IL CAMBIAMENTO DELLA NARRAZIONE 'MAINSTREAM' SU TRUMP: da personaggio invidiato e idealizzato a leader politico odiato
Di Salvatore Santoru
Donald Trump è il presidente statunitense più odiato da parte dei media mainstream statunitensi e mondiali, così come è detestato da una parte consistente dell'opinione pubblica e del mondo dello spettacolo occidentale e globale.
Le cause di tale disprezzo sono da ricercarsi nei discutibili atteggiamenti personali e politici del tycoon nonché nei continui scandali che hanno segnato e segnano la sua carriera imprenditoriale e politica.
Si può essere sicuri che Trump sia il leader politico più odiato negli USA e nell'Occidente degli ultimi vent'anni e pochi altri hanno potuto godere di questo "status" e tra questi vi è stato ai tempi l'italiano Silvio Berlusconi, costantemente disprezzato dai media mainstream e da gran parte dell'opinione pubblica nazionale.
Detto questo, bisogna dire che tale disprezzo risulta abbastanza 'ipocrita' e che la 'costruzione del personaggio' Trump, così come in linea minore quella di Berlusconi, non è certamente aliena alla narrazione del 'personaggio ideale' che la stessa opinione pubblica, una parte consistente del mondo dello spettacolo e dei media mainstream hanno portato avanti negli anni.
Difatti, prima della sua ascesa politica Trump era idealizzato e considerato un personaggio invidiabile e da cui prendere ispirazione e ciò era assai comune nel mondo dell'intrattenimento, così come in gran parte della cosiddetta opinione pubblica, mondi cui lo stesso tycoon aveva una grande confidenza all'epoca.
Interessante è che molte star dell'hip hop un tempo erano propagandiste del 'Trump Dream'(1) e oggi sono in buona parte gran parte unite nella 'crociata' contro il tycoon(2), un tempo elogiato e preso ad esempio in quanto rappresentante di quello stile di vita che una buona parte dei rapper mainstream elogia, segue o 'deifica'.
Tra l'altro, oggi è pieno di scandalizzati da Trump e di personaggi diventati 'moralisti' a convenienza ma bisogna pur sempre ricordare che il Trump di oggi è il Trump di ieri e che il tycoon è sempre stato quel personaggio estremamente discutibile e controverso di cui oggi si parla.
Andreotti diceva che 'a pensar male si fa peccato ma spesso si azzecca' e se è così si potrebbe ipotizzare che tutta l'antipatia(certamente motivata e spesso condivisibile) che buona parte di media mainstream, mondo dello spettacolo e opinione pubblica ha verso il magnate è motivata in qualche modo dal fatto che sposi una politica interna ed estera scomoda per i loro interessi.
NOTE:
(1)https://en.wikipedia.org/wiki/Donald_Trump_in_music#Hip_hop
(2)http://edition.cnn.com/2017/09/27/politics/hip-hop-donald-trump-national-anthem-colin-kaepernick/index.html
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