La base nascosta dei Barracuda, i sottomarini segreti di Macron

gen 9, 2019 0 comments

Di Davide Bartoccini

A Cherbourg, in Normandia, la difesa francese nasconde un cantiere altamente tecnologico che è stato a lungo classificato come “top secret” in una caverna; all’interno di questo sito di assemblaggio, a metà tra le basi degli u-boot nazisti di St. Nazaire e le basi segrete degne della penna dell’autore di James Bond, gli ingegneri sviluppano il primo dei “Barracuda“.
Secondo quanto riportato da un reportage di Le Figaro, è in questi bacini di carenaggio segreti ribattezzati la “Nef” (la navata, ndt), che vengono costruiti i sottomarini nucleari di Macron: gli Sna classe Baraccuda che entreranno presto a far parte della flotta sottomarina della marina militare di Francia. 
In quella che viene descritta come come una sorta di “cattedrale industriale”, con una “navata” appunto, dal soffitto in cemento di oltre 50 metri, sorvegliatissima, il Naval Group sta costruendo il primo vascello dei sei sottomarini d’attacco nucleari del programma Barracuda. La consegna del capoclasse, al quale verrà dato il nome di “Suffren” – in onore dell’ammiraglio del XVI secolo marchese di Saint-Tropez Pierre de Suffren – è prevista per l’estate 2019. I nuovi Sna – acronimo di sous-marins nucléaires d’attaque e omologo degli Ssn statunitensi – che andranno a sostituire i sottomarini classe Rubis – sono stati descritti come lunghi tubi dalla corazza nera e liscia di una lunghezza di 99 metri, con un diametro di 8,8 metri e un peso di 5mila tonnellate. 
“Fabbricare questo modello di sottomarino è una delle operazioni più complesse mai realizzate dall’uomo: 700mila pezzi da assemblare, 160 chilometri di cavi e saldature che devono resistere alle altissime pressioni degli abissi” scrive Le Figaro, e mentre a in Normandia il vascello prende forma, a Tolone i sommergibilisti della Marine Nationale già si starebbero addestrando nei simulatori di ultima generazione per essere pronti a condurre in mare questa potente arma di deterrenza. 
Dalle informazioni divulgate dalla stampa francese, l’Eliseo avrebbe già stanziato per il programma di difesa “Barracuda” circa nove miliari di euro. Ma la cifra potrebbe essere destinata ad aumentare per portare nelle profondità oceaniche i sei sottomarini ordinati 12 anni fa per sostituire gli odierni Sna: varati tra il 1983 e il 1993 e ritenuti obsoleti nonostante le migliorie apportate dal programma Amethyste –AMElioration Tactique HYdrodynamique, Silence Transmission, Ecoute. 
Il direttore del programma Barracuda,Vincent Martinot-Lagarde, ha dichiarato che questi sottomarini sono “vascelli capaci di navigare due volte più velocemente rispetto alla velocità tattica, che possono essere dispiegati per più tempo e possono trasportare una maggiore potenza di fuoco rispetto ai loro predecessori”. I Barracuda sono stati sviluppati per svolgere le stesse missioni dei loro predecessori: dissuasione nucleare, protezione dei convogli militari e delle coste, acquisizione informazioni, ma potranno anche imbarcare forze speciali e attrezzature per missioni specifiche.  Questo nuovo vettore sottomarino si andrà ad affiancare ai 4 sottomarini nucleari lanciamissili classe Le Triomphant della Forza oceanica strategica.

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