Foibe, Mattarella: “Mai più pulizia etnica e odio razziale”

feb 10, 2016 2 comments
sergio mattarella presidente
 “Oggi l’Europa è vista come il continente della democrazia, della fratellanza, della libertà, della pace tra i popoli. Per continuare ad esserlo deve superare gli egoismi che frenano il suo progetto e l’illusione che un ritorno ai nazionalismi possa proteggerci dai rischi della globalizzazione”. Lo dice il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del ‘Giorno del Ricordo’.
“Anche in questo caso- prosegue- la storia e la memoria comune possono fornire un grande aiuto per guardare al futuro e per scacciare dal destino dei nostri figli ogni pulizia etnica e ogni odio razziale”. “La nostra identità di Paese democratico ed europeo- dice ancora il capo dello stato- non poteva accettare che pagine importanti delle sua storia fossero strappate, lasciando i nostri concittadini del ‘confine orientale’ in una sorta di abbandono morale. Ristabilire la verità storica e coltivare la memoria sono frutto di un’opera tenace e preziosa, che le associazioni degli esuli e le comunità giuliano-dalmate e istriane hanno contribuito a realizzare“.
La Giornata del Ricordo, sottolinea, “nel rinnovare la memoria delle tragedie e delle sofferenze patite dagli italiani nella provincia di Trieste, in Istria, a Fiume e nelle coste dalmate, è occasione per dare vita a una storia condivisa, per rafforzare la coscienza del nostro popolo, per contribuire alla costruzione di una identità europea consapevole delle tragedie del passato”.
L’abisso della guerra mondiale e le aberrazioni dei sistemi totalitari- continua- sono ora alle nostre spalle, anche se quei segni non possono essere cancellati e deve sempre guidarci la consapevolezza che le conquiste di civiltà vanno continuamente attualizzate. Ricordare non deve favorire il rancore, ma liberare sempre più la speranza di un mondo migliore”.

Commenti

  1. L’ istituzione, il 10 febbraio di ogni anno, di una “ giornata della memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale.” con la legge 30 marzo 2004 n.92, non deve proporre, in sostanza, una “memoria condivisa” che cancelli ogni distinzione storica e politica fra fascismo e antifascismo.

    La storia non si può eliminare, né si può riscrivere strumentalmente a colpi di leggi; si può anche rinnegare, ma non si può cambiare.

    I fatti storici, che spiegano anche foibe ed esodo, momenti drammatici della questione del confine orientale, sono le responsabilità dell’Italia liberale prima e del regime fascista poi, dell’oppressione del fascismo, dell’aggressione nazi-fascista, dell’occupazione tedesca e del collaborazionismo italiano che significarono molte tragedie.

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    1. Concordo in buona parte, penso sia opportuno ricordare le vittime italiane delle foibe così come non si possono dimenticare le vittime jugoslave dei regimi nazifascisti e il contesto in cui tali tragedie sono avvenute(ne avevo scritto l'anno scorso anche in un breve articolo, http://informazioneconsapevole.blogspot.it/2015/02/la-tragedia-delle-foibe-e-il-contesto.html).Per quanto riguarda le responsabilità delle tragedie, vanno indubbiamente attribuite all'imperialismo italiano di quegli anni e per la questione delle foibe direi anche per quello titino, e a farne le spese sono stati sia i cittadini jugoslavi che gli abitanti italiani della Venezia Giulia e dell'Istria e Dalmazia...

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