Cos’è l’Intifada

dic 8, 2017 0 comments
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La decisione degli Stati Uniti di riconoscere Gerusalemme come capitale di Israele ha dato vita a un’ondata di disapprovazione e scontento in tutto il Medio Oriente.

Secondo Ismail Haniya, leader di Hamas, le parole pronunciate da Donald Trump mercoledì 6 dicembre rappresentano una “dichiarazione di guerra contro i palestinesi”, la cui risposta più adatta può essere solo una nuova Intifada (in italiano “rivolta” o “sollevazione”), ovvero una nuova edizione della grande e violenta insurrezione da parte di civili e gruppi paramilitari palestinesi contro la presenza israeliana nel territorio che negli anni scorsi ha più volte sconvolto una regione già di per sé turbolenta.

L’Intifada delle pietre

La prima Intifada ebbe inizio il 9 dicembre 1987, il giorno dopo un incidente causato da un autotreno delle forze di difesa israeliane a Jabalya, una cittadina a pochi chilometri di distanza da Gaza, nel quale persero la vita quattro manovali palestinesi.
Gli abitanti di Gaza interpretarono l’incidente come un atto deliberato di rappresaglia per l’omicidio di un ebreo avvenuto pochi giorni prima: una miccia che diede il via a una durissima protesta spontanea contro Israele, contraddistinta dal lancio pietre e molotov contro le forze dell’ordine e i militari israeliani.

L’Intifada delle pietre

La prima Intifada ebbe inizio il 9 dicembre 1987, il giorno dopo un incidente causato da un autotreno delle forze di difesa israeliane a Jabalya, una cittadina a pochi chilometri di distanza da Gaza, nel quale persero la vita quattro manovali palestinesi.
Gli abitanti di Gaza interpretarono l’incidente come un atto deliberato di rappresaglia per l’omicidio di un ebreo avvenuto pochi giorni prima: una miccia che diede il via a una durissima protesta spontanea contro Israele, contraddistinta dal lancio pietre e molotov contro le forze dell’ordine e i militari israeliani.

I palestinesi interpretarono il gesto di Sharon come una provocazione, arrivata al culmine delle tensioni dopo il fallimento dei colloqui di pace israelo-palestinesi a Camp David pochi mesi prima.
La seconda Intifada fu ancora più violenta e sanguinosa delle precedente: in questo senso fu simbolica, due giorni dopo l’esplosione degli scontri, la morte ripresa dalle telecamere del 12enne palestinese Mohammad Al Durra, ucciso tra le braccia del padre.

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