Nel lavoro "Quadrati straordinariamente magici" ,nell'ambito di una visione matematica degli stessi, si narra che il primo esemplare che si conosca ha tremila anni ed è un potentissimo quadrato magico, -di provenienza cinese. E' costituito da una sorta di 'simboli' che corrisponderebbero a nodi fatti su una corda per rappresentare dei numeri."Nel TA CHUAN, il grande Trattato che spiega i fondamenti e l’uso dello I CHING, compare un disegno molto simile a quello qui sotto. I cerchi bianchi e neri potrebbero essere nodi fatti su una corda per rappresentare dei numeri.
Il 'quadrato magico' -nello specifico di questa sezione- è costituito da parole palindrome,può presentarsi in forma circolare,quadrata o lineare.Per la sua sorprendente proprietà,è stato investito di significati nascosti e crittografici. Ne sono stati rinvenuti in Italia e in Europa.Un curioso e poco noto "quadrato magico"sarebbe stato conosciuto nella cultura INCA del Perù;è scritto in lingua queqhua,che si tramandava ORALMENTE!
Eccolo: M I C U C
I S U T U
C U Y U C
U T U S I
C U C I M
La crittografia fu sempre un metodo molto usato in ogni tempo,che si introduceva per mandare messaggi 'in codice', impossibili da decifrare per chi non ne possedesse 'la chiave.
Da notizie tratte da http://utenti.quipo.it/base5/combinatoria/alfacarbonaro.htm, Svetonio, nella Vita dei dodici Cesari, racconta che Giulio Cesare usava per le sue corrispondenze riservate il seguente codice di sostituzione: ad ogni lettera si sostituisce quella che la segue tre posti più avanti nell'alfabeto. Inoltre al posto di X, Y, Z si sostituiscono rispettivamente A, B, C.
Più in generale si dice codice di Cesare un codice nel quale la lettera del messaggio chiaro viene spostata di un numero fisso di posti, non necessariamente tre.
I cifrari che comportano una "rotazione" dell'alfabeto (ad es. Caesare, Augusto, Albam) sono detti anche cifrari ROT n, dove n è il numero di posizioni di cui bisogna spostarsi nell’alfabeto per ricostruire il messaggio in chiaro. Così, Cesare si chiama anche ROT 3 e Augusto ROT 1.
Sembra che il termine ROT n sia apparso per la prima volta in Usenet nel 1984".Anche gli Ordini Medievali,come i Templari e i Cavalieri di Malta, possedevano dei sistemi di scrittura crittografica.In vari ambiti è tuttora un sistema impiegato.
Il più antico esemplare di Rotas/ Sator è stato probabilmente trovato a Dura -Europos (sulle rive dell'Eufrate, oggi in territorio Siriano), e risale al 260 a. C. Si trattava di una serie di quattro, elencati, tutti basati sulla struttura del Sator (rif. http://www.france-secret.com/carrre_mag_art.htm): |
Censimento dei Sator fino ad ora noti (gradite le segnalazioni aggiuntive): |
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7)-Vercelli: in un manoscritto della Biblioteca capitolare, in cui le parole sono scritte l'una dietro l'altra fino a formare il perfetto palindromo SATORAREPOTENETOPERAROTAS.
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Tatti (LI), un esemplare verosimilmente moderno è incastonato in una nicchia esterna della chiesa del paese (quando lo abbiamo cercato, non lo abbiamo trovato!), rif. http://www.flickr.com/photos/marcofedele/287007410/sizes/m/in/photostream/
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Fabriano (AN) Marischio -Chiesa di S.Maria in Plebis Flexiae, (foto pubblicata per gentile concessione del webmaster del sitowww.lumornia.com ). Per approfondimento su questo Sator: http://www.lumornia.com/sator.htm . La costruzione è piccola, solo 5 x10 m! Esisteva già prima del Mille; è proprietà privata e vi si celebra una Messa sola all’anno,la domenica successiva alla festività dell’Assunta. Sulla piccola campana della chiesa vi è un SATOR. La chiesina fu spogliata di tutto, ma la campana e un quadro dell'’Assunta sono conservati dall'’ex proprietario, il conte Raccamadoro. Possibile traccia di Templari nella zona:il geometra Gianfranco Stroppa, nativo di Fabriano, ha evidenziato proprio questo fatto(sarebbe interessante vederne i lavori). Ha trovato anche dei toponimi che fanno riferimento all "spina", parola misteriosamente e frequentemente collegata ai Templari.
16)-Canovaccio (PU), Chiesa di S.Andrea in Primicilio. La leggenda narra che a Piandonico -in pieno Montefeltro- vi fosse un castello,di Gaifa, nella cui torre più alta c’era una campana in bronzo che, per smottamenti,crollò e fu quindi appesa ad un olmo,da dove continuava a scandire la vita del castello. D’inverno, la brina creava dei ‘bromboli’, da qui il nome "brombolona".Un giorno, il conte di Primicilio la fece rubare e portare nel suo castello. Oggi la campana è nella torre del ‘400 di S. Andrea, che è pericolante. Recentemente è stato osservato dallo studioso Gilardo Rengucci che è presente un SATOR. Uno studio di questo SATOR e della Chiesa è contenuto negli ATTI DEL TERZO CONVEGNO LARTI,1995, tenutosi a Casale Monferrato, con il titolo "La chiesa di S. Andrea in Primicilio"di Gabriele Petromilli. Per richiedere gli atti, rivolgersi alle Edizioni ‘Penne e Papiri’al numero di fax 06/9850556 o in rete al loro sito web.
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Todi (PG), Museo delle Lucrezie, su una lastra (v. nostro articolo)
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Perugia, Hotel Fortuna, in un dipinto del 2004 presente nella hall. Rif.http://www.umbriahotels.com/fortuna_photogallery/hall.html
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Paggese di Acquasanta Terme (AP) - Chiesa di S. Lorenzo. Attigua alla chiesa, vi è la cosiddetta "Sala del Parlamento", dove- sulla parete di fondo- si trova un grande affresco da alcuni attribuito al pittore Stefano Di Pietro. Su di essa, ignoti del passato hanno inciso svariate testimonianze di vita passata. Tra di esse, spicca il quadrato magico del 'SATOR (rif.: http://www.paggese.it/)
19)-Monterubbiano (AP) Chiesa di S. Agostino
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Roma - Basilica di S.Maria Maggiore (dove è stato rinvenuto anche il palìndromo Roma summus Amor.). Grazie alla segnalazione dell'attentoRoberto Giordano, siamo stati informati che il Sator si cela nei sotterranei, dove si trovano resti di un complesso di età augustea o forse più antico, poi ricostruito ai tempi di Adriano e Costantino. Successivamente, vi si impiantò la Basilica attuale. Vi si trovano degli ambienti disposti attorno ad un cortile porticato, le cui pareti presentano uncalendario murale delle fine del IV secolo, in cui sono rappresentate scene legate al ciclo dei 'mesi'. Qui si trova il palindromo, di cui restano solo le parole iniziali, poco visibili per di più, con un taglio obliquo sopra le stesse (cancellazione?). La presenza del Sator viene menzionata soltanto da un pannello presente in loco. Non risultano studi condotti in merito, nè è stato dato risalto al ritrovamento di questo Sator, che chi lo segnala auspica invece possa venire approfondito. In loco non è possibile fotografare. Difficile dire a quale età appartenga il palindromo che è inserito in questi ambienti sotterranei; gli studiosi non concordano sull'epoca degli stessi (alcune fonti indicano il 250 d.C. altre il IV sec.). Lo stesso esemplare è stato documentato anche dall'amico e collaboratore Giulio Coluzzi in tempi successivi, confermandone la presenza inequivocabilmente (rif. foto
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Santa Severa (RM), complesso archeologico dell'antica Pyrgi. Una moderna riproduzione del Sator è appesa nel cortile. Foto Marisa Uberti.
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Collepardo(FR) -Trisulti-Certosa. Fondata nel XII sec. e rifatta nel ‘600 e nel ‘700.Ora vi sono i Cistercensi di CASAMARI. Nella farmacia, lungo il corridoio, troviamo il SATOR, sul piedistallo di una statua strana che è dipinta sul muro:l'’affresco fu eseguito nell' '800 dal pittore Filippo Balbi. Vedi la nostra apposita sezione.
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Sermoneta (LT)-Abbazia.Quando fu abbattuto un muro per restaurare una parte dell’Abbazia di Valvisciolo,si vide un Sator circolare 25 lettere disposte in 5 anelli circolari concentrici, ognuno dei quali diviso in 5 settori, a mo’ di "bersaglio"(nella foto,si può vedere tutto il muro dove esso è inciso:si notino anche gli altri particolari presenti).
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16)-Canovaccio (PU), Chiesa di S.Andrea in Primicilio. La leggenda narra che a Piandonico -in pieno Montefeltro- vi fosse un castello,di Gaifa, nella cui torre più alta c’era una campana in bronzo che, per smottamenti,crollò e fu quindi appesa ad un olmo,da dove continuava a scandire la vita del castello. D’inverno, la brina creava dei ‘bromboli’, da qui il nome "brombolona".Un giorno, il conte di Primicilio la fece rubare e portare nel suo castello. Oggi la campana è nella torre del ‘400 di S. Andrea, che è pericolante. Recentemente è stato osservato dallo studioso Gilardo Rengucci che è presente un SATOR. Uno studio di questo SATOR e della Chiesa è contenuto negli ATTI DEL TERZO CONVEGNO LARTI,1995, tenutosi a Casale Monferrato, con il titolo "La chiesa di S. Andrea in Primicilio"di Gabriele Petromilli. Per richiedere gli atti, rivolgersi alle Edizioni ‘Penne e Papiri’al numero di fax 06/9850556 o in rete al loro sito web.
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19)-Monterubbiano (AP) Chiesa di S. Agostino
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Sono fino ad oggi ben tre i palindromi del Sator/Rotas in provincia de L'Aquila. La d.ssa Lopardi ci informa che Nel libro "I Templari ed il Collemagico di Celestino" ha evidenziato la particolarità dei tre SATOR della provincia dell'Aquila che formano un triangolo con due lati uguali le cui diagonali si incontrano sul monte Cerro, una strana collina che si erge nel mezzo della pianura: secondo una leggenda era un mucchio di grano trasformato in pietra per punire il signorotto che negava ai contadini la loro parte. All'interno del triangolo si trovano sia Collemaggio che la città dell'Aquila. il triangolo formato dai tre Sator(due Rotas e un Sator, n.d.r.) ha due lati uguali, il terzo è minore: potrebbe essere un caso- commenta la studiosa -come tante stranezze rinvenute, ma per il calcolo delle probabilità bisogna riconoscere che è difficile pensare che non sia stato voluto. Il Sator di Campotosto era conosciuto dagli anziani del paese che mi hanno indirizzata nella ricerca: nel mio libro ricollego il Sator al campo di forza da cui è emersa la creazione secondo linee che costituiscono la legge divina, alle acque primordiali per cui è particolarmente affascinante l'idea che sia stato tracciato in un luogo mariano in cui per altro l'apparizione è avvenuta sulle acque del torrente che scorre davanti alla chiesetta".
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A P A T E R N O S T E R O
dove la A e la O di 'avanzo' stavano a significare "alfa"e "omega"greche, principio e fine di tutte le cose: da qui, si pensò che il SATOR potesse essere utilizzato dai primi cristiani quale messaggio criptato per diffondere la loro nuova religione (crucies dissimulatae). Con la scoperta dei SATOR pompeiani, non vi erano più dubbi che questa interpretazione era priva di fondamento poichè le lettere greche "alfa"ed "omega"entrarono nella simbologia cristiana dopo la diffusione dello scritto profetico attribuito a san Giovanni Evangelista (Apocalisse, I,8,21,6 e 22,13), che in Italia viene collocata intorno al 120-150 d.C. G. Carcopino ha asserito che forse il SATOR pompeiano avrebbe potuto essere inciso successivamente all'eruzione che seppellì la città nel 79 d. C.,ma questo vene smentito dai rilevamenti, che hanno concluso che tutti gli strati di sedimenti sovrastanti le incisioni erano intatti.
31)- Deliceto (FG), all'interno della chiesa di S. Maria Annunziata, vi è un esemplare rinvenuto nei dintorni (rif.: http://www.ilmegliodellapuglia.it/?p=1278 )
32)- Ascoli Satriano (FG): "Gli scavi archeologici condotti in località Faragola hanno riportato alla luce il simbolo dell'IMPERO ROMANO cioè il SATOR segnalato in quella che in primo momento si pensava fosse una basilica paleocristiana e che successivamente si è rivelata una villa patrizia" (rif. http://comuni.360gradi-abruzzo.it/fg/ascoli-satriano/ )
Altri palindromi |
O L I M
M I L O
A M O R
Presente anche a POMPEI scavi.
Roma- Villa Torlonia UNO SPETTACOLARE QUADRATO MAGICO COMPOSTO DA 81 CASELLE, 9 x9 in cui sono inseriti numeri da 1 a 81 in modo tale che in ogni riga o colonna o diagonale,la somma sia sempre 369(la ‘costante’del quadrato). La somma di tutti, cioè il prodotto 369 x 9 è = 3321. E’completato dalla seguente frase in latino:" lector si doctus admirator si ignarus scito/quadratus hic mathematice constructus/ab uno usque ad octoginta unium 3321 unitates/includit quaelibet ipsius columnae tam in linea/plana quam in recta et trasversali unitates/369 quae ductae per novem casdem 3321unitates/resttuunt et appellatur maximus quia maximam/possidet ex tensionem vale/caetanus gilardonus romanus philotecnos/inventor A.D.MDCCLXVI".E’importante segnalare che Roma fu un' importante stazione dei Templari. Alla Villa del Priorato di Malta, sede del SOVRANO ORDINE MILITARE DI MALTA. ATTRAVERSO LA TOPPA DELLA SERRATURA del cancello, si vede il CUPOLONE di San Pietro,All’interno,in una sala del 2 ° piano,vi sono i ritratti di tutti i Gran Maestri dell’Ordine, dal 1113 fino ad oggi e la chiesa del Priorato,in cui vi è una raccolta di Cimeli.QUI SORGEVA, IN ORIGINE, LA SEDE CENTRALE DEI TEMPLARI,CON IL TITOLO S.MARIA DELL’AVENTINO. La piazza fu disegnata dall’arch.simbolista Piranesi. I SATOR all'estero: | |
FRANCIA: |
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Altre segnalazioni francesi, senza documentazione fotografica:
Fontgillarde, Hautes-Alpes, una casa molto vecchia | |
Sito archeologico di Lugdunum, Lyon, ubicazione non nota (la nostra visita del 2012 non ha portato frutti). | |
Narbonne (Aude): un affresco nel horreum. | |
L'eremo di Galamus (Aude) nella terza grotta trasformata in cappella. | |
Le rovine del castello di Opoul (Pyrénées-Orientales) | |
La strana pietra Stenay (Meuse) |
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E documentazione fotografica senza luogo di riferimento...:
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SPAGNA:San Giacomo di Compostella (Galizia),che fu in tempo medievale una meta ambitissima di pellegrinaggio (ma dov'è?) |
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SCOZIA:
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AFRICA:
EGITTO: Il Cairo - L'acrostico è in lettere greche e corrisponde una sola parola : SATOR (asore, tonen, orene, renel). Fonte da verificare. | |
ALGERIA: Nella basilica di Reparato a Orleansville (El Asnam), nei pressi di Algeri, vi è un mosaico databile attorno al 324 d.C. Nel centro, in sostituzione del classico Minotauro, vi è una serie di lettere che può essere "labirinticamente" letta in un molteplice numero di modi dando luogo alla medesima espressione, "SANCTA ECCLESIA".Sulla sinistra, si leggano le frasi chiaramente, che sono la trasposizione di quelle contenute nel quadrato al centro del "labirinto", a destra. Sulla sinistra, si leggano le frasi chiaramente, che sono la trasposizione di quelle contenute nel quadrato al centro del "labirinto", a destra. (immagine e testo per l'acrostico algerino tratti dal sito web http://members.xoom.virgilio.it/pergioco2/Giochi/Labirinti/) |
La dott. ssa Bianca Capone -studiosa di Templarismo- ha notato che molte di queste zone sono state sotto l'influenza dei Cavalieri dell'Ordine e ritiene che vi sia un nesso tra loro e il Quadrato Magico, utilizzato come strumento per contrassegnare luoghi particolari o per tramandare preziose conoscenze esoteriche di cui essi erano depositari.Non a caso sul SATOR sono stati e vengono fatti numerosi studi,a vari livelli. Molti occultisti ed esoteristi lo hanno interpretato in chaive cabalistica(A.D.Grad o S.Mac Gregor Mathers,ad esempio. Questi,in un trattato dal titolo "Il libro della magia sacra del mago Abra-Melin" del 1458 conservato a Parigi presso la Biblioteca dell'Arsenale, scrive che il SATOR è uno dei 'Pentacoli della Chiave di Salomone' inscritto in un doppio cerchio, all'interno del quale è scritto il versetto del salo LXXII,8:" IL SUO DOMINIO SARA' DALL'UNO ALL'ALTRO MARE E DALLE ACQUE FINO AI CONFINI DEL MONDO". In lingua ebraica, il versetto è composto esattamente dalle 25 lettere di cui si compone il SATOR. Egli riporta anche numerosi altri 'quadrati'cabalistici, il 'nostro'Sator non sarebbe- pertanto-che uno dei 'tanti'!Io però mi sono chiesta, osservando il meraviglioso mosaico di Aosta, composto con estrema cura e precisione,ccurando la disposizione delle geometrie,delle figure,delle rappresentazioni iconografiche,che senso avrebbe avuto questo lavoro, se non volesse dire nulla? E perchè si trova su un semplicissimo,rozzo graffito come quello di Valvisciolo e anche in splendidi ed elaborati manufatti? In molti casi i SATOR sono stati volutamente coperti da muri o strati pavimentali, come a volerne cancellare la presenza,forse ritenendo che non venissero mai più ritrovati.Ma è proprio così?
ETIOPIA. Lalibela, Chiesa di Bet Maryam, a pochi minuti da Bet Medhane. Su un pilastro costantemente coperto da un sudario si cela nascosto un quadrato magico (si dice che l'uomo comune non sarebbe capace di leggere il nome segreto di Dio che lì sta scritto): |
ALADO
DANAT
ABERA
RODAS
Il Mistero continua...
Margherita Guarducci - Saggio :"Il misterioso AREPO", in "Miscellanea Etrusca e Italica in onore di Massino Pallottino", in 'Archeologia classica', XLIII(1991)
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Carcopino G. - Le Christianisme secret du carré magique - Parigi, Michel, 1953 | |
Guida ai luoghi misteriosi d'Italia-Umberto Cordier, Piemme Pocket,2002 | |
G.A. Rossi - Storia dell'Enigmistica - Centro Editoriale Internazionale, Roma | |
Santi A. - Bibliografia dell'enigmistica - Firenze, Sansoni, 1952 | |
Giacomo Filippo Tomassini - Commentari Storici Geografici dell'Istria - Biblioteca Nazionale, Roma | |
B. Castellino e L. Villani - Ciascuno ha la sua - 1962 | |
Gerolamo Cardano - De rerum varietate, Milano, 1557 - Biblioteca Nazionale, Roma | |
Sator Arepo. Il quadrato magico. Palindrome criptografica cristiana. Ediz. Numerata Autore: Sacchi Zaffarana M. Cristina, Editore: Tallone, 2000 | |
Osvaldo Rea "NAUTILUS-L'ENIGMA DELL'IMPERO" - sito web www.nautilusarte.com | |
Maria Grazia Lopardi "il quadrato magico del Sator- Il segreto dei Maestri Costruttori"-Edizioni Mediterranee | |
Una diversa interpretazione del palindromo è data dal dr.Teodoro Brescia, nell'articolo "Il vero significato dell'Arepo Sator,il quadrato magico"http://www.lascienzaolistica.com/it/art_Mystero.htm#_ftn1#_ftn1 FONTE:http://www.duepassinelmistero.com/Il%20Magico%20quadrato,%20SATOR....htm |
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