Per la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen “Trump va preso sul serio, non alla lettera”. Ed è difatti di oggi l’annuncio della batosta Usa su acciaio e alluminio, con Dazi del 50%. Salva la Gran Bretagna, che vedrà tassate le esportazioni in entrata negli Usa per il 25%. Il presidente Usa spinge ovviamente per trattative che tornino utili al suo paese, soprattutto attraverso investimenti in patria, e già il commissario europeo Maros Šefcovic si è visto a Parigi con il rappresentante Usa per il Commercio, Jamieson Greer. Al termine dell’incontro Šefcovic si è detto “ottimista” per una soluzione alla guerra dei dazi, “so da dove siamo partiti e come stiamo avanzando”.
Ha quindi osservato che sono in corso discussioni su “una possibile zona di convergenza”, ma il tempo stringe e al momento Bruxelles ha in mano poco o nulla. Tant’è che il commissario ha lasciato aperta l’ipotesi di “contromisure”: “stiamo seguendo – ha affermato – procedure trasparenti e basate su regole precise”. Greer ha tuttavia confermato che “i negoziati con l’Ue procedono velocemente”, una dichiarazione che lascia ben sperare lavoratori, produttori ed esportatori. Per spiegare cosa c’è in ballo, la segretaria confederale della Uil, Vera Buonomo, ha riportato che l’export italiano negli Usa di alluminio e acciaio vale qualcosa come 2,7 miliardi di dollari, e che oggi “si rischia un’improvvisa frenata in uno dei mercati strategici più rilevanti per il nostro export”, con ricadute sull’occupazione. “le aziende italiane del settore – ha continuato la rappresentante sindacale – sono profondamente integrate nelle catene di fornitura transatlantiche: l’Italia, infatti è il secondo paese europeo esportatore di acciaio e alluminio verso gli Usa e il decimo a livello mondiale”.
FONTE: https://www.notiziegeopolitiche.net/usa-batosta-dazi-del-50-allue-su-acciaio-e-alluminio/
Commenti
Posta un commento
Partecipa alla discussione