Uno studio inglese che ha seguito circa 21 mila adulti per un periodo medio di 12 anni, ha evidenziato che coloro che mangiavano abitualmente maggiori quantità di cioccolato (16-100 g al giorno) andavano incontro meno frequentemente ad attacco cardiaco, ictus e diabete, oltre a presentare peso corporeo e pressione arteriosa mediamente più bassi rispetto ai non consumatori.
Gli autori, che hanno recentemente pubblicato questi risultati sulla rivista Heart (http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/26076934), hanno anche ri-analizzato altri studi precedenti su questo argomento (più di 150 mila persone) e hanno trovato che i “mangiatori di cioccolato” avevano complessivamente un rischio minore di andare incontro a malattie cardiovascolari rispetto ai “non mangiatori”.
Si tratta di uno studio dai risultati interessanti, condotto da un gruppo autorevole di ricercatori e su un numero notevole di persone: oltre ad affermare che non c’è ragione per vietare il consumo di cioccolato a chi soffre di problemi cardiaci o metabolici, può fornire spunti di ricerca interessanti al fine di individuare quali componenti del cioccolato siano responsabili di questo effetto “protettivo”.
FONTE:
Kwok CS et al. Habitual chocolate consumption and risk of cardiovascular disease among healthy men and women. Heart. 2015 Jun 15. doi: 10.1136/heartjnl-2014-307050.
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