PITTI UOMO: TRE PROFUGHI SFILANO TRA LE STAR DELLA MODA

gen 17, 2016 0 comments


Di Milena Castigli

Pitti Uomo, la piattaforma più importante a livello internazionale per le collezioni di abbigliamento e accessori uomo e per il lancio dei nuovi progetti sulla moda maschile, ha chiuso i battenti ieri a Firenze dopo 4 giorni all’insegna del “Contemporary Global Lifestyle”, lo stile di vita globale contemporaneo, come è stata intitolata l’edizione 2016.
Passerella d’eccezione per tre profughi richiedenti asilo sbarcati nel Bel Pese con mezzi di fortuna e approdati sotto la luce dei riflettori fiorentini grazie a Itc Ethical Fashion Iniziative, alla Fondazione Pitti Discovery e all’associazione Lai-momo, che accoglie i richiedenti diritto di asilo politico in Italia. “Non avrei mai immaginato che mi potesse accadere questo nella vita” ha raccontato uno dei ventenni del Mali e del Gambia, in attesa di asilo politico, che hanno sfilato in Dogana a Pitti Uomo a Generation Africa. I modelli d’eccezione hanno indossato in pedana le nuove collezioni di quattro designer africani emergenti, quattro diverse sfaccettature della moda da questo continente: AKJP, Ikiré Jones, Lukhanyo Mdinigi x Nicholas Coutts e U.Mi-1, brand che già producono nei loro Paesi d’origine e che stanno dimostrando un’importante proiezione sul mercato internazionale.
“Generation Africa è l’occasione per aprire una nuova finestra su uno degli scenari più creativi della moda di oggi – dice Lapo Cianchi, responsabile dei Progetti Speciali di Pitti Immagine – e dare la possibilità ai designer emergenti di avere una ribalta, sia nella comunicazione sia nelle possibilità concrete di business”. In occasione della speciale collaborazione tra Ethical Fashion Initiative e l’associazione italiana Lai-momo, l’obiettivo è focalizzato sul ridurre stereotipi e pregiudizi in merito ai profughi. Come risultato dell’impegno congiunto da parte di EFI, Lai-momo e Pitti Immagine nella sensibilizzazione sulla questione dell’immigrazione, i tre richiedenti asilo, modelli d’eccezione della sfilata Generation Africa, hanno avuto un’opportunità di lavoro e di guadagno nonché la possibilità di essere parte di un evento di rilievo internazionale che celebra la creatività che viene dall’Africa. Continuamente impegnata nel supportare la diversità nell’industria della moda, Ethical Fashion Initiative mira a dimostrare la capacità che questa ha nel contribuire al miglioramento della società.

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