Cina, la città vuota (da 100 miliardi) che minaccia l’economia asiatica

set 16, 2023 0 comments


Di Federico Giuliani

“Il nuovo business della Cina è costruire città in giro per il mondo. Dopo aver trasformato i suoi centri urbani in megalopoli ultramoderne, futuriste e perfettamente integrate con le più recenti tecnologie, Pechino ha iniziato a progettare delle piccole Babilonie al di fuori della Grande Muraglia”. Era il 2019 quando su InsideOver si occupava, per la prima volta in maniera dettagliata, di un maxi progetto lanciato in Malesia dal colosso immobiliare cinese Country Garden Holding Co.

Lo Stato di Johor, nell’estremo sud del Paese, era stato individuato come luogo idoneo sul quale far sorgere una giungla di grattacieli scintillanti, una sorta di “nuova New York”, come alcuni media avevano ribattezzato il piano.

Quest’opera di architettura sociale era stata ribattezzata Forest City, una città che a conti fatti avrebbe dovuto ospitare 700mila persone e che avrebbe dovuto essere connessa, ecologica (non avrebbe contemplato l’uso di auto) e high-tech.

Oggi si torna a parlare del progetto. Ma non tanto perché è stato completato, quanto perché, a causa dei guai economici di Country Garden, salvata in extremis dal fallimento, il tutto rischia di restare in sospeso.

Il progetto di Forest City

Nella sua storia decennale, Forest City ha affrontato polemiche di ogni tipo, compresa la bomba del Covid, e adesso pure le incognite sullo stato di salute finanziaria del suo costruttore: Country Garden. Il costruttore cinese, ha sottolineato respinge le ipotesi secondo cui il progetto è in pericolo e afferma che è finalmente pronto a sbocciare.

Ma i problemi finanziari che affliggono Country Garden hanno sollevato i timori di una crisi più ampia, che porterebbe con sé una grossa fetta della seconda economia mondiale, lasciando Forest City con un futuro incerto (e con lei una parte della Malesia).

Dell’utopia da 100 miliardi di dollari pubblicizzata all’inizio dei lavori, al momento c’è ben poco. In teoria, qui avrebbero dovuto vivere 700mila persone, in uno spazio di quasi 4.300 acri, in fase di sviluppo da più di sei anni. Pare che al momento siano state vendute 20mila unità residenziali, anche se vari inviati descrivono una città abitata da poche migliaia di persone.

“Gli appartamenti sono costosi. Sono inaccessibili per la gente del posto”, ha spiegato al sito Insider Muhammad Najib Razali, professore di diritto immobiliare della Malaysia Technology University. I condomini possono infatti costare più di un milione di dollari.

Preoccupazioni e paure

Il progetto, fin dagli albori, è stato accompagnato da preoccupazioni ecologiche. Ad esempio, molta sabbia è stata gettata rapidamente nell’oceano per creare isole sulle quali edificare parte di questo Eden. Gli sviluppatori, da parte loro, hanno sottolineato di aver seguito le normative e rispettato la “protezione ambientale”.

Il primo ministro malese, Anwar Ibrahim, è intervenuto per cercare di salvare Forest City – che minaccia di diventare un elefante bianco – annunciando la creazione di una “zona finanziaria speciale”. A tre ore di macchina dalla capitale Kuala Lumpur, ha fatto notare il South China Morning Post, la città attira però visitatori che vogliono dare un’occhiata ai grattacieli fantasma o acquistare alcolici duty-free.

Mentre Country Garden lotta per la sua sopravvivenza, saranno probabilmente necessari sforzi drastici – sia da parte di Pechino che di Kuala Lumpur – per rimettere in sesto Forest City, con il dubbio – secondo alcuni analisti – che i conti in rosso possano scatenare un effetto contagio nella regione.

Nel breve termine, fanno sapere dal colosso immobiliare cinese, l’attenzione sarà concentrata sull’ingresso delle imprese nel parco industriale costruito sulla terraferma. Per ora appare scarsamente popolato. Come il resto dell’area.

FONTE: https://it.insideover.com/societa/la-citta-vuota-da-100-miliardi-che-minaccia-leconomia-asiatica.html

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