Armenia:scoperti antichi santuari per predire il futuro a Gegharot

mar 6, 2015 0 comments
ancient shrines, gegharot archaeology, divination, ancient hilltop fortress

Tre santuari, risalenti a circa 3.300 anni fa, sono stati scoperti dentro una fortezza sulla cima di una collina a Gegharot, in Armenia.

Secondo gli archeologi, i governanti dell’epoca probabilmente li usavano per la divinazione, una pratica mirata a predire il futuro.

Ognuno dei tre santuari consiste di una singola stanza, contenente un bacino d’argilla con all’interno cenere e scodelle di ceramica. Una gran varietà di manufatti sono stati scoperti, inclusi idoli d’argilla con corna, sigilli, incensieri usati per bruciare sostanze e un gran quantità di ossa animali con dei segni sopra. Durante le pratiche divinatorie, sovrani e divinatori potrebbero aver bruciato alcune sostanze e bevuto vino per sperimentare stati di mente ‘alterati’.

Due imbuti, due incensieri e due manghals, oggetti il cui scopo è incerto (Professor Adam Smith)
Due imbuti, due incensieri e due manghals, oggetti il cui scopo è incerto (Professor Adam Smith)

“La logica della divinazione presume che ci siano vari canali tra passato, presente e futuro, e quindi la possibilità che il collegamento tra una situazione corrente e un risultato futuro possa essere alterato”, scrivono Adam Smith, docente all’Università di Cornell, e Jeffrey Leon, in una ricerca pubblicata sull’American Journal of Archaeology.

Le foto A, B e C mostrano idoli di argilla. Le figure D e E contengono i sigilli (Professor Adam Smith)
Le foto A, B e C mostrano idoli di argilla. Le figure D e E contengono i sigilli (Professor Adam Smith)

La fortezza di Gegharot è una delle diverse fortezze costruite in quell’epoca, la Tarda Età del Bronzo, in Armenia. “Le conoscenze attuali suggeriscono che questo processo coordinato di costruzione di fortezze facesse parte dell’emergere di un singolo governo che costruì e occupò molteplici siti nella regione”, scrivono Smith e Leon.

Smith ritiene che Gegharot sarebbe stato utilizzato come centro occulto per i sovrani. “Probabilmente è un centro di culto largamente specializzato nel servire i sovrani emergenti dalla classe dominante”.

All’epoca, la scrittura non si era ancora diffuta in questa parte dell’Armenia, perciò il nome dei governanti sono sconosciuti.


Predire il futuro

Smith e Leon hanno scoperto tracce di tre forme di divinazione a Gegharot. Una forma era l’osteomanzia, cioè la predizione del futuro attraverso rituali con le ossa animali – in questo caso i garretti (parte delle zampe posteriori) di mucche, pecore e capre.

I garretti, che erano interessati da bruciature e segni, sarebbero stati fatti rotolare come dei dadi durante i rituali. Dice Smith: “Li fai rotolare e a seconda del lato che viene fuori, quello bruciato o quello segnato, ottieni una diversa interpretazione”.

Anche la litomanzia, che prova a predire il futuro con l’uso di pietre, sembra essere stata utilizzata a Gegharot. Dentro un bacino in un santuario, gli archeologi hanno trovato 18 piccoli ciottoli. “Queste pietre sembrano essere state scelte per la loro levigatezza, la forma rotonda e i loro colori, che spaziavano dal nero e grigio scuro al bianco, verde e rosso”, scrivono Smith e Leon. Come si svolgeva il rituale rimane però un mistero.


Farina per il futuro?

In un santuario gli archeologi hanno trovato un’installazione usata per la macina della farina. Smith e Leon pensano che tale farina  potesse essere utilizzata per predire il futuro grazie alla aleuromanzia.

“Quello che è sorprendente al riguardo è la mancanza del classico forno per cuocere il pane”, scrivono i ricercatori. Il bacino del santuario “era chiaramente usato per bruciare i materiali e certamente potrebbe essere stato usato per cuocere dei piccoli impasti, ma è improbabile che ci sfornassero pagnotte di pane”.

I sigilli trovati nel santuario avrebbero permesso di marchiare una varietà di forme di impasti. “Una possibilità (tra le molte altre) è che segnassero l’impasto utilizzato per l’aleuromanzia”.


La fine del futuro

I santuari restarono in uso per un secolo circa, finché le fortezze della regione furono distrutte. Il sito venne poi in gran parte abbandonato. All’epoca c’erano numerosi conflitti nel sud del Caucaso con una serie di governi regionali che si combattevano l’un l’altro. Quello di Gegharot sembra essere stato spazzato via in uno di questi conflitti.

Sebbene i sovrani di Gegharot si impegnarono nel cercare di predire e cambiare il futuro, alla fine fu tutto inutile.

Fonte:http://ilfattostorico.com/2015/02/25/antichi-santuari-per-predire-il-futuro-a-gegharot/

Per approfondire:http://www.livescience.com/49848-photos-3-300-year-old-shrines-uncovered.html

Commenti

Related Posts

{{posts[0].title}}

{{posts[0].date}} {{posts[0].commentsNum}} {{messages_comments}}

{{posts[1].title}}

{{posts[1].date}} {{posts[1].commentsNum}} {{messages_comments}}

{{posts[2].title}}

{{posts[2].date}} {{posts[2].commentsNum}} {{messages_comments}}

{{posts[3].title}}

{{posts[3].date}} {{posts[3].commentsNum}} {{messages_comments}}

Search

tags

Modulo di contatto