Ullallà, torna il DVD: e stavolta conserva 200 terabyte

feb 22, 2024 0 comments


Di Gianluca Riccio

Nell’era digitale, la corsa verso soluzioni di archiviazione sempre più capienti non si ferma mai. Gli ultimi risultati dalla ricerca condotta all’Università di Shanghai aprono nuove frontiere nell’archiviazione ottica, promettendo dischi con una capacità di memorizzazione che sembrava impensabile fino a poco tempo fa. Parlo di oltre 1,6 petabit di dati, equivalenti a circa 200 terabyte, su un supporto simile ai DVD che tutti conosciamo. Questa innovazione potrebbe trasformare la gestione dei dati sia sul piano aziendale che lato consumer.

Come funziona il “Super DVD” in parole semplici

Provo a spiegare questa tecnologia in termini semplicissimi. Immaginiamo di avere una bacchetta magica e riuscire a inserire migliaia e migliaia di storie nello spazio di un singolo libro. Questo “libro” è in realtà un disco, simile ai DVD o ai Blu-ray che usiamo per film o dati, ma con una capacità incredibilmente più grande.

La magia dietro a questa tecnologia si basa su tre componenti chiave.

  1. Un film speciale: I ricercatori usano un tipo particolare di “pellicola”, una sostanza che ricopre il super DVD, che è come una tela trasparente e uniforme. Questa tela ha la particolarità di essere “colorata” in modo speciale (tecnicamente si dice “dopata”) con un tipo di inchiostro che brilla quando viene illuminato in un certo modo.
  2. Colorante che brilla: Il colorante usato in questo film non è un colorante qualsiasi. Ha la caratteristica speciale di “accendersi” o emettere luce quando viene stimolato. Questa proprietà si chiama “emissione indotta da aggregazione”. Pensiamola come una vernice magica che, normalmente invisibile, si illumina magicamente sotto la giusta luce.
  3. Laser Super Precisi: Per scrivere dati su questo disco “magico”, i ricercatori usano dei laser estremamente precisi e veloci, che emettono luce per brevissimi istanti (femtosecondi, ovvero milionesimi di miliardesimo di secondo). Questi laser non sono come quelli dei lettori DVD comuni; sono così precisi da poter “dipingere” informazioni su moltissimi strati di questo film speciale, uno molto vicino all’altro.

Unendo queste tre tecnologie, si ottiene un disco che può contenere una quantità astronomicamente alta di dati, molto di più di quanto i normali DVD o Blu-ray possano fare. E tutto questo, mantenendo le dimensioni di un disco tradizionale. Ah! Se la spiegazione vi sembra troppo semplice, qui potete approfondire i dettagli.

DVD

Verso una nuova era dell’archiviazione

L’evoluzione dei dischi ottici è in corso da decenni, ma questa ultima scoperta rappresenta un salto enorme nella capacità di memorizzazione.

L’impiego di dischi capaci di memorizzare petabit di dati potrebbe ridurre drasticamente le dimensioni fisiche dei data center, con soluzioni molto più compatte. Un bel risparmio energetico e anche di tempo, perché ridurrebbe la necessità di trasferimenti frequenti. I ricercatori dichiarano che questi dischi potrebbero avere una durata di 50-100 anni, offrendo una soluzione di archiviazione a lungo termine ed eccezionalmente stabile.

Super DVD, le sfide da superare e le potenzialità

Sebbene l’integrazione di questa tecnologia con le attuali infrastrutture di dischi ottici sia teoricamente possibile, restano da affrontare sfide significative, in particolare nello sviluppo di lettori ad alta velocità e a basso costo. Tuttavia, la prospettiva di poter immagazzinare l’equivalente di decine di hard disk, migliaia di dischi di giochi per PlayStation 5 o film in 4K su un unico disco apre scenari futuristici per l’archiviazione di dati.

Oltre a rivoluzionare i data center aziendali, i Super DVD potrebbero consentire agli individui e alle famiglie di gestire centri dati personali. Questo sposta la narrazione dall’archiviazione distribuita e dai server cloud a soluzioni di memorizzazione centralizzate nelle nostre case, offrendo un controllo senza precedenti sui nostri dati digitali.

Conclusioni e prospettive future

Mentre il mondo esplora metodi di archiviazione alternativi, come la memorizzazione “5D” su dischi di vetro proposta da altri ricercatori, il progresso nei dischi ottici dimostra che la tecnologia tradizionale può ancora offrire soluzioni innovative. Il cammino verso l’adozione commerciale di questi Super DVD sarà complesso e richiederà sviluppi tecnologici significativi. Tuttavia, il potenziale per trasformare sia il settore dell’archiviazione aziendale sia la gestione dei dati personali è innegabile.

Questo salto tecnologico ci ricorda che, nell’era dell’informazione, le soluzioni più rivoluzionarie spesso si trovano dove meno ce lo aspettiamo: in questo caso, in un formato di memorizzazione che molti consideravano superato. Il futuro dell’archiviazione di dati potrebbe essere già qui, nascosto in un disco che entra nel palmo della nostra mano.

FONTE: https://www.futuroprossimo.it/2024/02/ullalla-torna-il-dvd-e-stavolta-conserva-200-terabyte/

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