Clooney e l'Arroganza Yankee

mar 20, 2012 0 comments

Di Giovanni Pili
Chissà se riusciremo a creare una rubrica domenicale titolata “il coglione della settimana”; non dovrebbe essere difficile trovare la materia prima. Solo che a seconda del candidato il sottoscritto potrebbe risentirne a livello di bile.
Il coglione di questa settimana è George Clooney. Devo dire, con sommo dispiacere; George infatti ha una simpatia disarmante. Solo lui poteva occupare l’ambasciata del Sudan a Washington, ignorare i tre avvertimenti della sicurezza e alla fine non essere impallinato dalla stessa, Anzi è stato scortato fuori da militari dello stato ospitante, cioè gli Stati Uniti. Ovvero, nessun militare sudanese ha sfiorato Clooney, il papà ed i suoi amici boyscout. Ma George evidentemente non ha colto la singolarità del suo caso; altamente privilegiato. Becero e coloniale sarebbero le parole giuste. Provate – voi pezzenti – a scavalcare i cancelli del Buckingham Palace, correte poi ad abbracciare le guardie, con in mano dei mazzi di fiori. Scoprite cosa succede dopo il terzo avvertimento.
Le giubbe rosse sono allergiche ai fiori.
Figuriamoci poi cosa sarebbe successo se dei cittadini del Sudan avessero fatto la stessa cosa in una ambasciata americana. Difficilmente la sicurezza avrebbe atteso che la polizia sudanese venisse a prendersi i manifestanti, non prima di essere stati piallati da Chuck Norris, almeno.
Lode all’ambasciatore del Sudan che ha avuto la pazienza di non fare quello che possono permettersi gli americani. Se tutti gli stati sono sovrani, gli USA sono più sovrani degli altri. L’Italia recentemente sta provando ad imitarli, ma non c’è sfida; i pescatori indiani infatti, non vanno in giro sulle funivie ed i Marò non sanno pilotare gli aerei. Al massimo possono ammazzare degli innocenti, ma siccome lo hanno fatto per sbaglio, possono pretendere di sperare nella impunità.
Cose che capitano.
Infine la struggente descrizione di George riguardo la sua esperienza carceraria. Due ore in stato di fermo con rilascio immediato. L’attore ci ha spiegato anche di essere stato trattato umanamente dagli agenti. Ci mancherebbe altro! cosa vuoi che potessero fare? Menare uno che può permettersi di querelarli?
Coglione due volte: Primo perché nelle vicende del Sudan non esiste una parte “buona” che si distingue da una “cattiva”; oltre a mettersi nella scia del becero spirito colonialista in stile “Kony 2012”, dove il bianco pensa di essere destinato a soccorrere il “negro selvaggio”, il quale altrimenti non saprebbe difendersi da solo; secondo perché il rivoluzionario non lo fai dalla mattina alla sera, con la forza dei tuoi soldi, usando le idee degli altri (per altro non capite) come fossero un paio di scarpe di tendenza.
Vi danno fastidio le violenze ai bambini, le guerre, le infibulazioni? Esiste un metodo efficacissimo per aiutare l’Africa: portate il culo fuori dalla loro terra; con lo sfruttamento delle loro risorse; il mercato dei politici locali; le guardie ai cancelli delle vostre filiali, pronti a picchiare e uccidere i sindacalisti; le vostre lattine di Coca Cola e le frattaglie dei McDonald’s.
Lasciateli in pace.



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