del terrorismo e preoccupazione per gli episodi di violenza che oggi hanno colpito la basilica Notre-Dame di
Nizza e la Francia in questi giorni come l’omicidio del professore Samuel Paty. Città che già in precedenza è
stata coinvolta in altri episodi analoghi. Ricordiamo la strage del 16 luglio 2016 in cui persero la vita 86
persone, sei delle quali italiane: Carla Gaveglio, Maria Grazia Ascoli, Gianna Muset, Angelo D'Agostino
Mario Casati e il giovane italo americano Nicolas Leslie e l’attentato di Parigi del 13 novembre del 2015 in
cui tra le 130 vittime fu uccisa anche la 28enne studentessa veneziana Valeria Solesin.
Solidarietà e vicinanza ai familiari delle vittime e a tutti coloro i quali in questi momenti stanno vivendo ore
di angoscia e paura.
L’onda di odio crescente alimentata dall’estremismo che si sta acutizzando a causa della pandemia e delle
consequenziali difficoltà economiche sembra oggi oscurare ogni forma di buon senso. La xenofobia non
deve sostituirsi ai valori della solidarietà , anche perché molti stranieri convivono pacificamente negli Stati
europei rispettandone le leggi fondamentali.
Ci associamo ai messaggi di Ahmed Al Tayyib, il Grande Imam di Al-Azhar, il più influente centro
teologico e universitario dell'islam sunnita, "le religioni non c'entrano in questi atti criminali e di Papa
Francesco che per mezzo del direttore della Sala Stampa vaticana, Matteo Bruni, ha voluto far sapere che “È
un momento di dolore, in un tempo di confusione. Il terrorismo e la violenza non possono mai essere
accettati. L’attacco di oggi ha seminato morte in un luogo di amore e di consolazione, come la casa del
Signore”.
La scuola oggi in un momento così difficile deve svolgere sempre più un’azione educativa strategica
nell’integrazione, nel progresso e nella solidarietà . Attraverso la formazione e la conoscenza dei valori civili
e dei diritti umani i giovani possono sconfiggere qualsiasi modello di estremismo e di violenza.
L’hashtag è #maipiùviolenza
prof. Romano Pesavento
presidente CNDDU
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