Aereo russo abbattuto per sbaglio in Siria durante un raid israeliano. Netanyahu chiama Putin

set 19, 2018 0 comments


Di Giordano Stabile

I sistemi anti-aerei siriani hanno abbattuto per sbaglio un aereo da trasporto russo con a bordo 14 militari. Il velivolo, un Il-20, si trovava a circa 35 chilometri dalla costa davanti a Lattakia quando si è ritrovato in mezzo a una battaglia aerea. Quattro F-15 israeliani hanno attaccato postazioni e installazioni militari fra la provincia di Lattakia e quella di Hama, dove l’Intelligence occidentale sospetta che l’Iran sia costruendo una base per il lancio di missili terra-terra. 


Battaglia nei cieli del Mediterraneo  
I raid hanno colpito anche postazioni nell’area di Baniya, in provincia di Tartus, sempre sulla costa mediterranea. I sistemi anti-aerei siriani di fabbricazione russa – S-200 e Pantsir S2 – hanno reagito come al solito. Ma questa volta nello spazio aereo solcato dai jet e dai missili anti-aerei c’era anche il velivolo da trasporto russo. «I contatti con l’equipaggio di un Il-20 si sono interrotti nel Mar Mediterraneo a 35 chilometri dalle coste siriane – ha comunicato il ministero della Difesa di Mosca -. L’aereo rientrava alla base aerea di Hmeimim».  

Putin: tragiche circostanze accidentali  
Il presidente russo Vladimir Putin ha abbassato i toni, parlando di «una catena di tragiche circostanze accidentali» e respingendo il paragone con l’abbattimento di un jet russo da parte della Turchia nel 2015, fatto che scatenò una grave crisi diplomatica. Putin ha anche promesso che saranno condotte «approfondite» indagini e che la sicurezza per il personale russo in Siria sarà rafforzata: «Ci saranno misure di cui tutti si accorgeranno», ha detto, senza precisare. 

Le parole di Netanyahu  
In una telefonata col presidente russo Vladimir Putin il premier Benyamin Netanyahu ha espresso «dolore a nome dello Stato di Israele per la morte dei militari russi» ma ha anche sottolineato che la responsabilità dell’abbattimento del loro aereo ricade sulla Siria. «Il premier - afferma un comunicato ufficiale - ha sottolineato l’importanza che prosegua la cooperazione di sicurezza fra Israele e Russia, che negli ultimi tre anni è riuscita ad impedire vittime da ambo le parti».  

Netanyahu: impegno contro presenza Iran in Siria  
Israele è determinato «ad impedire che l’Iran approfondisca la propria presenza in Siria e ad ostacolare i tentativi di Teheran, che invoca la distruzione di Israele, di trasferire agli Hezbollah armi micidiali» da utilizzare contro lo Stato ebraico, ha spiegato Netanyahu ribadendo di essere disposto a inoltrare a Mosca tutte le informazioni relative all’incidente e ha proposto che a farlo sia il comandante dell’aviazione militare israeliana.  

Scongiurato l’assalto a Idlib  
L’abbattimento è arrivato a poche ore dall’accordo fra Russia e Turchia per evitare l’attacco a Idlib e una probabile strage di civili. Vladimir Putin e Recep Tayyip Erdogan hanno raggiunto nel vertice di ieri a Sochi, nella Russia meridionale, un accordo per scongiurare una sanguinosa battaglia urbana, «una catastrofe» e «una crisi umanitaria» da evitare a tutti i costi, nelle parole del presidente turco. Erdogan e Putin hanno concordato di istituire invece una «fascia demilitarizzata» lungo i bordi della provincia, a partire dal 15 ottobre. La zona cuscinetto sarà profonda «15-20 chilometri», ha precisato Putin, e sarà pattugliata da militari turchi e russi. Nella aeree limitrofe sia i ribelli che l’esercito di Bashar al-Assad ritireranno le armi pesanti. Il ministro russo della Difesa Sergei Shoigu ha confermato che «non ci sarà alcuna offensiva» russo-siriana. 

Scontro Russia-Israele  
In tarda mattinata il ministero della Difesa russa ha precisato che l’Il-20M era stato abbattuto proprio da un sistema S-200 siriani, in quanto gli F-16 israeliani “si sono avvicinati alla costa di Lattakia provenienti dal mare e hanno usato l’Il-20M come scudo per nascondersi dalle difese anti-aeree siriane”. Gli israeliani hanno avvertito i russi “soltanto un minuto prima di lanciare lo strike” e per questo non è stato possibile spostare il velivolo da ricognizione russo in “un’aerea sicura”. La Russia, precisa Mosca in una nota, “si riserva di rispondere nei modi e nei tempi opportuni”. L’ambasciato israeliano a Mosca è stato convocato dal ministero degli Esteri. 

La versione israeliana  
Le forze armate israeliane hanno però smentito questa reazione. Gli F-16 “era già rientrati nello spazio aereo israeliano” quando l’Il-20M è stato abbattuto e quindi la responsabilità ricade sui militari siriani che hanno reagito “in maniera sconsiderata” e senza “preoccuparsi” che non ci fossero aerei russi a portata di tiro. Israele ha anche precisato che l’obiettivo dei raid erano installazioni militari siriane da dove stavano per essere trasferiti in Libano sistemi provenienti dall’Iran e destinati a Hezbollah, per la produzione di “ordigni di alta precisione”, cioè missili di ultima generazione, con sistemi di puntamento sul bersaglio più avanzati di quelli finora a disposizione della milizia sciita libanese.

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