Fuoricorso e senza lavoro, pretende dal padre un mantenimento di lusso. Il tribunale le dà ragione

set 7, 2017 0 comments
Risultati immagini per pordenone fuoricorso
Non voleva rinunciare al suo elevato tenore di vita, così ha deciso di portare il padre in tribunale. Una ragazza friulana di 26 anni, da tempo fuoricorso e senza lavoro - come si legge sul Messaggero Veneto - ha vinto la causa ed ottenuto che il padre continui a mantenerla, almeno per altri due anni.
Dopo il divorzio dalla madre, il giudice aveva stabilito che fosse il padre a dover provvedere ai bisogni della figlia. Il genitore - che abita con la ragazza e che comunque ha sempre provveduto alle sue esigenze primarie - pensava, però, che la ragazza dovesse assumersi le sue responsabilità:
Dal canto suo il padre, un libero professionista, è persuaso che la figlia sia ormai una persona adulta alla quale va garantito il sostentamento, in caso di bisogno, ma che le sue scelte di vita non la qualifichino più come "maggiorenne non autosufficiente" e per questo meritevole di mantenimento.
La figlia, però, non si è accontentata dei 20 euro a settimana che il padre aveva deciso di darle. Ha elencato con precisione tutte le spese - comprese quelle per lo svago - che voleva fare ogni mese. E che il padre avrebbe dovuto, secondo lei, garantirle:
Lei mette nero su bianco nel suo ricorso al tribunale di Pordenone una lista dei desideri da 2.577 euro al mese, comprensiva delle spese per la salute e l'università, bollette e alloggio, ma anche di 400 euro per lo svago al mese e mille euro l'anno per le vacanze.
Dopo due gradi di giudizio, però, l'uomo dovrà arrendersi: la Corte d'Appello di Trieste ha deciso che la cifra non sarà quella che la ragazza pretendeva, ma dovrà comunque continuare a mantenerla: ogni mese 350 euro, fino al 2019.
Il padre, però, anche se rispetterà la decisione del giudice, ha deciso di non darla vinta alla figlia:
L'ultimo atto giudiziario nella vicenda potrebbe non essere scritto. A novembre, dopo la sessione autunnale di esami, in famiglia si tireranno le somme. Il padre è pronto a chiedere la revoca dell'assegno, se la studentessa non avrà dato esami.
La ventiseienne di Pordenone non è la sola ad aver vinto questa battaglia: un'ordinanza del Tribunale di Milano ha stabilito, nel 2016, che se il figlio non lavora o non ha ancora finito gli studi, i genitori saranno obbligati a mantenerlo fino a quando non avrà 34 anni.

Commenti

Related Posts

{{posts[0].title}}

{{posts[0].date}} {{posts[0].commentsNum}} {{messages_comments}}

{{posts[1].title}}

{{posts[1].date}} {{posts[1].commentsNum}} {{messages_comments}}

{{posts[2].title}}

{{posts[2].date}} {{posts[2].commentsNum}} {{messages_comments}}

{{posts[3].title}}

{{posts[3].date}} {{posts[3].commentsNum}} {{messages_comments}}

Search

tags

Modulo di contatto