Centomila persone a Milano per il corteo a sostegno dei migranti. Grasso: “Chi è nato e studia qui è italiano”

mag 20, 2017 0 comments


Di Chiara Baldi

Centomila persone. Dieci volte la stima di chi la manifestazione a favore dell’accoglienza dei migranti, ispirata a quella che il sindaco di Barcelona Ada Colau ha organizzato nella sua città, l’ha voluta con tutte le sue forze: l’assessore milanese alle Politiche Sociali Pierfrancesco Majorino, che l’aveva annunciata lo scorso febbraio. Centomila persone che, in un corteo coloratissimo che si è snodato da Porta Venezia a piazza del Cannone nel parco Sempione, hanno cantato, ballato e gridato slogan per dire che Milano accoglie tutti. «Siamo 100 mila e salutiamo Matteo Salvini: questa è Milano». 

Una manifestazione che fino all’ultimo i partiti di centrodestra hanno chiesto di annullare, visto quello che è successo a Milano giovedì sera, quando un 21 enne nato in Italia ha accoltellato in stazione Centrale un militare e un agente della Polfer: ieri il ragazzo è stato iscritto nel registro degli indagati per terrorismo internazionale. Ma Sala e Majorino non hanno arretrato di un centimetro: «Vedo che alcuni che chiedono l’annullamento della marcia di domani e ripenso a quanti erano in coda per rubare un selfie con il Papa nel corso della sua visita a Milano. Forse un po’ di coerenza non guasterebbe», aveva commentato ieri Sala. 

Ma non è stata una manifestazione senza contestazioni. Al corteo, infatti, hanno preso parte anche le associazioni riunite sotto la piattaforma “Nessuno è illegale”, che racchiude molti centri sociali della città ma anche associazioni storiche come il Naga, che da 31 anni a Milano si occupa di accoglienza e migranti. Critici verso il decreto Minniti-Orlando e verso le precedenti leggi (Bossi-Fini e Turco-Napolitano), hanno contestato il sindaco Sala e in particolare l’assessore milanese alla sicurezza Carmela Rozza: «Vergogna, vergogna, siete la peggior destra, Minniti razzista». In particolare gli antagonisti hanno contestato la posizione del Partito Democratico in merito all’immigrazione e ricordano il blitz del 2 maggio scorso in Stazione Centrale a Milano quando circa 50 migranti furono portati in Questura e lì identificati. 

Il corteo aveva in testa molti migranti, Emma Bonino e Beppe Sala. Poi si è aggiunto anche il presidente del Senato Piero Grasso: «Chi è nato e studia qui è italiano» ha spiegato «Oggi diciamo che non torniamo indietro. Non costruiremo con i mattoni dell’intolleranza nuovi muri e divisioni». E ancora: «Un muro - ha aggiunto - porta a una chiusura, a essere carcerieri di se stessi e noi non cederemo al ricatto della paura». Tantissimi i bambini delle scuole elementari milanesi che hanno partecipato cantando canzoni che invitano alla pace e alla accoglienza. E poi ancora, le comunità straniere in strada coi vestiti tradizionali e le loro danze tipiche. Tra i sindaci anche quello di Bergamo, Giorgio Gori, e gli 80 dell’area metropolitana che hanno firmato il protocollo per l’accoglienza diffusa: 3 migranti ogni mille abitanti. Alla marcia “Insieme senza muri” hanno aderito oltre 3600 personalità.  

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