Perché non è sbagliato segnalare la nazionalità di chi compie crimini, così come parlarne nel caso di un'azione benefica
Di Salvatore Santoru
Spesso si sente dire che segnalare la nazionalità di chi commette dei crimini è sbagliato, perché provocherebbe razzismo e xenofobia nel caso i criminali siano di origine straniera.
Apparentemente, tale presa di posizione è corretta e non si può non condividerla visto che un crimine è sempre da condannare a prescindere dalla nazionalità(o da qualunque altro elemento)di chi lo compie.
Detto questo, spesso e volentieri ciò è stato e viene utilizzato in maniera ideologica per nascondere la rilevanza di un crimine quando è commesso da uno straniero, mentre la stessa parte ideologica è d'altronde poco coerente quando c'è da enfatizzare sulla nazionalità nel caso di un'azione benefica compiuta da uno straniero.
Ciò non è coretto(o almeno sarà al massimo ideologicamente "politicamente coretto" visto come spesso viene utilizzato il politically correct, perdendo la sua funzione originaria nb) ed è proprio tale atteggiamento quasi "censorio" che spesso accende gli animi e contribuisce al clima di xenofobia e razzismo.
Per capire meglio, il punto è che se si censura la nazionalità nei casi dei crimini commessi dagli stranieri e la si enfatizza nei casi delle azioni benefiche si ha un'idealizzazione irrealistica dei migranti, così come viceversa se si enfatizza la nazionalità per i crimini e la si nega per le azioni benefiche si ha la demonizzazione, entrambi atteggiamenti poco coretti da avere nei confronti dei migranti.
Il fatto è che ovviamente esistono sia migranti/profughi buoni che migranti/profughi cattivi ed evidenziare la nazionalità in caso di crimini non è "razzismo" né "xenofobia" e viceversa non è "buonismo" evidenziarla per le azioni benefiche.
D'altronde, gli stessi migranti/profughi onesti e perbene sono i primi a non voler essere accostati ai migranti/profughi criminali, così come gli italiani onesti e perbene non vogliono essere associati agli italiani onesti e perbene.
Per questo, ho da poco deciso che anche in questo blog si parla e si parlerà della nazionalità di chi commette un crimine(o almeno a volte, a seconda della rilevanza del fatto), così come si parla e si parlerà della nazionalità di chi si rende responsabile di un'azione benefica.
Evitando, per quanto possibile, eccessive speculazioni e strumentalizzazioni che da destra e sinistra sono sempre molto forti(sia in chiave 'xenfoba' che 'fintobuonista').
Commenti
Posta un commento
Partecipa alla discussione