Grecia, accordo con i creditori: 86 miliardi in cambio di tagli alle pensioni e più tasse

mag 4, 2017 0 comments
Atene: le proteste contro il governo per l’austerità,REUTERS

Di Emanuele Bonini

Rimodulazione del debito in cambio di taglio delle pensioni e aumento delle tasse. Ecco alcune delle condizioni chiave dell’accordo raggiunto nella notte tra la Grecia e i creditori, impegnati nella revisione del nuovo accordo di assistenza finanziaria da 86 miliardi di euro in oltre tre anni (2015-2018). Un’intesa che ha il sapore di una nuova cura lacrime e sangue per Atene, che vede però la prospettiva di erogazione di nuove tranche di prestiti e l’alleggerimento del debito. Il nuovo accordo sarà approvato il 22 maggio in occasione della prossima riunione dell’Eurogruppo, che già prevedeva nella bozza di agenda dei lavori il capitolo ellenico. Ma dell’accordo si parlerà già oggi in occasione del pranzo di lavoro che il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, ha con i presidenti di Eurogruppo, Bce e fondo salva-Stati Esm. 

Scongiurata crisi greca, non quella in Grecia
  
Alla fine il governo ellenico ha ceduto. Si impegnerà a tagliare le pensioni ed aumentare le tasse, riformerà il mercato del lavoro e quello energetico, velocizzerà il processo di privatizzazioni nel Paese. I creditori (Commissione Ue, Bce, Fmi) accettano che l’esecutivo ellenico conceda sussidi per gli affitti e più sostegno all’infanzia. Il raggiungimento dell’accordo disinnesca la bomba ellenica, evitando una nuova crisi dell’euro. Permette al governo di Atene di essere nelle condizioni di poter ricevere la tranche di aiuti per far fronte alle spese più immediate (a luglio si devono restituire 7 miliardi di euro di prestiti)e ai Paesi di Eurolandia di dare certezze ai mercati. Non solo. Soprattutto si le condizioni permetteranno che si inizi a discutere di alleggerimento del debito, condizione ritenuta dal Fondo monetario internazionale (Fmi) come imprescindibile per continuare a far parte del programma di assistenza. «Abbiamo aperto la strada per i negoziati sull’alleggerimento del debito», le parole di un soddisfatto Euclid Tsakalotos, ministro delle Finanze greco. Ad Atene però manifestano pensionati e cittadini, contrari ai tagli alle pensioni e all’aumento delle tasse, e non sono escluse nuove mobilitazioni contro il governo di Alexis Tsipras e le istituzioni.  

Commenti

Related Posts

{{posts[0].title}}

{{posts[0].date}} {{posts[0].commentsNum}} {{messages_comments}}

{{posts[1].title}}

{{posts[1].date}} {{posts[1].commentsNum}} {{messages_comments}}

{{posts[2].title}}

{{posts[2].date}} {{posts[2].commentsNum}} {{messages_comments}}

{{posts[3].title}}

{{posts[3].date}} {{posts[3].commentsNum}} {{messages_comments}}

Search

tags

Modulo di contatto