Trump ha autorizzato la CIA a effettuare operazioni segrete in Venezuela

ott 18, 2025 0 comments


Di Enrica Perucchietti

Dopo gli attacchi nel mare dei Caraibi delle ultime settimane, che hanno ucciso 27 persone, gli USA puntano a un’escalation militare improntata alla destabilizzazione del governo di Caracas. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha confermato mercoledì ai giornalisti di aver autorizzato la CIA a condurre operazioni segrete in Venezuela, inclusa la possibilità di azioni “letali”, per fare pressione sul governo di Caracas e destituire il presidente Nicolás Maduro. «Controlliamo il mare, ora guardiamo a terra» ha dichiarato Trump, aprendo alla possibilità di attacchi terrestri nel Paese sudamericano. Il tycoon ha giustificato l’autorizzazione all’agenzia di intelligence statunitense con due motivazioni principali: la migrazione di venezuelani negli Stati Uniti e il traffico di droga. L’annuncio di Trump ha portato non solo alle proteste di Caracas, ma anche alle dimissioni dell’ammiraglio Alvin Holsey, capo del Southern Command USA, che supervisiona le azioni militari in America Centrale e Meridionale.

La notizia era stata anticipata dal New York Times, citando funzionari statunitensi a conoscenza dei fatti. La decisione risalirebbe ai primi mesi del secondo mandato Trump e farebbe parte di una strategia volta a rovesciare il governo Maduro, considerato da Washington un “regime narco-terrorista”. La Casa Bianca aveva anche offerto, nel 2020, 50 milioni di dollari per informazioni che portassero all’arresto e alla condanna del presidente venezuelano, sulla base delle accuse di narcotraffico. Sullo sfondo, un’offerta di transizione politica presentata da funzionari venezuelani ma respinta, però, dagli Stati Uniti. Secondo quanto rivelato da un ex funzionario dell’amministrazione Trump, un gruppo di alti dirigenti venezuelani avrebbe proposto un piano per favorire una “uscita ordinata” del presidente Maduro. Il progetto prevedeva che il leader bolivariano si dimettesse entro tre anni, lasciando la presidenza alla sua vice Delcy Rodríguez, incaricata di portare a termine il mandato fino al gennaio 2031. Rodríguez non si sarebbe candidata alla rielezione, aprendo così la strada a un nuovo assetto istituzionale “post-Maduro”. La Casa Bianca ha tuttavia respinto l’offerta, giudicandola una mossa di facciata e ribadendo di non riconoscere la legittimità del governo venezuelano. A Washington, il piano è stato interpretato come un segnale di debolezza interna, un tentativo disperato di Caracas di alleggerire la pressione economica e diplomatica, inasprita dopo il riavvio delle sanzioni energetiche. La tempistica delle rivelazioni non è casuale. Il New York Times aveva già pubblicato il 10 ottobre un presunto scoop, secondo cui Maduro avrebbe offerto concessioni economiche agli Stati Uniti, inclusi privilegi sull’accesso al petrolio e alle miniere, in cambio di un alleggerimento delle sanzioni. Pochi giorni dopo, lo stesso quotidiano ha diffuso la notizia dell’autorizzazione concessa da Trump alla CIA per condurre operazioni segrete in territorio venezuelano. Due mosse coordinate che, più che informare, costruiscono una narrazione: quella di un governo ormai isolato e pronto a cedere il potere. L’Associated Press, seguendo lo schema ormai classico delle “fonti anonime vicine al dossier”, ha poi rilanciato la storia di un piano interno per la successione di Maduro. Il risultato è una sequenza di messaggi calibrati per minare la percezione di stabilità del governo venezuelano, generare sfiducia tra i suoi sostenitori e legittimare eventuali azioni più aggressive da parte di Washington. 

FONTE E ARTICOLO COMPLETO: https://www.lindipendente.online/2025/10/17/trump-ha-autorizzato-la-cia-a-effettuare-operazioni-segrete-in-venezuela/

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