Di Davide Bartoccini
Non ci sono prove ‘evidenti’ che le chiamate satellitari captate nelle scorse ore provengano dal sottomarino argentino scomparso A.R.A. San Juan: intanto gli Stati Uniti supportano le ricerche inviando pattugliatori marittimi e ‘caccia sommergibili’. Inviato in Argentina anche l’Undersea Rescue Command (URC) con i sistemi di soccorso SRC – Submarine Rescue Chamber – e PRM – Pressurized Rescue Module – in caso di individuazione del relitto.
Un P-8A ‘Poseidon’ dell’US Navy – pattugliatore marittimo MMA (Multimission Maritime Aircraft) – e un P-3 ‘Orion’ della NASA – unità per la ‘lotta antisommergibile’ ASW – sono stati inviati a supporto della Marina Argentina per scandagliare le acque a 432 chilometri dalla costa orientale argentina dove è stata rilevata l’ultima posizione del sottomarino scomparso lo scorso 16 novembre.
I due velivoli sono decollati nella giornata di sabato diretti a Bahia Blanca, in Argentina, e già oggi sorvolano senza sosta l’Atlantico meridionale a ciaccia del sottomarino scomparso. Intanto la US Navy ha dato l’ordine di decollo a tre velivoli da trasposto tattico C-17 Globemaster III e un C-5 Galaxy per trasportare dalla base aerea di Miramar a quella argentina di Comodoro Rivadavia i sistemi di soccorso SRC, un Remotely Operated Vehicle (ROV) e il modulo PRM – Pressurized Rescue Module – nel caso venga lanciata una missione di soccorso e recupero dei 44 membri dell’equipaggio dispersi.
Le ricerche aeree
A fianco delle unità della Fuerza Aérea e dell’Armada argentine, da oggi operano un Boeing P-8A Poseidon dell’US Navy e il suo antecedente, il P-3 Orion in forza alla NASA, che stanno mettendo a disposizione le loro strumentazioni all’avanguardia per captare qualsiasi traccia possibile del ‘San Juan’. Il P-8A, bireattore con un’autonomia di 1.200 miglia nautiche, è configurato con sensori e apparecchiature come il MAD – Magnetic Anomaly Detection – che hanno già certificato la propria d’efficenza nelle operazioni di ricerca della nave cargo sudcoreana Stellar Daisy. Il P-3 ‘Orion’, quadrimotore a turboelica, è un pattugliare marittimo impiegato per la ASW – Anti-submarine Warfare – noto per il suo aculeo di coda che alloggia anch’esso il ‘MAD boom’: rilevatore di anomalie magnetiche impiegato per localizzare unità sottomarine.
FONTE E ARTICOLO COMPLETO: http://www.occhidellaguerra.it/anche-gli-stati-uniti-linea-cercare-sottomarino-scomparso/
Commenti
Posta un commento
Partecipa alla discussione