DNA e longevità: come i 'geni saltellanti' potrebbero allungarci la vita

set 26, 2023 0 comments


Di Gianluca Riccio

I "geni saltellanti" non sono l'ultimo passo di danza alla moda, ma potrebbero essere la chiave per comprendere meglio l'invecchiamento. Una squadra di ricercatori ha esplorato come questi segmenti di DNA, noti per la loro capacità di "saltare" da una parte all'altra del genoma, influenzino la longevità. E i risultati? Sorprendenti.

La ricerca dietro i geni saltellanti

Gli elementi trasponibili (TE), noti anche come transposoni o "geni saltellanti", sono sequenze di DNA che si muovono, o saltano, da una posizione nel genoma a un'altra. Questi movimenti possono talvolta creare mutazioni nella nuova posizione, causando una sorta di instabilità genomica che produce invecchiamento. Si possono bloccare?

I ricercatori della Eötvös Loránd University (ELTE) in Ungheria avevano già pubblicato studi nel 2015 e nel 2017, teorizzando su come un processo specifico, chiamato Piwi-piRNA, contribuisse all'invecchiamento aiutando a controllare gli elementi trasponibili. Ora, con il loro ultimo studio, forniscono una prova sperimentale di come funziona questo processo.

Piwi-piRNA, per gli amici "P element-induced wimpy testis in Drosophila-Piwi-interacting RNA pathway", è un meccanismo specifico di silenziamento dell'RNA che protegge i genomi dall'attività mutagenica avversa dei TE. E si sta rivelando davvero promettente.

L'esperimento e le sue scoperte

Geni saltellanti
La regolazione delle famiglie TE attive - Tc1, Tc3 ed entrambe - ha prolungato la durata della vita in C. elegans.

Nell'ultimo studio, pubblicato sulla rivista Nature Communications (ve lo linko qui) i ricercatori ungheresi hanno condotto esperimenti su Caenorhabditis elegans. È un piccolo verme spesso usato come modello per studi sull'invecchiamento, malattie legate all'età e meccanismi di longevità: questo perché possiede omologhi (geni simili nella sequenza) di circa due terzi di tutti i geni delle malattie umane.

Riducendo l'attività delle famiglie di "geni saltellanti", i ricercatori hanno scoperto che la riduzione di due famiglie specifiche, Tc1 e Tc3, i TE più mobili nel verme, ha rallentato il processo di invecchiamento a diverse temperature. Alla media di 20°C, la durata della vita è stata prolungata di circa il 10%. Riducendo contemporaneamente entrambe le famiglie di geni, gli effetti di estensione della vita sono quasi raddoppiati. La riduzione di altre famiglie TE - Tc2, Tc4 e Tc5 - non ha prodotto alcun impatto rilevabile sulla durata della vita.

Geni
Caenorhabditis elegans

Implicazioni future e applicazioni mediche

"Nei nostri test abbiamo osservato un vantaggio significativo in termini di durata della vita", conferma Ádám Sturm, autore principale dello studio. "Questo apre la porta a una miriade di potenziali applicazioni nel mondo della medicina e della biologia."

Non è tutto: i ricercatori hanno riscontrato cambiamenti epigenetici nel DNA di questi vermi man mano che invecchiavano, e proprio nei "geni saltellanti". E ipotizzano che l'analisi di questi cambiamenti potrebbe essere un accurato metodo per determinare l'età biologica (ma questo sarà oggetto di nuove ricerche).

Comprendere meglio le vie che controllano l'invecchiamento potrebbe portare a sviluppare modi per estendere la vita e migliorare la salute nei nostri anni successivi, dicono i ricercatori. Aspettiamo e speriamo: Live long and prosper!

FONTE: https://www.futuroprossimo.it/2023/09/dna-e-longevita-come-i-geni-saltellanti-potrebbero-allungarci-la-vita/

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