Mattarella celebra il 25 aprile. Gentiloni: “Un dovere ricordare chi ha combattuto”

apr 25, 2018 0 comments
Oggi si celebra il 73° anniversario della Festa della Liberazione. A Roma l’appuntamento principale. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, si è recato all’Altare della Patria per rendere omaggio al milite ignoto. Ha passato in rassegna il picchetto d’onore schierato a piazza Venezia e ha salutato i rappresentanti delle associazioni combattentistiche. Presenti le più alte cariche dello Stato, tra cui i due neo presidenti delle Camere, Elisabetta Casellati e Roberto Fico, e il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni.  

Gentiloni: “Fu il giorno del riscatto dell’Italia”  
Proprio il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni è intervenuto di prima mattina. Il 25 aprile «fu il giorno del riscatto dell’Italia. È dovere di tutti ricordare chi ha combattuto per la nostra libertà contro gli orrori della dittatura» ha scritto su Twitter rivolgendo poi «un pensiero speciale oggi a Giorgio Napolitano», operato nella notte, «protagonista della Repubblica. Forza Presidente!». 

Le polemiche della vigilia  
Alla vigilia delle celebrazioni si registra l’ennesima frattura tra Anpi e Comunità ebraica, con il tradizionale corteo sui luoghi della Resistenza che sarà ancora una volta orfano dei rappresentanti della Brigata ebraica. L’annunciata presenza delle rappresentanze palestinesi, con bandiere e kefieh, e la «mancata presa di posizione dell’Anpi», hanno così creato una frattura con i vertici della comunità che, come accaduto negli ultimi anni, hanno deciso di celebrare la Liberazione con una cerimonia prima alle Fosse Ardeatine e poi in via Tasso. L’associazione dei partigiani, che era stata invitata esplicitamente dalla comunità ebraica ad «escludere i palestinesi dal corteo», si dice «sorpresa» per la decisione, ricordando il faticoso lavoro svolto nei giorni scorsi tra associazioni, Campidoglio ed Ucei per organizzare una manifestazione unitaria. 

Il richiamo di Mattarella  
Alla vigilia del 25 aprile Sergio Mattarella, ha voluto richiamare l’attenzione sui suoi valori della Resistenza che vanno ricordati - ha detto - perché «in tanti Paesi» sembrano «attenuarsi gli anticorpi» alla violenza, e affiorano «rigurgiti di autoritarismo, di negazionismi, di indifferenza rispetto ai fondamentali diritti della persona, di antisemitismo». La Resistenza - ha sottolineato ricevendo al Quirinale le Associazioni combattentistiche e d’Arma - «ha ridato dignità alla Nazione». Bisogna «guardare con grande ammirazione e riconoscenza - ha concluso - all’eroismo, al coraggio, alla tenacia e all’operosità di quell’Italia che ha saputo ricostruire e offrire alle nuove generazioni una patria libera e pacificata». 

Manifestazioni in tutta Italia  
In tutta Italia saranno numerose le manifestazioni in ricordo della liberazione dall’occupazione nazista e in memoria della Resistenza. Bologna ospiterà un rappresentante dell’Anpi di Todi, come gesto di solidarietà dopo che il comune umbro, a guida centrodestra, ha deciso di negare il patrocinio alle celebrazioni dei partigiani per il 25 aprile, organizzandone una autonoma. Ieri, invece, Milano ha voluto ricordare Mireille Knoll, la donna francese scampata alla Shoah e uccisa il 23 marzo scorso a Parigi da un antisemita. «Credo che la risposta migliore (ai fascismi e ai razzismi, ndr) - ha detto l’assessore alla Cultura meneghino, Filippo Del Corno - sia moltiplicare le occasioni di consapevolezza soprattutto tra i più giovani. Però anche i media dovrebbero in certi casi derubricare la portata di certe iniziative». 

 

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