Federal Reserve , un dirigente accusa le banche: «Profonde carenze etiche»

nov 10, 2013 0 comments

Le leggi che mirano a regolamentare la finanza non bastano se non si cambia davvero, in profondità, il modello culturale. E quest’ultimo, per ora, non sembra diverso da quello di prima della crisi. Si può sintetizzare in questo modo l’intervento di William Dudley, presidente della Federal Reserve di New York, che ha lanciato ieri un duro atto d’accusa in particolare nei confronti delle banche, nei cui comportamenti sono chiaramente ravvisabili «segnali di una carenza etica che risulta profondamente radicata in numerosi istituti». 
È per questo che, secondo Dudley, la riforma Dodd-Frank che fu approvata nel 2010 con l’obiettivo di evitare in futuro un nuovo intervento pubblico in sostegno del sistema finanziario, potrebbe non risultare sufficiente. «Questi miglioramenti apportati al sistema - ha osservato - non sono in grado di risolvere un importante problema che è presente in certi grandi gruppi: l’apparente non rispetto della legge ravvisabile nei loro comportamenti».
Dudley ha poi aggiunto che «è difficile dire» se anche la loro taglia e la complessità dei loro business sia alla base di tale modus operandi.

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