L'asse tra Salvini e la Le Pen. Nasce il "Fronte della libertà"

ott 8, 2018 0 comments
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Di Alessandra Benignetti
A Roma nasce il Fronte della Libertà. I leader populisti guardano alle elezioni europee di maggio, quando “la rivoluzione del buonsenso arriverà in tutta Europa”, assicura Salvini durante l'incontro a Roma con la leader del Rassemblement National, Marine Le Pen, che si è svolto stamattina nella sede dell'Ugl.
Sarà un “momento storico”, promette la leader della destra francese: “Emergerà un’Europa delle nazioni, e riusciremo a portare in Europa nuovi valori, come quello della democrazia e del pacifismo, contro la mondializzazione e la globalizzazione selvaggia che hanno portato ad un massacro a livello sociale e hanno cancellato la dignità dell’uomo”.
Mentre lo spread tra Btp e Bund tedeschi sfonda quota trecento, sull’onda delle tensioni tra Roma e Bruxelles, nella Capitale si parla di “spread tra la burocrazia dell’Unione europea e gli europei”. “I cittadini votano al di là dello spread”, esordisce Matteo Salvini. “Da ministro – chiarisce Salvini – sono attento alle valutazioni del mercato”. “Ma – attacca - nella manovra c’è al centro diritto al lavoro, alla salute, alla vita e questo viene prima di tutto il resto”.
“Dietro l’aumento dello spread ci sono speculatori alla Soros che puntano sul crollo di un Paese per comprarsi a saldo le aziende sane, e sono molte, che sono rimaste in Italia”, accusa il vicepremier. “A nome del governo – continua - dico: non torneremo indietro: a chi pensa di speculare sull’economia italiana dico che perde tempo e denaro”. Lo scontro sullo spread è “lo scontro tra economica reale e economia virtuale, uno scontro fra la vita vera e la vita virtuale”. Non vuole parlare di immigrazione e terrorismo, Salvini. “Su questo abbiamo già dimostrato di che pasta siamo fatti”.
Oggi al centro c’è il tema del lavoro e dell’economia. E ci sono gli attacchi all’Ue. “I nemici dell’Europa sono quelli asserragliati nel bunker di Bruxelles”, dice il vicepremier e ministro dell’Interno, facendo nomi e cognomi: “Sono Juncker e Moscovici, non noi che stiamo lavorando per restituire il futuro a 500milioni di cittadini europei”. Anche per Marine Le Pen sono Juncker e Moscovici i responsabili di “scelte politiche sbagliate” che hanno portato all’aumento di “povertà e disoccupazione di massa”. “Siamo contro l’Ue ma non contro l’Europa, anzi vogliamo salvarla l’Europa”, tuona la leader del Rassemblement National.
“Non voglio pensare che a Bruxelles, a Berlino e nelle agenzie di rating siano pronte bocciature politiche per boicottare il governo del cambiamento”, continua Salvini, che non è disposto a “prendere lezioni dall’ex ministro socialista francese, con tutti i danni che i socialisti hanno fatto in Francia”. Contro le lettere di richiamo dell’Europa, assicura il leader della Lega, ci sono sessanta milioni di italiani pronti a sostenere questo Paese. “Risparmiamo, ma non sui diritti sociali”, continua scagliandosi contro le politiche degli zero virgola. “Il diritto alla pensione per 400mila anziani significa lavoro per 400mila giovani”, assicura commentando le misure contenute nella manovra economica del governo giallo-verde.
All’interno del programma per le prossime elezioni c’è anche un progetto per l’Africa che permetterà di “dare un futuro a milioni di africani nella loro terra”, senza “costringere questi ragazzi a scappare sui barconi”. “Faremo l’interesse dei popoli europei e africani”, promette Salvini, che preferisce glissare sulla querelle con Berlino sulla chiusura degli aeroporti ai rifugiati provenienti dalla Germania. "Affronterò il problema quando si porrà", si limita a dire.

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