Hamas accetta i confini del 1967 ma rifiuta di riconoscere Israele

mag 4, 2017 0 comments
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Di Giordano Stabile

Il leader ideologico di Hamas, Khaled Meshaal, ha presentato in Qatar la nuova Carta fondamentale del movimento islamista che governa la Striscia di Gaza dal 2007. Ci sono alcuni elementi di moderazione rispetto a quella precedente ma Hamas continua a rifiutarsi di riconoscere lo Stato di Israele, definito ancora “entità sionista”. 

La replica di Israele: “Fumo negli occhi”  
La novità più importante è l’accettazione dei confini del 1967, la cosiddetta Linea verde, come frontiera del futuro Stato palestinese. In questo modo Hamas in teoria cessa di rivendicare anche i territori a Ovest della Linea verde. Restano però le ambiguità nei confronti dello Stato Ebraico. Israele ha replicato che “non ci sono novità” rispetto a prima. Per l’ufficio del premier Benjamin Netanyahu è soltanto “fumo negli occhi”. 

“Lotta armata”  
Meshaal ha ribadito nella conferenza stampa allo Sheraton Hotel di Doha che Hamas “si oppone a ogni piano che offre un patria alternativa ai palestinesi” e che il gruppo “non rinuncerà a liberare”, anche con le armi, “ogni pezzetto della terra palestinese”. Anche se è disposto, in segno di distensione, a negoziare “uno Stato sovrano indipendente con Gerusalemme come capitale”, entro i confini della Linea verde. 

“Entità sionista”  
Il leader di Hamas ha insistito però nel non riconoscere “l’entità sionista”, come viene definita Israele in senso dispregiativo, e che “la lotta contro l’occupazione” include anche “la lotta armata”. Hamas poi non rinuncia alla diritto al ritorno nelle loro case di tutti i profughi e i loro discendenti, compresi quelli del 1948. 

Rottura con i Fratelli musulmani  
Nel documento Hamas prende anche le distanze dai Fratelli musulmani, proclamandosi un movimento islamico indipendente. La Fratellanza, specie quella egiziana, è stata sempre il punto di riferimento ideologico di Hamas, specie nella Striscia di Gaza, dove è riuscita a radicarsi al potere. 

Abu Mazen a Washington  
La mossa di Hamas arriva alla vigilia della visita del presidente dell’Anp Abu Mazen a Washington, dove avrà il suo primo faccia a faccia con il presidente americano Donald Trump. La Casa Bianca vuole rilanciare i negoziati diretti fra palestinesi e Israele, in vista del viaggio in Israele di Trump, previsto per il 22 maggio. 


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