L'Ansia d'Esame

set 9, 2015 0 comments

Di Valentina Dorotoni
Provare ansia prima di un esame è un fenomeno del tutto naturale: c’è chi sente le famose farfalle allo stomaco, chi somatizza, chi ha la sensazione di vomito, chi sente di avere la testa vuota, chi suda e ha il cuore che batte forte! Ma se poi nel momento dell’esame si riesce comunque a dare il massimo o quasi allora possiamo addirittura dire che quell’ansia è stata funzionale.





Alcune ricerche psicofisiologiche, infatti, mettono in luce come l’ansia da esame vissuta da chi ha una preparazione medio-alta migliora la prestazione all’esame mentre quando è vissuta da chi ha una preparazione medio-bassa tende a peggiorare la performance.
L’ansia d’esame  si caratterizza  per  il timore, la paura, il terrore , che a volte possono  innescare una vero e proprio attacco di panico,   di affrontare un’interrogazione o un esame. L’idea di dover sostenere un esame è associata ( in maniera  direttamente proporzionale alla vicinanza,  alla difficoltà e all’importanza attribuita alla prova)  ad  intensi sintomi di ansia, preoccupazione,  pensieri o immagini “catastrofici” il cui contenuto può, ad esempio, riguardare l’essere bocciati, fare una figuraccia, fare scena muta, avere una crisi di panico, scappare all’ultimo momento, sentirsi falliti, umiliati, difettati o deludere gli altri significativi che innescano la cosiddetta “ansia anticipatoria” che caratterizza gli studenti affetti da ansia d’esame patologica.
 studenti che fanno un esame
 Le persone affette da ansia d’esame  possono sviluppare tutta una serie di sintomi tra i quali: ansia diffusa, preoccupazione eccessiva per la prova, confusione, tremori,  agitazione, irrequietezza, incapacità a rilassarsi, tachicardia, nausea, vertigini, sintomi fisici vari; nei casi più “gravi” questi sintomi possono sfociare in un vero e proprio attacco di panico situazionale che, oltre all’aggravamento dei sintomi dell’ansia, può innescare la paura di morire, di perdere il controllo di se stessi o di impazzire. Spesso le persone affette da ansia d’esame evitano di affrontare la prova poiché temono di non riuscire a sopportare i sintomi e le conseguenze dell’ansia.
 ansia-da-esame
Quando l’ansia da esame è un problema?
L’ansia da esame diventa una difficoltà che può condurre verso veri e propri blocchi emotivi e della performance quando la persona utilizza delle soluzioni che si rilevano fallimentari e se reiterate conducono verso stati di ansia molto simili al panico o ad un vero e proprio blocco dello studio.
Le soluzioni fallimentari:
  1. l’iperstudio: studiare e studiare non solo non tiene a bada l’ansia da esame ma la aumenta esponenzialmente. Inoltre lo studio eccessivo  diventa anche poco produttivo: la mente non è in grado di apprendere sotto stress prolungato! Si finisce dunque a studiare 10 ore al giorno apprendendo come chi ha studiato 4 ore e con un livello di stress elevato.
  2. Evitare di sostenere l’esame:  la persona evita l’esame perchè teme di fallire, non tollera l’eccessiva ansia e/o teme di perdere il controllo e fare una grande figuraccia. Quando si scappa davanti la paura essa aumenta sempre fino a diventare inarrestabile. Molto spesso chi evita di sostenere l’esame ripetutamente può arrivare a sviluppare un vero e proprio blocco dello studio.
  3. Perfezionismo e ipercontrollo: l’ansia dell’esame può essere relazionata con una personalità ossessiva ed eccessivamente scrupolosa. Lo studente severo con se stesso affronta l’esame solo con un livello di preparazione del 100% per riuscire a tenere tutto sotto controllo. Solitamente parliamo in questo caso dei  migliori studenti che hanno una media altissima ma che si laureano molto lentamente: ogni esame è una fatica enorme! Non solo ma dato che non esiste una preparazione al 100% nè la possibilità di prevedere e controllare tutto, la persona comunque affronta l’esame con ansia e con la sensazione di essere poco preparato.
  4. Tentativo di controllo e ascolto delle funzioni fisiche o mentali durante l’esame: lo studente cerca di ascoltare il proprio corpo e di cercare di controllare le proprie funzioni. Notoriamente però l’eccesso di controllo conduce ad una perdita di controllo: più la persona cerca di evitare di avere una voce tremolante più avrà una voce tremante, più cercherà di non dimenticare le cose più le dimenticherà. Quando cerchiamo di controllare con la mente funzioni che non necessitano di un controllo mentale razionale otteniamo proprio ciò che vogliamo evitare e cosi la persona può avere un blocco della performance all’esame
 stress-esami
Alcuni consigli:
  • Evitare l’iperstudio! Concedetevi delle pause lunghe, evitate di rinunciate alle attività piacevoli che siete soliti fare (uscire con gli amici, andare in palestra, vedere un film, etcc), evitate di studiare più di 4 ore la mattina e 4 ore di pomeriggio. Non rischiate di trasformare l’esame in un’ossessione e aumentare l’ansia!
  • Evitate di scacciare dalla mente le vostre paure, anzi amplificatele fino a esorcizzarle.
  • Evitate di parlare e parlare e parlare della vostra ansia e paura dell’esame! La farete crescere a dismisura!
  • Se la paura durante l’esame è troppo forte da temere di andare in tilt, dichiaratelo! Vi sentirete molto meglio!
  • Parlate lentamente durante l’esame.

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