La caotica situazione in Ucraina e una possibile soluzione

set 3, 2014 0 comments


Di Salvatore Santoru


Da alcuni mesi l'Ucraina si ritrova coinvolta in una strisciante guerra civile, che da un lato vede contrapposte le forze governative di Kiev, dall'altra i secessionisti filorussi dell'Est.

Una delle questioni scottanti della situazione risulta essere quella della regione della Crimea.


Il 16 marzo scorso, attraverso un referendum, la maggior parte della popolazione di tale regione si è dichiarata a favore del ricongiungimento della Crimea con la Federazione Russa.



Tale referendum è oggetto di forte disputa internazionale, e infatti l'attuale governo ucraino e l'Unione Europea non riconoscono la sua valenza legale.

Difatti, la questione ucraina sta venendo strumentalizzata internazionalmente da parte delle grandi potenze per precisi interessi di potere e controllo geopolitico dell'area.




Da una parte difatti vi sono gli USA, la NATO e l'UE che tramite il sostegno all'attuale governo ucraino hanno intenzione di consolidare la propria politica imperialista e in questo modo accerchiare ulteriormente la Russia, dall'altro quest'ultima che intende aumentare la propria influenza nell'area, tramite la costruzione della "Novorossiya" ( "Nuova Russia" ).

Secondo molti opinionisti, tale precaria e instabile situazione potrebbe degenerare anche in una nuova guerra su scala globale.


L'economista e analista statunitense Paul Craig Roberts ha affermato, in un articolo del 28 luglio scorso, che praticamente siamo sull'orlo della Terza Guerra Mondiale, e che se la situazione non cambia, tale sinistro presagio potrà diventare presto realtà.


Ultimamente la triste vicenda dell' abbattimento del volo Malaysia Airlines 17 è stata usata come pretesto per legittimare le aspirazioni imperialiste delle grandi potenze coinvolte nella situazione ucraina.


Stando ai media occidentali e alle dichiarazioni del governo statunitense, la colpa dell'attacco ricadrebbe sui separatisti filorussi, mentre per il governo russo sulle forze legate all'attuale governo ucraino.

Secondo un articolo del giornalista d'inchiesta Robert Perry, noto per aver svelato il famigerato affare Iran-contras, a colpire l'aereo sarebbe stata l'aviazione governativa ucraina, perlomeno stando a fonti d' intelligence che lo stesso Perry ha consultato.


Sia come sia, l'atteggiamento più equilibrato sulla questione è stato indubbiamente quello del politico statunitense Ron Paul, il quale ha dichiarato in un articolo ( tradotto anche su questo blog ), che la scelta più saggia sarebbe stata non farsi abbindolare dalla trasversale propaganda, a semplicemente richiedere una vera e propria indagine indipendente.


Al di là di tutte le dispute, sarebbe necessario proporre una soluzione, che metta fine a tutte le beghe sulla questione e che risulti favorevole prima di tutto al popolo ucraino e crimeo, e non solamente agli interessi delle grandi potenze che speculano sopra tale caos.

Tale soluzione sarebbe quella di riconoscere internazionalmente l'autonomia della Crimea, e l'indipendenza dell'Ucraina, possibilmente senza interferenze esterne, che siano statunitensi o russe.

Sarebbe finalmente ora che il popolo ucraino potesse scegliere la propria via e mirare all'autodeterminazione, rifiutando le ingerenze imperialiste USA/UE, e anche quelle del microimperialismo russo.


Per fare ciò sarebbe necessario anche che gli ucraini rifiutino l'attuale governo, il quale fa gli interessi dell'imperialismo statunitense e vorrebbe annettere l'Ucraina all'UE, ed inoltre vorrebbe attuare politiche di stampo neoliberista che renderebbero ancora più povero il popolo ucraino, rispetto a quanto era prima.

D'altra parte, sarebbero anche da rifiutare le ingerenze del microimperialismo russo, il quale è fortemente malvisto in Ucraina sopratutto per ragioni storiche, essendo l'Ucraina per lungo tempo tenuta prigioniera della tirannia sovietica.

E su quest'ultimo punto, c'è anche da ricordare che il "socialismo reale" in Ucraina si rese responsabile della tragedia dell'Holodomor, ovvero la carestia  che si trasformò nella morte di milioni di ucraini e che avvenne durante il regime stalinista.


In conclusione, bisogna sperare che sia il popolo ucraino che quello crimeo giungano alla propria autodeterminazione popolare e nazionale, magari fornendo un'esempio agli altri popoli oppressi nel mondo, per l'autodeterminazione nazionale e contro ogni imperialismo.

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