Tatuaggi a rischio? Le particelle d’inchiostro “migrano” nel corpo

set 12, 2017 0 comments
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Per primo lo sostenne il dottor House, ma non fu creduto. Chi decora la propria pelle sa che il tatuaggio scelto resterà per sempre parte di sé, ma ignora quanto tutto questo possa accadere nel profondo. I tattoo non restano infatti inerti in un angolino della pelle: gli elementi che compongono l’inchiostro si staccano e migrano, viaggiano all’interno del corpo in forma di micro e nanoparticelle, fino ai linfonodi. A fotografare il loro viaggio è stato un team di scienziati tedeschi e dell’Esrf, il Sincrotrone europeo di Grenoble (Francia), in uno studio pubblicato su Scientific Reports, che getta un’ombra su possibili rischi non ancora indagati. È’ la prima volta, sottolineano i ricercatori, che vengono prodotte prove analitiche del trasporto di pigmenti organici e inorganici e di impurità di elementi tossici. Gli scienziati hanno anche proceduto alla caratterizzazione profonda dei pigmenti ex vivo nei tessuti tatuati. Chi si fa un tattoo, spiega Hiram Castillo, uno degli autori dello studio e scienziato dell’Esrf, “è spesso molto attento alla scelta di centri dove si utilizzano aghi sterili monouso, ma nessuno controlla la composizione chimica dei colori. Il nostro studio mostra che forse si dovrebbe”. In realtà, osservano gli esperti, poco si sa sulle potenziali impurità delle miscele di colore applicate alla pelle. La maggior parte degli inchiostri da tatuaggio contengono pigmenti organici, ma includono anche conservanti e contaminanti come nichel, cromo, manganese o cobalto. Oltre al nero carbon black, il secondo ingrediente più comune utilizzato negli inchiostri per tattoo è il biossido di titanio (TiO2), un pigmento bianco normalmente applicato per creare alcune tonalità, mescolato con coloranti. Viene anche comunemente usato negli additivi alimentari, negli schermi solari, nelle vernici. La guarigione ritardata, insieme all’elevazione della pelle e al prurito, è spesso associata a tatuaggi bianchi, e all’effetto dell’uso di TiO2. Gli scienziati dell’Esrf, dell’Istituto federale tedesco per la valutazione dei rischi, della Ludwig-Maximilians University e del Physikalisch-Technische Bundesanstalt sono riusciti a ottenere un’immagine molto chiara sulla posizione del biossido di titanio una volta entrato nel tessuto. 

Fonte e articolo completo:http://www.secoloditalia.it/2017/09/tatuaggi-a-rischio-le-particelle-dinchiostro-migrano-nel-corpo/

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