1
Il potere ha già cambiato di mano
Il potere ha già cambiato di mano
I veri padroni
del mondo non sono più i governi, ma i dirigenti di
gruppi multinazionali finanziari o industriali, e di
istituzioni internazionali opache (FMI,
Banca
mondiale, OCDE,
OMC,
banche centrali). Purtroppo, questi dirigenti non sono stati
eletti, malgrado l'impatto delle loro decisioni sulle
popolazioni.
Il potere di
queste organizzazioni viene esercitato su una dimensione
planetaria, mentre il potere di uno Stato è ridotto
ad una dimensione nazionale.
Tra l'altro,
il peso delle ditte multinazionali nei flussi finanziari ha
da tempo superato quello degli Stati.
Di dimensione
internazionale, più ricche degli gli Stati, ma anche
principale fonte finanziaria dei partiti politici di ogni
tendenza nella maggior parte dei paesi, queste
organizzazioni si trovano quindi al di sopra delle leggi e
del potere politico, al di sopra della
democrazia.
|
Ecco
un elenco del fatturato di alcune multinazionali, paragonati
al Prodotto Interno Lordo degli Stati. Un esempio flagrante
della potenza planetaria che queste organizzazioni stanno
ottenendo.
Una
potenza sempre più smisurata dal fatto
dell'accelerazione della fusione di queste multinazionali
tra di loro.
Fatturato
o PIL, in miliardi di dollari
Cifra
del 1999, tranne le cjfre in italico che sono del
1992.
Fonti
: Banca Mondiale (Worl Developpement Report 1998-99),
Forbes, The Nation, Istituo di ricerche delle Nazioni Unite
per lo sviluppo sociale (States of Disarray, Ginevra
1995),Courrier
International,
Le
Monde Diplomatique
|
2
L'illusione democratica
L'illusione democratica
La democrazia
ha già cessato di essere una
realtà.
I responsabili
delle organizzazioni che esercitano il potere non sono
eletti, e il pubblico non viene informato sulle loro
decisioni.
Il margine
d'azione degli Stati viene sempre più ridotto da
accordi economici internazionali per i quali i cittadini non
sono stati ne consultati, ne informati.
Tutti questi
trattati elaborati negli ultimi 10 anni (GATT, OMC,
AMI,
NTM, NAFTA) hanno un unico scopo: trasferire il potere degli
Stati verso organizzazioni non elette, tramite un processo
chiamato "mondializzazione".
|
Una sospensione proclamata della democrazia avrebbe senz'altro provocato una rivoluzione. Ecco perché sembra essere stato deciso di mantenere una democrazia di facciata, e di piazzare il potere reale verso nuovi centri.
I cittadini
continuano a votare, ma il loro voto è privo di
senso. Votano per dei responsabili che non hanno più
un potere reale.
Ed è
senz'altro perché non c'è più nulla da
decidere, che i programmi politici di "destra" e di
"sinistra" si assomigliano sempre di più in tutti i
paesi occidentali.
Per
riassumere, non possiamo scegliere il piatto, ma possiamo
scegliere il contorno. Il piatto si chiama "nuova
schiavitù", e il contorno può essere o
piccante di destra, o agro-dolce di sinistr.
|
3
Sparizione dell'informazione
Sparizione dell'informazione
Dai primi anni '90, l'informazione è stata progressivamente tolta dai media destinati al grande pubblico.
Come le
elezioni, i telegiornali continuano ad esistere, ma sono
privi di senso.
Un
telegiornale
ontiene al massimo 2 o 3 minuti di vera informazione. Tutto
il resto è costituito da soggetti da rivista, servizi
aneddotici, fatti diversi e reality show sulla vita
quotidiana.
Le analisi di
giornalisti specializzati, e le trasmissioni di informazione
sono state quasi totalmente eliminate.
L'informazione
si restringe ormai alla stampa, letta da un numero ridotto
di persone.
La sparizione
dell'informazione è un segno tangibile che il nostro
regime politico ha già cambiato natura.
|
4
Strategie e obbiettivi per controllare il mondo
Strategie e obbiettivi per controllare il mondo
LI
responsabili del potere economico provengono quasi tutti
dallo stesso mondo, lo stesso giro sociale. Si conoscono, si
incontrano, condividono gli stessi punti di vista e gli
stessi interessi.
Condividono
quindi naturalmente la stessa visione di ciò che
dovrebbe essere il futuro mondo ideale.
E' quindi naturale che si mettano d'accordo e sincronizzino le loro azioni verso degli obbiettivi comuni, inducendo a delle situazioni economiche favorevoli alla realizzazione dei loro obbiettivi, come ad esempio: |
5
Gli attributi del potere
Gli attributi del potere
Le
organizzazioni multinazionali private si stanno
progressivamente dotando di tutti gli attributi della
potenza degli Stati: reti di comunicazione, satelliti (2),
servizi di spionaggio, dati sugli individui (3), istituzioni
giudiziarie (stabilite dall'OMC e l'AMI
accordo tramite il quale una multinazionale potrà
fare causa ad uno Stato davanti ad una corte internazionale
speciale).
Tra
breve, gli eserciti diventeranno delle società
private, presteranno servizi sotto contratto con gli Stati,
o con qualsiasi altro cliente capace di pagarli. Ma
all'ultima tappa del piano, questi eserciti serviranno quasi
esclusivamente gli interessi delle multinazionali, e
attaccheranno gli Stati che non si piegheranno al nuovo
ordine economico.
Nel
frattempo, questo ruolo viene assunto dall'esercito dei
Stati Uniti, il paese meglio controllato dalle
multinazionali.
N.B: Gli eserciti privati già esistono in U.S.A. Si tratta ad esempio delle società DynCorp, CACI, e MPRI, prototipi dei futuri eserciti privati. La DynCorp è intervenuta in varie regioni dove gli Stati Uniti volevano intervenire militarmente senza assumerne la responsabilità diretta (America del sud, Soudan, Indonesia, Koweït, Kossovo, Irak,…). Alla fine del 2002 la DynCorp è stata acquistata da Computer Sciences Corporation, una delle più importanti ditte americane di servizi informatici. A maggio del 2004 la DynCorp e la MPRI sono state implicate nelle torture di prigionieri irakeni. Gli eserciti privati (chiamati "subappaltatori" dal Pentagono) rappresentano il 10% degli effettivi americani presenti in Irak. Microsoft ha finalmente rinunciato al progetto Teledesic, una rete di 288 satelliti di comunicazione che doveva costruire una maglia intorno al pianeta. Ma altre compagnie multinazionali si stanno preparando ad impiantare una rete di satelliti di comunicazione simile. Alcuni satelliti privati di osservazione sono già operazionali. Due ditte commercializzano immagini ad alta risoluzione di ogni luogo del pianeta che possa interessare eventuali clienti. Numerose ditte create negli ultimi anni (principalmente in U.S.A.) sono specializzate nella raccolta di informazioni private, ufficialmente a dei fini commerciali. Ma questi dati privati cominciano a compilare milioni di profili individuali di consumatori sparsi nell'insieme dei paesi occidentali. Le informazioni di questi dati vengono vendute a chiunque desidera acquistarle. |
6
La vera realtà del denaro
La vera realtà del denaro
Oggi
il denaro è essenzialmente virtuale. La sua
realtà è una serie di 0 e di 1 nei computer
delle banche. La maggior parte del commercio mondiale si
opera senza denaro liquido, e solo 10% delle transazioni
finanziarie quotidiane corrispondono a degli scambi
economici nel "mondo reale".
Gli
stessi mercati finanziari eux-mêmes costituiscono un
sistema di creazione di denaro virtuale, di profitto non
basato su una creazione di ricchezze reali. Tramite il gioco
dei mercati finanziari (che permette di trasformare in
benefici l'oscillazione dei corsi), gli investitori avvisati
possono diventare più ricchi, per via di una semplice
circolazione di elettroni nei computer. Questa creazione di
denaro senza creazione di ricchezza economica che gli
corrisponde è la definizione della creazione
artificiale del denaro. Cio' che la legge vieta ai
falsificatori di denaro, e cio' che l'ortodossia economica
liberale vieta agli Stati, è quindi legale e
possibile per un numero ristretto di beneficiari.
Se
si vuol capire cio' che realmente è il denaro e a che
cosa serve, basta invertire la famosa frase "Il tempo
è denaro".
Il denaro
è tempo.
Il denaro
permette di comprare il tempo degli altri, il tempo
necessario a produrre i prodotti o i servizi che
consumiamo.
|
||||
Tecnicamente, il denaro è un' unità intermedia che permette di scambiare del tempo contro del tempo, senza che il tempo dell'uno o dell'altro possa essere direttamente comparato. Ogni conversione tra il denaro e il tempo si fa in base ad una stima soggettiva variabile a secondo del rapporto di forza economico e informativo tra il compratore e il venditore.
Nella
pratica, questo rapporto di forza è sempre a
svantaggio del consumatore-stipendiato.
Quando
un individuo compra un prodotto, paga il tempo che è
stato necessario alla fabbricazione del prodotto ad un
prezzo molto più alto che lo stipendio che gli viene
dato per una frazione equivalente del suo tempo.
Ad
esempio: dai fabbricanti di automobile, una macchina viene
costruita in un giorno (ossia 8 ore di lavoro) da 20
stipendiati (compreso i commerciali e il lavoro incluso per
fabbricare il materiale di produzione utilizzato). Lo
stipendio quotidiano di ogni stipendiato dovrebbe quindi
corrispondere a 1/20° del prezzo della macchina, ossia
1000 euro se la macchina vale 20000 euro. Cio' dovrebbe
corrispondere ad uno stipendio mensile di 22000 euro
(contando 22 gironi di lavoro al mese). Per la maggior parte
dei lavoratori, si è lontani dal conto.
Quando
un lavoratore occidentale dà 10 ore del suo tempo,
viene pagato solo l'equivalente di 1 ora. Per uno
stipendiato del Terzo Mondo, questo rapporto è di
1000 ore contro 1.
Questo
sistema è la versione moderna della
schiavitù.
I
beneficiari del tempo rubato agli stipendiati sono le ditte
e i loro dirigenti ( i cui stipendi sono 100 volte
più alti di un impiegato normale), ma anche gli
Stati, dal momento che gli imposti e le tasse prelevate sui
lavoratori non vengono utilizzati per l'interesse
generale.
|
7
Il punto di un non-ritorno ecologico
sta per essere superato
Il punto di un non-ritorno ecologico
sta per essere superato
Un
sistema economico liberale, il quale scopo è il
profitto a breve raggio per degli interessi particolari, non
puo' tener conto dei costi a lungo termine come la
degradazione dell'ambiente.
I
modelli economici attuali sono incapaci di stimare al suo
giusto valore la "produzione" della natura, indispensabile
alla nostra sopravvivenza: produzione d'ossigeno, fissazione
dei gas carbonici dalle foreste e gli oceani, regolazione
della temperatura, protezione dai raggi del sole,
riciclaggio chimico, spartizione delle alluvioni, produzione
d'acqua potabile, di alimenti,…
Se
i nostri modelli economici integrerebbero il costo reale
della distruzione della natura, dell'inquinamento, dei cambi
climatici, cio' cambierebbe radicalmente il nostro punto di
vista riguardo a quello che è proficuo e quello che
non lo è.
|
8
La distruzione della natura è voluta
La distruzione della natura è voluta
La
scomparsa della natura è inevitabile, poiché
voluta dal nuovo potere economico. Perché
?
Per
3 ragioni :
1
&endash; La scomparsa della natura e l'aumento
dell'inquinamento renderanno gli individui ancora più
dipendenti del sistema economico per la loro sopravvivenza,
e permetteranno di generare nuovi profitti (tra i quali un
consumo crescente di medicine e prestazioni
medicali,…)
2
&endash; Tra l'altro, la natura è una referenza di un
altro ordine, quello dell'Universo. La contemplazione della
bellezza e della perfezione di quest'ordine è
potenzialmente sovversiva: porta l'individuo a respingere la
bruttezza degli ambienti urbani, e a mettere in dubbio
l'ordine sociale che dovrebbe essere l'unica referenza.
L'urbanizzazione dell'ambiente permette di collocare le
popolazioni in uno spazio totalmente controllato,
sorvegliato e dove l'individuo si trova immerso in una
proiezione dell'ordine sociale.
3
&endash; Infine, la contemplazione della natura incita al
sogno e intensifica la vita interiore degli individui,
sviluppando la loro sensibilità e quindi il loro
libero giudizio.
Smettono insomma di essere affascinati dalle merci, sviano dai programmi televisivi che dovrebbero guardare e che dovrebbero rimbecillirli e controllare il loro spirito. Sprigionati dalle loro catene, potrebbero incominciare a pensare che un'altra società è possibile, fondata su altri valori che non siano il profitto e il denaro.
Tutto
quello che può portare un individuo a pensare e a
vivere con la propria testa è potenzialmente
sovversivo. Il più grande pericolo per l'ordine
sociale è la spiritualità che porta
l'individuo a rimettere in gioco il proprio sistema di
valori e quindi il proprio atteggiamento, andando contro
valori ed atteggiamenti inculcati dal condizionamento
sociale.
Per
l'equilibrio del "nuovo ordine sociale", tutto quello che
permette un risveglio della spiritualità deve essere
eliminato.
|
9
Le alternative dell'ultima speranza
Le alternative dell'ultima speranza
Per non essere
definitivamente esclusi dal gioco, le contro-organizzazioni
del potere economico (sindacati, associazioni di
consumatori, movimenti ecologici) devono rispondere
piazzandosi allo stesso livello di organizzazione, quello
mondiale e non più nazionale, unificandosi e
sincronizzando le loro azioni, alla scala di gruppi di Stati
avendo un peso sufficiente nei flussi economici
mondiali.
Rimane poco
tempo per agire, dato che tutti i mezzi
di controllo necessari ad una
dittatura mondiale sono già innescati.
|
10
2000 anni di storia
2000 anni di storia
Durante i due
ultimi millenni, l'umanità ha attraversato quattro
ere successive marcate da quattro forme diverse di potere
politico:
1 - L'era
delle tribù
Potere
esercitato a secondo della forza (e più raramente a
secondo della saggezza o della conoscenza). Come per vari
gruppi animali, il potere spetta al "maschio dominante".
2 - L'era
degli imperi e dei reami
Potere
ereditario. Appare la nozione dello stato.
3 - L'era
degli stati-nazione
Ea
lanciata dalla monarchia parlamentare in Gran Bretagna nel
1689, dalla rivoluzione francese nel 1789, e dalla
fondazione degli Stati Uniti.
In
uno stato-nazione, il potere non è più
ereditario, ma esercitato da dirigenti che dovrebbero essere
i rappresentanti del popolo, e scelti tramite delle elezioni
(stato-nazione democratico), o tramite un sistema di voto
nel seno di un partito unico (stato-nazione
totalitario).
4 - L'era
dei conglomerati economici
Era
iniziata nel 1954
, messa in funzione negli anni '70 e '80, e completamente
operazionale dagli anni 90.
Il
potere non vi è più di tipo rappresentativo o
elettivo, e non è più localizzato
geograficamente (contrariamente alle tribù, i reami,
e i stati-nazione).
E'
esercitato direttamente da quelli che controllano il mercato
finanziario e la produzione di merci. Gli strumenti di
questo potere sono il controllo della tecnologia,
dell'energia, del denaro, e dell'informazione.
Come
ogni nuova forma di potere, si erige sostituendosi al potere
precedente destinato a scomparire.
Infine
questo nuovo potere è globale, planetario. Non ha
quindi ne alternativa, ne scappatoia. Costituisce un nuovo
livello di organizzazione della civilizzazione, una specie
di super-organismo.
La risoluzione dei grandi problemi economici, sociali ed ecologici necessitano dell'avvenimento di una forma di potere globale. D'altronde l'unificazione del mondo per via dell'economia, e il declino degli stati-nazione sono stati in parte decisi per una nobile causa: rendere impossibile una nuova guerra mondiale che, all'era atomica, significherebbe la fine della civilizzazione.
Ma
la questione è di sapere al servizio di quali
obiettivi e di quali interessi è volto questo potere
globale, da chi deve essere esercitato, e da quale
contro-potere deve essere equilibrato e
controllato.
La
globalizzazione non è una cosa negativa in sé.
Potenzialmente potrebbe permettere una forma di pace
mondiale, durevole e una miglior gestione delle risorse. Ma
se continua ad essere organizzata al beneficio di una
minorità di persone e se conserva la sua attuale
direzione neo-liberale, non tarderà ad instaurare una
nuova specie di totalitarismo, il commercio integrale degli
esseri viventi, la distruzione della natura, e una forma
inedita di schiavitù.
Da Syti.net
Da Syti.net
L'articolo più completo, esaustivo e raccapricciante che abbia letto finora sul nuovo ordine mondiale instaurato dalla Massoneria. Complimenti all'autore e forza e coraggio a chi ha intenzione di battersi con tutte le proprie forze contro questo obbrobrio e questa nuova, definitiva schiavitù.
RispondiElimina