Di Salvatore Santoru
Prima della martoriante guerra civile Aleppo era una bella città multiculturale e multietnica, una città dove tutto sommato i musulmani e le minoranze religiose(cristiani,druisi ecc)convivevano.
Tale clima di relativa tolleranza è stato totalmente distrutto durante la guerra che ha fatto di Aleppo(e della Siria) un cumulo di macerie ed ha acuito i contrasti tra i vari gruppi religiosi ed etnici.
Dopo troppi anni di guerra civile e troppi crimini da entrambe le fazioni in guerra Aleppo sta vivendo un dramma umanitario terrificante ma c'è anche da dire che qualcosa si muove anche in senso positivo.
![Aleppo ha il suo primo albero di Natale dal 2012. Lo hanno realizzato gli scout #peacepossible4Syria (Twitter Caritas Internationalis)](https://www.avvenire.it/c/2016/PublishingImages/675e8f5e5fff4b9e9e86ed1ab1d1bc36/AleppoGrande.jpg?width=1024)
Tra ciò, è da segnalare il ritrovato clima di rinnovata tolleranza natalizia che si è avuto in occasione del Natale 2016(1), Natale 2016 che è stato nuovamente festeggiato in piazza come non accadeva dal 2012 e inoltre c'è da segnalare la 'preghiera comune' di cristiani e islamici in una chiesa maronita(2).
NOTE:
(1)https://www.avvenire.it/multimedia/pagine/albero-di-natale-ad-aleppo
(2)http://it.radiovaticana.va/news/2016/12/26/aleppo_messa_nella_chiesa_maronita_distrutta/1281793
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