Terrorismo, nove indagati a Rimini: dalla città un fiume di denaro per finanziare il terrorismo

giu 1, 2017 0 comments
Terrorismo, nove indagati a Rimini: dalla città un fiume di denaro per finanziare il terrorismo

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Somme di denaro che dalla Romagna venivano inviate in Paesi del Maghreb o in Europa in Stati ritenuti ad alto rischio terrorismo come il Belgio o la Francia: è uno degli aspetti di un'inchiesta della Procura distrettuale di Bologna che vede indagati alcuni stranieri per il reato di associazioni con finalità di terrorismo.
Secondo quanto anticipato dall'edizione di Rimini de "Il Resto del Carlino" nell'inchiesta sarebbero coinvolti nove commercianti e piccoli imprenditori nel settore alimentare originari di diversi Paesi: Marocco, Tunisia, Albania e Macedonia. 
In un solo anno, nel 2014, uno degli indagati ha spedito all’estero quasi un milione di euro. A che cosa servisse tutto quel fiume di denaro, resta ancora un’incognita, ma il sospetto è uno solo:terrorismo dell’Isis. E proprio Rimini, stando alle indagini, sarebbe diventato il centro di riferimento dei salafiti oltranzisti di tutta regione, fedeli che abbondavano le loro moschee pur di frequentare invece il centro riminese. 
Si tratta di N.M, macedone, classe 1968, residente a Rimini; P.R, albanese classe 1975, residente a Rimini; M.G, tunisino, classe 1991, ma residente a Cesena; L.K, albanese, classe 1978, ma residente a Ravenna; M.B, marocchino classe 1960, ma residente a Rimini; M.R, marocchino, classe 1974, residente a San Mauro Pascoli; A.B, marocchino, classe 1967, residente a Gatteo; M.B, marocchino, classe 1963, residente a Sarsina e A.E.T, marocchino classe 1991, residente a Prignano sul Secchia, ma domiciliato a San Mauro Pascoli e rappresentante legale di una società specializzata in minimarket con sede a Savignano
Gli stranieri sono stati perquisiti dalla digos e dalla Guardia di Finanza e diversi oggetti sono stati sequestrati. Gli investigatori non escludono che il denaro inviato all'estero possa essere stato utilizzato per finanziare la Jihad. Gli inquirenti sarebbero arrivati ai nove stranieri al termine di indagini che li collocavano su posizioni dottrinali dell'Islam integralista e seguendo il denaro destinato all'estero che partiva dal Cesenate e dal Riminese.
ARTICOLO COMPLETO SU  http://www.ilrestodelcarlino.it/rimini/cronaca/cellula-isis-finanziamento-1.3161678



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