Brasile: le cause della protesta contro la Coppa del Mondo

giu 21, 2013 0 comments

Di Marina Amaral
apublica.org

A Belo Horizonte, Brasilia, Rio de Janeiro, Porto Alegre, Curitiba e Fortaleza le proteste contro la Coppa del Mondo si mischiano alle bandiere di partecipazione politica, trasporti e servizi pubblici di qualità. Qui ci sono 7 motivi per cui la festa si sta trasformando in una manifestazione.

• Costi VS Eredità

Sono già stati spesi 27,4 miliardi di reais [circa 9 miliardi di euro] per i Mondiali e la previsione attuale è di un costo totale di 33 miliardi [circa 11 miliardi di euro], una quantità che si avvicina al totale delle spese federali nell’educazione per quest’anno: 38 miliardi di reais [circa 13 miliardi di euro]. Una priorità di risorse che la popolazione discute nelle strade, così come la concentrazione di denaro pubblico nella costruzione degli stadi, in molti casi, come a Manaus e Cuiabá, strutture inutili senza modo di poter essere sfruttate in futuro.

Inoltre, le opere di mobilità urbana –presentate dal governo come la principale eredità per le città che ospiteranno i Mondiali- attualmente stimate in 12 miliardi di reais [4 miliardi di euro] – privilegiano gli accessi alle strade per le auto (viadotti, allargamenti di strade) e il tragitto aeroporti-hotel-stadi che non è necessariamente la priorità per la mobilità urbana nel quotidiano delle città. Un esempio chiaro è Itaquera, dove le opere rivendicate dalla comunità sono state sospese perché si investe a tutto gas nelle opere di accesso allo stadio. Promesse di investire nel trasporto pubblico, come la costruzione della metro di Salvador e la monorotaia della linea oro a San Paolo (1) sono state ritirate dalla Matrice di Assegnazione di Responsabilità (o budget federale per la Coppa) e il trasporto pubblico è arrivato ad essere danneggiato a Rio de Janeiro, dove gli abitanti e il commercio risentono della mancanza del tradizionale “bondinho” (2) –che non circola dal 2011- dopo un incidente denunciato dagli abitanti come risultato di un progetto sbagliato di modernizzazione (che doveva essere fatto e non è ancora pronto). 

Infine, le opere di mobilità urbana sono le principali responsabili delle rimozioni di comunità, minacce ambientali e perdita di strutture pubbliche. 

• Rimozioni violente e demolizioni indesiderate 

I movimenti sociali contano 170 mila persone minacciate (3) o già rimosse e/o riceventi indennizzi da 3 a 10 mila reais [dai 1000 ai 3500 euro], per quelli che provano la proprietà del terreno, e sussidi per l’alloggio di meno di un salario minimo per il resto delle persone. Non di rado le espulsioni vengono fatte in modo violento, senza trasparenza né dialogo fra potere pubblico e abitanti. Nel Morro da Providência a Rio de Janeiro (4), per esempio, le persone hanno scoperto che sarebbero state espulse quando sulle loro case appariva un segno, senza nessuna negoziazione precedente.

Oltre alle case, gli abitanti perdono anche le loro comunità, in alcuni casi centenarie, amici, vicini, tradizioni. Di norma sono mandati lontani dalle loro radici e dal loro quotidiano e perdono l’infrastruttura urbana dei quartieri più centrali, come ad esempio, la comunità minacciata di Paz, a Itaquera, San Paolo (5). Gli indennizzi ricevuti sono ben minori dei prezzi degli affitti e degli immobili nei quartieri toccati dalle opere per i Mondiali, costringendo ad andare lontano anche coloro che possono decidere del loro cammino. La speculazione edilizia intorno agli stadi e i miglioramenti fatti per rendere la città più attraente agli occhi dei turisti cacciano abitanti che sarebbero beneficiati dallo sviluppo, dalle colline di Rio de Janeiro alla zona Est di San Paolo, aggravando il problema esteso della carenza di abitazioni nelle grandi città brasiliane.

Anche il patrimonio sociale e culturale è stato danneggiato, come ha mostrato l’espulsione di rappresentanti di etnie indigene che occupavano l’antico Museu do Indio (6), a Rio de Janeiro, riconosciuto dagli antropologi come segno della relazione tra indios e bianchi in Brasile, lo storico stadio di Maracanã è stato privato delle sue caratteristiche a causa di una ristrutturazione che è già costata 1,2 miliardi [400 milioni di euro] alle casse pubbliche e accompagnato dalla distruzione di attrezzature pubbliche sportive, come la palestra Célio Barros (7) per costruire parcheggi e accessi intorno allo stadio. 

• Legislazione d’eccezione per soddisfare le esigenze della FIFA 

Da quando il Brasile ha stipulato l’accordo con la FIFA, il governo va creando leggi per provvedimenti provvisori per garantire gli interessi della FIFA e dei suoi partner (Lei Geral da Copa [Legge Generale della Coppa]), permettendo che gli stati e i municipi si indebitino più del richiesto dalla legge di responsabilità fiscale per investire in opere per i Mondiali, abbreviando le licenze ambientali e dispensando permessi. 

Alcuni esempi del danno che questa legislazione porta alla popolazione:

-zone di esclusione: la FIFA stabilisce un’area in un raggio di fino a 2 km intorno allo stadio –la zona di esclusione- come suo territorio. Lì controlla la circolazione delle persone, la vendita di prodotti, fiscalizza l’uso di marchi che considera suoi –lo stesso nome dell’evento Coppa 2014 e la mascotte, fra gli altri- protegge l’esclusività della vendita dei prodotti dei suoi patrocinatori –dalla birra all’hamburger- e si incarica della sicurezza. Secondo la ONG Streetnet, in Sudafrica 100.000 venditori ambulanti hanno perso la fonte di reddito (8) durante i Mondiali e una situazione simile –caratterizzata come violazione del diritto al lavoro e persecuzione per lavorare in spazio pubblico- è prevista in Brasile dove più di mille venditori ambulanti hanno perso i luoghi di lavoro a causa delle opere per i Mondiali, principalmente a Belo Horizonte, Brasilia, Cuiabá, Fortaleza e Porto Alegre.

-esenzioni fiscali, eccezioni legali: la creazione di punizioni e classificazioni di crimini per proteggere gli interessi della FIFA e dei suoi partner – che puniscono per esempio, chi utilizza simboli della Coppa per promuovere eventi in bar e ristoranti o che viola l’esclusività dei marchi della FIFA- è uno degli abusi permessi dalla Lei Geral da Copa (9), che pure esenta dalle tasse una serie di entità e individui indicati dalla FIFA danneggiando le entrate del Paese che inoltre si assume tutta la responsabilità giuridica in incidenti/scontri, danni e processi, incluso il pagamento di avvocati della FIFA e dei suoi partner.

-opere statali e municipali faraoniche e/o contro gli interessi della popolazione: il caso più eclatante è quello della costruzione di un acquario a Fortaleza (10), senza rapporto archeologico e con diverse carenze nel EIA-Rima, per un costo superiore a 280 milioni di reais [97 milioni di euro] mentre il Ceará vive una delle sue peggiori siccità. A San Paolo, Rio de Janeiro, Salvador e altre città che ospiteranno i Mondiali anche i governi statali e municipali partecipano all’investimento di denaro pubblico in stadi che saranno successivamente sfruttati dalle iniziative private (11). A Natal, la costruzione di uno stadio mette a rischio le dune, e a Recife un’area fino ad oggi preservata viene completamente alterata per installare attrezzature relazionate ai Mondiali, come hotels e centri di supporto allo stadio.

-mega fatturati, costi elevati e deviazione di risorse pubbliche: le sette maggiori imprese del Brasile – che sono anche le principali donatrici di fondi elettorali per i maggiori partiti e politici- hanno tratto beneficio della legge 12.462/2011 RDC –Regime differenziato di contrattazioni pubbliche- per determinare prezzi, aumentarli attraverso clausole e aggiunte frequentemente giustificate dal ritmo delle opere e dalla riformulazione di progetti errati. Il TCU ha già riscontrato irregolarità nell’arena Amazonas, nella ristrutturazione del Maracanã, nella costruzione dello stadio a Brasilia, nell’aeroporto di Manaus. Il Pubblico Ministero del distretto federale ha intrapreso un’azione contro il mega fatturato e altre irregolarità nella metro di superficie a Brasilia. (12)

• Violazione del diritto all’informazione e alla partecipazione politica 

I movimenti sociali denunciano nel Dossier di Violazione dei Diritti Umani che anche il diritto all’informazione e alla partecipazione nei processi decisionali sono “disturbati dalle autorità FIFA, COI e comitati locali.” La mancanza di informazioni e dibattiti riguardo ai progetti, che non di rado mancano di rispetto ai piani direttivi approvati nelle camere municipali, che colpiscono le comunità e i quartieri è denunciata dai movimenti sociali in tutte le città che ospiteranno i Mondiali. Anche le associazioni di abitanti si lamentano di assemblee pubbliche pro-forma e dell’inesistenza di meccanismi più efficaci per la partecipazione della società ai progetti che colpiscono le loro case, quartieri, città. 

• Intensificazione della violenza della polizia e della sicurezza della FIFA 

Il budget per quanto riguarda la sicurezza dei Mondiali prevede investimenti di 1,8 miliardi di reais [600 milioni di euro] del governo federale. Il ministero della giustizia dichiara di aver investito 562 milioni di reais [190 milioni di euro] fino ad ora e il ministero della difesa 630 milioni di reais [219 milioni di euro] per spese relative all’evento. Per un totale di 49.5 milioni [17 milioni di euro], il governo federale ha concluso l’acquisto di migliaia di armamenti non letali dall’impresa Condor (13)- la stessa che ha fornito le bombe usate contro i manifestanti- dalla Turchia alle capitali brasiliane- per la Coppa delle Confederazioni in corso, e la coppa del mondo del 2014. 

Il contratto, valido fino al 31 dicembre 2014, prevede la fornitura di 2.200 kit non letali di corta distanza (spray al peperoncino, gas lacrimogeni con chip di rintracciamento, bombe a urto per uso esterno e interno); 449 kit non letali di corta distanza con cartucce di pallottole di gomma e cartucce di impatto espansibile (proiettili che si espandono a contatto con la pelle, evitando la perforazione); 1.800 armi elettriche (pistole “taser”) e oltre 8.300 bombe di dispersione, 8.300 bombe a urto, 8.300 bombe di gas lacrimogeno e 50.000 spray al peperoncino. Dentro agli stadi e nella zona di esclusione la sicurezza è privata, scelta e orientata dalla FIFA ma pagata dal governo federale. Nelle recenti manifestazioni a Rio de Janeiro e a Belo Horizonte la quantità di equipaggiamenti e munizioni ha attirato l’attenzione, esattamente perché si stava già usando il materiale di sicurezza della Coppa delle Confederazioni. 

Oltre alla legislazione d’eccezione vista prima – che include la classificazione di nuovi crimini per proteggere le marche e l’esclusiva dei partner della FIFA nella zona di esclusione – il PL 728/2011, alla fine del suo iter legislativo, include la classificazione del crimine di “terrorismo”, qualcosa che non esiste nella nostra legislazione [brasiliana] dalla dittatura militare, e prevede pene dure per chi promuove il “panico generalizzato.” (14) Per i movimenti sociali, il testo del progetto, piuttosto vago, può criminalizzare le manifestazioni se queste vengono inquadrate come cause di panico generalizzato.

• Gli stadi e gli ingressi per le partite dei Mondiali diventano d’élite 

Le ristrutturazioni degli stadi brasiliani per seguire le direttive della FIFA hanno ridotto o estinto i luoghi popolari negli stadi, ampliando l’area dei posti riservati e numerati, principalmente al Maracanã e al Mineirão, che hanno perso quasi il 50% della capacità. Come risultato, i prezzi degli ingressi sono davvero aumentati nelle partite comuni –passando da 40 a 60 reais [13-20 euro] richiesti nelle gradinate scoperte per prezzi minimi di 160 reais [55 euro] al Maracanã, per esempio.

Per quanto riguarda gli ingressi per i Mondiali del 2014, mentre 200.000 persone hanno assistito alla finale contro l’Uruguay nel 1950 nel Maracanã, solo 74.000 ingressi saranno messi in vendita per la finale nello stesso stadio nel 2014. Nel 1950, 80% degli ingressi erano popolari (gradinate scoperte e posti unici), estinti per dare luogo a posti a sedere aggiunti nelle aree vip. 

La FIFA impone anche modelli di comportamento ai tifosi completamente opposti alla cultura dell’allegria e della partecipazione della tifoseria brasiliana di calcio, con la platea seduta, senza coreografie, senza percussioni o sbandieratori ai quali siamo abituati. 

• Aumento del traffico e della violenza sulle donne, adolescenti e bambini 

Fortaleza, Natal e Salvador sono fra le principali destinazioni di turismo sessuale, che porta uomini al Paese in cerca di donne, travestiti, adolescenti e bambini, cosa che si aggrava con i Mondiali. Esplar, ONG che lavora con donne del Ceará e partecipa all’ Articolazione dei Comitati Popolari della Coppa, ha lanciato un collaborazione con la Fondazione Heinrich Boll, un foglio informativo in un DVD per attirare l’attenzione sull’aumento previsto del turismo sessuale nel periodo dei Mondiali. Secondo l’avvocato Magnolia Said, che ha coordinato la produzione di questo materiale, si è già riscontrato un aumento di traffico interno (verso le capitali del nordest) di donne e adolescenti a causa dei preparativi della Coppa del Mondo. Anche un rapporto della Agenzia Pubblica (15) ha riscontrato il transito di travestiti da Fortaleza a San Paolo per collocare protesi di silicone in cambio di lavoro gratuito per i magnaccia che pagano gli interventi.(16) 

Fonte:http://www.apublica.org/2013/06/por-protestam-contra-copa/

Traduzione per  www.comedonchisciotte.org da ILARIA GROPPI

http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=11993&mode=&order=0&thold=0

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