Quante volte vi siete chiesti se esiste un modo per fermare l’orologio biologico? Dave Asprey, fondatore del movimento biohacking mondiale, sostiene di aver trovato non solo la risposta, ma anche il manuale d’istruzioni completo. La sua conferenza 2025 ad Austin ha dimostrato che il biohacking è evoluto da semplice sperimentazione personale a disciplina scientifica strutturata.
Dalle terapie genetiche personalizzate ai dispositivi di monitoraggio avanzati, passando per protocolli nutrizionali su misura: gli strumenti per hackerare la longevità sono finalmente a portata di mano per chiunque sia disposto ad applicarli con metodo.
La filosofia del “Live Beyond 180”
Il concetto è disarmante, ingenuo nella sua semplicità: perché accontentarsi di morire a 85 anni quando la scienza ci offre strumenti per vivere 180 anni in piena salute? Asprey, CEO di Upgrade Labs e autore di bestseller come “Heavily Meditated”, ha costruito la sua formula su tre pilastri fondamentali che chiunque può implementare gradualmente.
La ricerca sulla longevità dimostra che l’invecchiamento non è inevitabile ma programmabile. Il biohacking sfrutta questa scoperta per riprogrammare sistematicamente i processi cellulari che determinano la nostra aspettativa di vita. Tuttavia, è importante notare che mentre molte di queste pratiche, prese singolarmente, hanno dimostrato una loro efficacia scientifica, resta ancora da valutare completamente l’impatto a lungo termine del loro impiego congiunto su vasta scala.

Primo pilastro: automonitoraggio intelligente

La base di tutto è conoscere il proprio corpo meglio di quanto faccia il medico. I biohacker del 2025 utilizzano dispositivi indossabili di ultima generazione per tracciare continuamente oltre 35 parametri biologici: dalle variazioni della frequenza cardiaca ai livelli di glucosio, dalla qualità del sonno profondo fino ai marcatori dell’infiammazione cellulare.
Strumenti essenziali:
- Smart ring per il monitoraggio H24 di sonno e stress;
- Analisi dell’HRV (variabilità cardiaca) per ottimizzare il recupero;
- Test periodici del microbioma intestinale;
- Monitoraggio continuo della glicemia anche per non diabetici.
L’obiettivo non è accumulare dati, ma identificare pattern personalizzati per micro-aggiustamenti quotidiani. Come sottolineato in questo articolo, alcuni biohacker ottantenni spendono decine di migliaia di euro annui in questo monitoraggio, ma versioni più accessibili sono ormai disponibili per tutti.
Secondo pilastro: nutrizione genetica personalizzata

Dimenticate le diete universali. Il biohacking 2025 si basa sulla nutrigenomica: analizzare il proprio DNA per capire come i geni rispondono a specifici alimenti e nutrienti. Questo approccio permette di “accendere” geni protettivi e “spegnere” quelli che accelerano l’invecchiamento.
Protocolli nutrizionali chiave:
- Digiuno intermittente calibrato sul proprio cronotipo genetico;
- Integrazione mirata di polifenoli anti-infiammatori;
- Ciclizzazione di nutrienti per stimolare l’autofagia cellulare;
- Bulletproof coffee di Asprey: caffè con olio MCT e burro grass-fed per energia prolungata.
Secondo la Cleveland Clinic, la nutrigenomica rappresenta il futuro della medicina personalizzata. Un futuro nel quale trasformeremo tutti il cibo in informazione genetica precisa.
Terzo pilastro: tecnologie di potenziamento

Il biohacking moderno integra tecnologie avanzate per accelerare i processi di rigenerazione naturale. Non servono laboratori costosi: molte tecniche sono implementabili a casa con investimenti graduali.
Tecnologie accessibili:
- Terapia della luce rossa: stimola la produzione mitocondriale di energia cellulare;
- Crioterapia casalinga: docce gelide o bagni di ghiaccio per attivare proteine anti-invecchiamento;
- Respirazione controllata: tecniche di respirazione per ottimizzare l’ossigenazione cellulare;
- Neurofeedback: allenamento delle onde cerebrali per migliorare concentrazione e memoria.
Il mercato del biohacking raggiungerà 109 miliardi di dollari entro il 2029, e renderà queste tecnologie sempre più accessibili e raffinate.
La realtà scientifica dietro le promesse
È fondamentale mantenere una prospettiva equilibrata su questi approcci. Ve lo scrivevo prima: mentre studi isolati hanno confermato l’efficacia di singole pratiche di biohacking (il digiuno intermittente per la longevità cellulare, la crioterapia per la riduzione dell’infiammazione, la terapia della luce per il miglioramento mitocondriale), la combinazione sistematica di multiple tecniche rappresenta un territorio ancora largamente inesplorato dalla ricerca a lungo termine.
Kenneth Scott, 81enne che spende 70.000 dollari annui in trattamenti sperimentali, è un esempio emblematico di questa frontiera scientifica. I suoi risultati sono promettenti, ma come evidenziato dal caso, siamo ancora nella fase pionieristica di questi protocolli integrati.
Come iniziare la vostra trasformazione
Il biohacking efficace inizia con piccoli cambiamenti sistematici. Tim Gray, esperto britannico di biohacking, ha dimostrato che è possibile ridurre la propria età biologica di quasi 10 anni in meno di un decennio.
Roadmap del primo anno per principianti:
- Settimana 1-4: Iniziate con il monitoraggio del sonno e l’ottimizzazione dell’ambiente di riposo;
- Mese 2-3: Introducete il digiuno intermittente e migliorate la qualità nutrizionale;
- Mese 4-6: Aggiungete esposizione controllata al freddo e terapia della luce;
- Mese 7-12: Implementate test genetici e personalizzate ulteriormente i protocolli.

Tabella di implementazione pratica del biohacking
Fase | Durata | Azioni da implementare | Obiettivi misurabili | Costo indicativo |
---|---|---|---|---|
Fondamenta | Settimane 1-4 | Smart ring, ottimizzazione sonno, meditazione 10 min/giorno | 7-9 ore sonno profondo, HRV >50ms | €200-400 |
Nutrizione | Mesi 2-3 | Digiuno 16:8, eliminazione zuccheri, integrazione omega-3 | Perdita 2-4% grasso corporeo, glicemia stabile | €100-200/mese |
Tecnologie base | Mesi 4-6 | Docce fredde 2 min, terapia luce rossa 15 min, respirazione Wim Hof | Riduzione 20% marcatori infiammazione | €300-800 |
Personalizzazione | Mesi 7-9 | Test genetico, microbioma, piano nutrizionale su misura | Miglioramento 15% energia percepita | €500-1000 |
Ottimizzazione | Mesi 10-12 | Protocolli avanzati, biofeedback, analisi biomarker completa | Età biologica -2/5 anni, prestazioni +25% | €800-1500 |
Mantenimento | Ongoing | Monitoraggio continuo, aggiustamenti periodici | Stabilizzazione risultati a lungo termine | €200-500/mese |
Lo vedete da soli: non sono ancora prezzi “popolari”, e questa è la notizia peggiore. Ma ce ne sono almeno tre buone. Prima: fino a poco tempo fa, i costi di questo “elenco della spesa” potevano arrivare ad essere anche 20 volte maggiori, specie sui test genetici. Seconda: il mantenimento è relativamente economico (dai 200 ai 500 euro al mese per provare a vivere in salute decenni in più sembra quasi una favola, in senso positivo dico). Terza: nei prossimi anni i costi caleranno ancora.
Il movimento globale della longevità
Le promesse di Asprey e di altri “guru” della longevità stanno catalizzando un movimento globale. 4000 persone hanno partecipato alla conferenza 2025, testimoniando l’interesse crescente per queste metodologie. Centri specializzati come The Longevity Suite stanno nascendo in tutta Europa, rendendo il biohacking professionale alla portata di un pubblico sempre più ampio.
Il contesto italiano del biohacking
L’Italia sta rapidamente emergendo come polo di riferimento per il biohacking in Europa. Il Biohacking Science Institute rappresenta la prima accademia di formazione certificata per biohacker nel nostro paese, fondata dal pioniere che ha importato questa figura professionale dagli Stati Uniti. L’istituto ha già formato oltre 5000 persone nei suoi primi due anni di attività.
A Milano, The Longevity Spa di Portrait Milano offre trattamenti all’avanguardia come “The Ultimate Biohacking”, che combina galleggiamento asciutto, terapia a infrarossi e idrogeno-ossigeno terapia. Parallelamente, GS Loft ha aperto una nuova sede presso un rinomato club milanese, introducendo programmi basati su test di medicina di precisione per analisi genetiche ed epigenetiche personalizzate.
Il panorama formativo italiano si arricchisce con Mindset Biohacking, che ha lanciato il primo Master Universitario in Biohacking Coaching, e con il Biohacking Forum, evento annuale che riunisce la più grande community italiana del settore. Secondo Il Tascabile, la mappa mondiale dei centri di biohacking include solo due realtà italiane certificate: Open BioMedical Initiative di Roma e Be.In.To di Torino.
Il Milan Longevity Summit, promosso dalla Fondazione Aeon, si propone di posizionare l’Italia come polo scientifico internazionale per la medicina della longevità, con un mercato che è cresciuto da 29 a 36 miliardi di dollari nel solo 2024.
Asprey ha investito oltre 2 milioni di dollari nella propria trasformazione biologica, ma i risultati dimostrano che anche approcci più modesti possono produrre benefici significativi.
Il biohacking rappresenta l’evoluzione naturale del nostro rapporto con la salute: da pazienti passivi a ingegneri attivi della nostra biologia. La strada verso più anni di vita (e in salute) sta diventando sempre più tangibile: resta solo da percorrerla con metodo e determinazione scientifica.
*Gianluca Riccio, direttore creativo di Melancia adv, copywriter e giornalista. Fa parte di Italian Institute for the Future, World Future Society e H+. Dal 2006 dirige Futuroprossimo.it , la risorsa italiana di Futurologia. È partner di Forwardto - Studi e competenze per scenari futuri.
In un mondo di merda come lo è l'attuale, prolungare la vita ha la stessa funzione di prolungarne l'agonia.
RispondiEliminaDo un consiglio a chi studia: fate si che si viva in piena "decenza" sino ai 40 anni, chi vuole vivere di più se lo guadagni da se.