La Corte europea dei diritti dell’uomo (CEDU) ha respinto il ricorso del militante anarchico Alfredo Cospito per la revoca del 41-bis, ritenendo la richiesta infondata. Secondo la Corte l’applicazione del regime a cui è sottoposto Cospito è legittima e compatibile con le sue condizioni di salute, che si sono deteriorate a causa dello sciopero della fame che aveva condotto tra il 2022 e il 2023 proprio per protesta contro il provvedimento: il 41 bis, il cosiddetto “carcere duro” nell’ordinamento giudiziario italiano, gli era stato imposto nel maggio precedente.
La richiesta di revoca era stata respinta prima dal tribunale di sorveglianza di Roma e poi, nell’aprile del 2023, dalla Corte di Cassazione, l’ultimo grado della giustizia italiana. Flavio Rossi Albertini, l’avvocato di Cospito, ha detto che la decisione della CEDU era scontata, e che la richiesta «non lasciava grandi speranze di successo»; ha ricordato che tra pochi mesi scadranno i termini del provvedimento (a maggio del 2026, dato inizialmente dura 4 anni), e che pertanto attenderanno nuovi pareri sulla necessità o meno del rinnovo.
FONTE E ARTICOLO COMPLETO: https://www.ilpost.it/2025/09/25/alfredo-cospito-cedu-respinta-richiesta-revoca-41-bis/

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