intesa nel gruppo triestino. Nei giorni scorsi si era infatti parlato di un interesse congiunto verso Generali da parte di Allianz e Intesa Sanpaolo. Ai tedeschi sarebbero interessate alcune attività di Generali e a Intesa l’asset management. I rumors avevano parlato di un possibile ingresso della Ca’ de Sass con una quota tra i 5 e i 6 miliardi di euro. Ora, per effetto della contromossa di Generali, Intesa sarebbe costretta a lanciare un’Opa. Sono intanto imminenti le dimissioni del direttore generale ed ex Cfo di Generali, Alberto Minali. Nominato direttore finanziario dall'ex amministratore delegato Mario Greco, Minali era stato considerato, prima della nomina di Philippe Donnet, uno dei papabili a ricoprire l'incarico di capo azienda. L'uscita di Minali viene letta da alcuni osservatori del mercato come un passo del percorso di avvicinamento del Leone di Trieste ad Axa.
2) I risultati della joint venture Atr, controllata al 50% da Leonardo e al 50% da Airbus, hanno deluso le aspettative del mercato. La raccolta commesse si è chiusa con ordini per 36 aerei contro i 76 del 2015. A gennaio scorso il management aveva previsto per il 2016 una raccolta ordini di oltre 100 aerei e 90 consegne. Il 2016 si è chiuso con ricavi in calo del 10% a 1,8 miliardi di dollari: gli aerei consegnati son stati 80, contro gli 88 dell’anno prima.
3) Sembra ormai conclusa la lunga trattativa per le “good banks”. Con il via libera di Bankitalia, Ubi Banca ha chiuso l’acquisto dei tre istituti nati dalla risoluzione del novembre 2015 di Banca Etruria, Banca Marche e Cassa di Risparmio di Chieti. Ubi Banca ha offerto per le tre banche una cifra simbolica, un euro, prendendosi in carico 900 mila clienti, 547 filiali e circa 5000 dipendenti. All’istituto guidato da Victor Massiah vanno così 14,2 miliardi di euro di impieghi lordi e 26 miliardi di euro di raccolta. Per completare l’operazione mantenendo inalterata la sua solidità patrimoniale, Ubi dovrà però completare un aumento di capitale da 400 milioni di euro.
4) Sembra senza fine il braccio di ferro tra Mediaset e Vivendi. La scorsa settimana la media company della famiglia Berlusconi ha presentato a Londra il proprio piano industriale, in cui è previsto nei fatti il ritorno al focus sulla TV non a pagamento e sulla raccolta pubblicitaria, oltre ad una “rifocalizzazione delle attività di Mediaset Premium”. Riguardo la Pay Tv digitale sembra inoltre che non verranno fatte nuove “follie” per i diritti tv del calcio. In un'intervista, l'amministratore delegato Piersilvio Berlusconi ha poi fatto la prima apertura allo scomodo socio francese Bolloré dopo mesi di rottura totale, affermando di essere disposto a valutare da parte dei francesi “proposte che creino valore”, salvo poi cambiare linea affermando che “dall’impasse si uscirà solo per vie legali”.
5) Nuovi record storici a Wall Street e di clienti per Netflix. I dati dell’ultimo trimestre del 2016 mostrano la forte migrazione degli spettatori verso la televisione on demand. I nuovi clienti sono stati 7,05 milioni, rispetto ai 5,20 milioni che la stessa Netflix si aspettava, un anno fa questa stessa voce era stata 5,59 milioni. Si tratta del trimestre di gran lunga migliore della storia della società. Al 31 dicembre i ricavi della media company online sono saliti del 41% anno su anno a 2,4 miliardi di dollari, con un risultato netto di 67 milioni di dollari, dieci in più del target.
6) Banca IFIS, fa il suo ingresso nel segmento corporate degli Npl. Il gruppo veneto specializzato nel factoring e nella gestione dei crediti problematici ha concluso l’ acquisto di un portafoglio di crediti del valore nominale di oltre un miliardo di euro. Indiscrezioni parlano di BNL – Bnp Paribas come istituto di provenienza del pacchetto, composto di posizioni relative al settore corporate e retail, tutte di tipo non garantito (clicca qui per tutti i dettagli).
7) Settimana intensa per Digital Magics. Il business incubator ha annunciato l’exit dalla startup ProfumeriaWeb, piattaforma di e-commerce leader in Italia e supportata dal luglio 2015. Solo pochi giorni prima Talent Garden, rete di piattaforma per il sostegno ai talenti del digitale partecipata da Digital Magics, ha annunciato l’espansione internazionale del suo network con un nuovo campus di Vienna, la sua diciottesima sede (per tutte le informazioni sulle operazioni clicca qui). Infine,Made for School, un’altra startup partecipata da Digital Magics, ha ricevuto un finanziamento di 175 mila euro da OneDay Group, business factory che investe in realtà innovative ad alto potenziale (qui tutti i dettagli sul deal).
8) Si è estesa a tutto il mondo la partnership tra Expert System, società modenese di software semantici per la gestione strategica dei big data, ed Esri, leader in soluzioni di geolocalizzazione a supporto dei processi operativi e decisionali. Grazie a Cogito, l’IA di Expert System, i sistemi di geo-localizzazione di Esri avranno la possibilità di estrarre e visualizzare informazioni scritte sui luoghi, in maniera del tutto automatica (qui tutti i dettagli).
9) Scor, gruppo francese tra i principali riassicuratori al mondo, presente in Italia con una quota del 10%, è entrato nel capitale di Cattolica Assicurazioni con una quota del 2% (clicca qui per i dettagli). L’operazione che porta un azionista stabile nel capitale e si va ad aggiungere alla Banca Popolare di Vicenza, che detiene il 15,07% e con cui i rapporti sembrano essere destinati ad una distensione, dopo le ultime vicissitudini.
10) TerniEnergia fa passi avanti per l’ingresso nel settore della cybersecurity (sicurezza informatica), oltre a rafforzarsi nel settore smart grid, attraverso la sua controllata Softeco Sismat, digital company del gruppo. Softeco è coordinatore del progetto di ricerca ‘Anastacia’, nato per rispondere ai nuovi rischi di sicurezza e finanziato dall’UE (clicca qui per tutti i dettagli). Il titolo continua a dare segnali positivi, con buoni rialzi sul mercati (qui la nostra analisi tecnica del titolo).

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