I campi di concentramento USA nella II guerra mondiale

set 4, 2014 17 comments


Di Salvatore Santoru


La seconda guerra mondiale fu una tremenda carneficina, con tremendi crimini che sconvolsero la storia del 900.
Solitamente si parla di essa come una "guerra buona", come se esistessero guerre buone.

Rispetto alla versione comune che si ha di questa guerra c'è da dire che le cose sono state molto più complesse di quanto sembra.
Pensiamo all'orrenda politica dei campi di internamento e/o concentramento (che ovviamente non sono la stessa cosa dei lager e altri campi che fungevano anche da campi di sterminio, sia chiaro).


Ciò che purtroppo poche persone sanno è che questa pratica 'internatoria' non fu inventata negli anni 40, ma risale a molto prima e, come riporta anche Wikipedia, precisamente al 1896, e fu praticata dagli spagnoli contro la popolazione cubana, seguiti nel 1899 dagli statunitensi contro i filippini, e nel 1900 dagli inglesi contro i boeri ( su quest'ultimo è famoso il campo di Krugersdorp, in cui i boeri venivano concentrati in tende, e molti di essi morirono di fame e malattie).


Un pò più noti sono i campi di concentramento (gulag) fondati nel 1918 in URSS sotto il regime di Lenin, per internare i dissidenti del bolscevismo.


Ma oltre ai gulag sovietici, di cui negli ultimi tempi si è parlato e si parla sempre di più, vi erano anche dei campi di concentramento costruiti dagli USA durante e dopo la guerra, di cui si parla relativamente molto poco e la cui stessa esistenza non è nota alla maggioranza della popolazione.

Nei campi di concentramento statunitensi vennero internati anche bambini, donne e uomini giapponesi, tedeschi e italiani.

Per i giapponesi, tutto iniziò nel 1941, quando vennero internati 110.000 nippo-americani che vivevano lungo la costa del Pacifico degli Stati Uniti, e tale fatto fu giustificato come rappresaglia per l'attacco di Pearl Harbor.

Il presidente Roosevelt autorizzò l'internamento con l' Ordine Esecutivo 9066 il 19 febbraio 1942,  che come riporta Wikipedia, permetteva "ai locali comandanti militari di stabilire all'interno delle "aree militari" delle "zone di esclusione", in cui "persone possano essere in tutto o in parte isolati".


La politica di internamento durò sino al 1944, e coinvolse per la maggior parte (62%) cittadini statunitensi di origine giapponese.

Come riporta ancora Wikipedia, "quelli che vivevano sulla costa occidentale degli Stati Uniti sono stati tutti internati, mentre nelle Hawaii, dove gli americani di origine giapponese erano oltre 150.000, e formavano quindi più di un terzo della popolazione, solo tra i 1.200 e i 1.800 furono internati".

La politica di internamento di giapponesi, tedeschi e italo-americani fu gestita dall'ente governativo "War Relocation Authority", costituito il 18 marzo 1942 da Roosevelt con l'Ordine Esecutivo 9102.


Oltre ai giapponesi, anche gli italiani vennero internati dal 1941 al 1944, e a differenza dei primi, non hanno ricevuto risarcimenti.

 Solo nel 2010 è stata approvata una risoluzione da parte della legislatura della California con cui si è chiesta scusa per i maltrattamenti subiti dai residenti di origini italiane.

La loro unica colpa erano essere considerati "enemy aliens" ("nemici stranieri").

Su questa vicenda, il libro più noto è "Una Storia Segreta: The Secret History of Italian American Evacuation and Internment During World War II" di Lawrence Di Stasi. 

Photo of alien registraton card

Oltre gli USA, molti italiani furono internati anche nei campi di concentramento francesi e inglesi, difatti questa politica di "internamento" durante quel periodo era la "norma".

Nella Francia, uno dei più noti campi di concentramento era quello di Le Vernet d'Ariège.


La più dura, a quanto pare, fu la situazione dei tedeschi.
Negli States, la politica di internamento verso cittadini statunitensi di origine tedesca, incominciò nel 1939 e finì nel 1946, e venne giustificata in quanto essi, al pari degli italiani, erano visti come "enemy aliens".

Non hanno mai ricevuto nè scuse, nè risarcimenti per questo.

Quella di seguito è la mappa dei luoghi dove sono stati internati.


Molto più duro fu però, anche per ovvie ragioni sia chiaro, il trattamento che molti tedeschi subirono nei campi di prigionia istituti dagli USA in Germania nel 1945.

Stando a quanto riportato da un articolo di Repubblica del 23 febbraio 1992, all'incirca un milione di tedeschi morirono nei campi di prigionia istituiti dagli USA in Germania nel solo 1945.

L'articolo riporta anche le affermazioni del capitano francese Julien del 3° Reggimento Fucilieri Algerino, che il 27 luglio 1945  a Dietersheim visitò uno dei campi di concentramento USA per prigionieri tedeschi ( visto che cinque campi di prigionia erano stati "passati" dagli USA ai francesi), secondo cui tale campo era popolato da scheletri viventi, e ricordava addirittura "Buchenwald e Dachau".

Furono molti i campi di concentramento per prigionieri tedeschi nella stessa Germania ma anche in Francia, in Gran Bretagna e negli stessi USA ( nella foto campo di Remagen ).


Diversi prigionieri erano soldati ma vi erano anche cittadini comuni, compresi bambini.


Come riportato anche in un bell'articolo dell'Huffington Post, tali fatti storici sono stati portati alla ribalta nell'opinione pubblica dallo storico canadese James Bacque, grazie alla pubblicazione del libro "Other Losses" nel 1989 (pubblicato in Italia da Mursia col titolo Gli altri Lager nel 1993).


Bacque, aiutato dallo storico militare Ernest Fisher Jr., avvalendosi di numerose testimonianze orali e archivistiche, giunse alla conclusione che le morti dei prigionieri tedeschi nei campi di concentramento statunitensi e francesi ( per fame o malattie ) non furono inevitabili, perché in Europa vi erano allora sufficienti scorte per garantire la sopravvivenza di essi.

Commenti

  1. non ne parla nessuno?
    innanzi tutto erano campi di prigionia, e li han fatti TUTTE LE NAZIONI, e vi venivano "concentrati" elementi stranieri che in caso di guerra potevano essere ritenuti pericolosi (o anche in pericolo, dato che dopo Pearl Harbour i giapponesi negli USA erano visti peggio della peste, compresi quelli che non erano giapponesi ma sembravano giapponesi), e non appunto di sterminio.

    ma sta gente come si informa? basta andare su wikipedia e si trova la storia dei campi a partie dalla guerra boera, dove furono "inventati" dagli Inglesi.

    inoltre, secondo la convenzione di Ginevra, il campo di concentramento è un istituto LEGALE, a differenza di quelli di STERMINIO.

    e dico wiki perchè mi rendo conto della difficoltà che hanno molti a documentarsi su libri o a sbattersi a cercare qualcosa che vada al di là dei libri di scuola o di 3 righe su un blog.

    non chiamiamo censura la BEATA IGNORANZA in cui molta gente si crogiola

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    1. ma bravo sei proprio un bel filo-statunitense (non americano perché loro di quel continente sono una minima parte) prova a riguardarti la storia, quella vera, non la loro propaganda e vedi... genocidio degli indiani d'America più di 500 nazioni distrutte - furto del Tejas (forse lo conosci con nome Texas) - Invasione de Messico 1846-1848 e susseguente furto di metà del territorio messicano dopo stupri, violenze e distruzioni perpetrate in Messico (vedi che fine hanno fatto fare agli irlandesi che hanno combattuto per il Messico per giustizia e fede religiosa) provocazione guerra di Cuba - massacri nelle Filippine - Furto del canale di Panama (apparteneva alla Colombia) - instaurazione di governi dittatoriali in gran parte dell' America Latina (vedi il golpe cileno).... e ancora... provocazioni durante la I guerra mondiale... non c'è presidente USA che si salva...

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    2. Per Alessandro: hai ragione su fatto che erano campi di prigionia e non sterminio, usati da tutte le nazioni, ed infatti nell'articolo è scritto che ciò era la "norma" del periodo purtroppo.Ovviamente sono cose note storicamente, ma bisogna anche dire che se n'è sempre parlato molto poco e molte persone non conoscono queste vicende. Per Mike Sand Creek: fai bene a ricordare il genocidio degli Indiani d'America, mentre sbagli a etichettare come filo-statunitense il commento di Alessandro, che ha espresso semplicemente una sua opinione.

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    3. Dato che, come dici tu Alessandro, è solo una questione di "beata ignoranza", potresti darmi un titolo di libro che parli dei campi di concentramento statunitensi per i giapponesi? O quelli per i tedeschi? O che descriva oggettivamente la politica di conquista dell'america dell'ovest? Io ho cercato molto ma ben pochi libri sono diffusi e facilmente reperibili, non è una forma di censura anche questa?

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    4. La penso come te Alessandro.
      Poveri ignoranti coloro che per mero spirito di "giornalismo" sensazionalistico, danno credito ad un articolo non ben identificato di un giornaletto... Eh sì, perchè tutti noi siamo sicuri che le varie testate giornalistiche siano serie, affidabili, con prove sotto mano...
      Beata ignoranza.

      Per non parlare dell'argomento TRITO e RITRITO.
      Basterebbe leggere un banale libro di scuola per sapere che:
      1) i campi di concentramentro sono diversi da quelli da quelli di sterminio.
      2) le persone di origini giapponesi in america (dopo Pearl Harbor) vennero fatte "accomodare" in campi appositi.
      3) per mera analogia, anche tedeschi e italiani fecero la stessa fine.
      4) era prassi comune all'epoca e in guerra.
      5) hanno avuto un risarcimento.
      6) anche i prigionieri di guerra fecero la stessa fine.
      7) secondo la convenzione di Ginevra, erano obbligati a determinate regole, quali cibo decente, un riparo da freddo e intemperie, NESSUN lavoro pericoloso o nell'industria bellica nemica, orario di lavoro umano, pagamento delle ore di lavoro, trattamenti medici se necessari, vita religiosa/sportiva/culturale, lettere ai familiari, vita COMUNE e NORMALE... sebbene confinati in un campo.

      Ah, ci sono anche molti libri scritti proprio dai reduci di tali campi, sia in Usa, che in Germania o in Russia.
      Ma dato il livello intellettivo, dubito che gli italiani riescano a trovarli.

      Lo sapete che ci sono anche una marea di documentari?
      Giusto per i prigri che non hanno voglia di sbattersi a cercare e leggere dei libri.
      Mmmmh, dubito che lo sappiate.

      Se guardare pagine a caso di Wikipedia per poi farci un articolo è il nuovo modo di fare giornalismo, allora io batto OGNI giornalista esistente.
      E anche altri possono farlo.
      In fondo, a che serve una laurea in giornalismo, se basta leggere Wiki e poi farci un articolo sopra?
      ...
      Livello del Q.I. pari a meno 20.
      Sia di chi fa tali "servizi" sia di chi ci abbocca come un salame.
      Crescete gente, crescete.

      Elimina
  2. Guai ai vinti.. Sono sicuro che molte foto raffiguranti cadaveri scheletrici attribuiti ad ebrei fossero invece soldati tedeschi o russi morti letteralmente di fame. Non voglio negare l'olocausto anzi vorrei
    che fossero denunciati tutti i crimini di guerra

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    1. Sinceramente non penso che le foto raffiguranti le vittime ebree possano essere state di soldati tedeschi o russi, mentre concordo sul fatto che vengano denunciati tutti i crimini di guerra, e in questo caso specifico sia dei vinti che dei vincitori.

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    2. Sinceramente credo che Lei I.C. non sia informato a sufficienza sulla questione.

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    3. In generale questa tesi è falsa ma qualcosa credo da tempo pure io, per vari motivi:
      - Un cadavere si decompone in pochi giorni, max 2 settimane. Quindi per le riprese di hitchcock che durarono mesi, servivano cadaveri "freschi"
      - In questi documentari i cadaveri sono totalmente nudi. perchè spogliare anche dell'intimo dei morti? si volevano non far riconoscere uniformi anche solamente riferite alle biancherie?

      A dachau c'è la certezza che i cadaveri mostrati fossero le guardie tedesche. Ne furono uccise circa 500, un vero crimine di guerra.

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    4. Per l'ultimo anonimo:
      Credo davvero che la tua affermazione sia vera quanto è vero che l'essere umano può volare SENZA alcuna macchina! XD XD XD
      Un cadavere impiega anche centinaia di anni a decomporsi completamente.
      Dipende dal tipo di terreno e dal clima, dalla presenza massiccia o meno di batteri nel terreno e così via.
      Quando "aprono" le tombe nei nostri cimiteri, in genere dopo 10/15/20 anni, alcuni cadaveri sembrano appena messi nella bara (o quasi).
      Per cui, mio caro, SI' è possibilissimo che dopo appena 2 anni (o anche 5) i cadaveri siano ancora perfettamente visibili.
      Considera che gli ultimi cadaveri "seppelliti" degli altri internati, sono stati seppelliti una settimana prima dell'abbandono del campo stesso.
      E molti internati (quelli che lasciavano nel campo, ovvero malati, feriti, non adatti al lavoro, infettati o troppo denutriti per le lunghe camminate) sono morti dopo sia per le malattie sia per denutrizione. E seppelliti (se ce la facevano) nelle settimane dopo. O semplicemente ammucchiati fuori dalle baracche.

      E sì mio caro, sono totalmente nudi.
      Ma tu sai, hai letto qualcosa sulla vita in un campo di sterminio????
      Non credo proprio!
      1) internati con dell'intimo??? XD XD XD XD XD
      (e già questa affermazione fa capire quanto tu non sappia nulla sull'argomento)
      2) gli internati avevano SOLO un "pigiama" e degli zoccoli. NO intimo, NO indumenti caldi, NO strati di indumenti, NO calzini, NO cappelli. NIENTE.
      3) evidentemente ti sfugge che quasi tutti i morti nei campi, lo diventavano tramite la gasatura. Sai come funzionava? NO, mi pare chiaro.
      Venivano forzati ad entrare dentro a delle "docce", dicendo di togliersi TUTTO negli "spogliatoi" appositi. Tu andresti a fare la doccia in mutante, calzini, reggiseno e canotta??????? E comunque, non avrebbero potuto tenersi nulla.
      Una volta nella doccia, a centinaia, le aprivano (ovvero aprivano il gas), dopo poco erano morti, arrivavano altri internati addetti alle docce che trasportavano i corpi nelle fosse e li coprivano con la terra, altri ancora recuperavano i "pigiami" dei morti che servivano per i nuovi arrivati nei campi.
      Solo in pochi campi esistevano i forni crematori, attivi 24 ore su 24. Ma non sempre quei forni servivano per bruciare tutti i corpi, visto che ne uccidevano troppi.

      Anonimo, vai a rileggerti anche un banale libro di storia, capiresti molte più cose.
      Poi, se vuoi continuare a credere che le mucche volano e che noi umani in realtà siamo discendenti da extraterrestri, fai pure.
      Ma ti sconsiglio di scriverlo nero su bianco in un posto pubblico, non ci fai una bella figura...

      Elimina
  3. Io credo che in guerra il livello di aberrazione diventa enorme, giustificato da molte ragioni. Anche noi italiani credo che non siamo stati teneri con i nostri italiani meridionali ai tempi del brigantaggio. Anche lì ci furono campi di concentramento(Fenestrelle) che uccisero molti "Briganti" ma in effetti incolpevoli di stenti. Ora nel 2015 dopo la strage di Parigi del 13 novembre, anche la libertaria Francia sta pensando a campi di cincentramento per islamici jaidisti abche cittadini Francesi. Gli Usa alcuni anni fa hanno organizzato Guantanamo in cui , pare, non ha messo cittadini , ma solo combattenti. Io pdnso cge tutto i popoli in guerra si siano comportati in maniera simile. Non è bello, ma è così!

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    1. Concordo con ciò che dici, purtroppo la guerra è la guerra e in guerra simili e peggiori atrocità sono la "norma" e sta a noi denunciarle da qualunque parte provengano

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  4. Anche quelli tedeschi furono campi di concentramento perché si resero nemici e questo Wikipedia non lo riporta
    https://www.youtube.com/watch?v=rygcAoiw_lI

    RispondiElimina
  5. Il Bolscevismo che ha fatto razzia di ucraini e russi da lenin a stalin il governo era 80 % di
    http://www.avventismoprofetico.it/modules.php?name=Content&pa=showpage&pid=244#sthash.7CYMv58q.dpbs

    RispondiElimina
  6. Leggere oltre la censura
    http://www.shoah.org.uk/2013/05/24/eighty-years-of-infamy-by-arthur-topham/
    ---
    http://www.cieliparalleli.com/Politica/rebbekah-dorothea-kasner-e-il-vero-nome-dqangela-merkelq.html

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  7. I campi di prigionia esistono non da secoli, ma da millenni. Basti pensare alle latomie in sicilia che i coloni greci usavano per rinchiudere anche prigionieri di guerra e in cui sono morte migliaia e migliaia di persone. Sicuramente esistono anche esempi più antichi, ma non ne conosco.

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  8. Purtroppo non riesco a vedere alcune foto che non si caricano, è un problema mio o sono state tolte per un qualsiasi motivo?
    grazie

    RispondiElimina

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