Il tremendo omicidio di Sergio Ramelli del 29 aprile 1945, una delle tante vittime degli anni di piombo

apr 29, 2015 0 comments


Di Salvatore Santoru

Il 29 aprile 1975 il 18enne Sergio Ramelli venne ucciso da alcuni estremisti di sinistra facenti parte di "Avanguardia Operaia".
I suoi assassini lo braccarono sotto la sua casa il 13 marzo, lo aggredirono con delle chiavi inglesi e lo colpirono ripetutamente alla testa, facendogli perdere i sensi e lasciandolo in terra esangue, e in seguito il ragazzo morì in ospedale il 29, dopo 48 giorni di sofferenza e vana speranza.
La causa dell'omicidio fu di matrice politica, visto il fatto che il ragazzo aveva idee di destra, e militava nel "Fronte della Gioventù", quindi era un "fascista" e difatti molti all'epoca giustificarono il suo omicidio in quanto "uccidere un fascista non è reato" come molti militanti e diversi "intellettuali" di sinistra, radicale e a spesso anche non, affermavano.
Già in passato, Ramelli era stato oggetto di discriminazioni e vittima di aggressioni, per via del suo essere politicamente un "diverso" nell'istituto che frequentava, l'Itis Molinari di Milano, e proprio nel liceo fu protagonista di un'episodio che risultò di primaria importanza per ciò che accade dopo.
Difatti, il ragazzo scrisse un tema dove criticava l'operato delle Brigate Rosse, esprimendo anche biasimo per la mancata condanna nel mondo politico dell'uccisione di due ragazzi del MSI uccisi dalle BR, Giuseppe Mazzola e Graziano Giralucci.

Il tema scomodo e "scandaloso" fu appeso nella bacheca scolastica e usato come capo d'accusa in una sorta di "processo politico" da parte di altri studenti che accusavano il ragazzo di essere un fascista, e per ciò lo ritenevano meritevole di discriminazioni e di essere politicamente "messo al rogo", essendo la condizione di chi veniva accusato/a di essere, a torto o a ragione, "fascista" negli anni 70 socialmente simile a chi veniva accusata di essere, a torto o a ragione, "strega" durante l'Inquisizione.

In seguito al clima di odio e discriminazione portato avanti contro il ragazzo per via del suo orientamento ideologico, la madre decise di trasferirlo in un'istituto privato, ma di lì a poco il ragazzo, così come tanti altri di destra come di sinistra, divenne una vittima dell'odio e del fanatismo di quegli anni.

Per approfondire:http://it.wikipedia.org/wiki/Sergio_Ramelli

http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/04/29/milano-a-40-anni-dallomicidio-ramelli-si-aggira-lo-spettro-degli-anni-settanta/1634872/

http://blog.ilgiornale.it/rossi/2015/04/29/sergio-ramelli-odio-e-spranghe-della-borghesia-radical-chic/

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