INTERVISTA a Emmeffe: il nuovo SINGOLO, le sue influenze e lo stato della musica elettronica in Italia

ott 3, 2021 0 comments


Intervista di Salvatore Santoru a Emmeffe

Di recente è uscito un tuo nuovo singolo, “Rebirth”. Come sta andando la sua diffusione, sia sulle piattaforme di streaming che sui social?

 Ciao! Direi bene. Oltre ad aver ricevuto ottime recensioni sia in Italia che all’estero, nelle ultime due settimane “Rebirth” sta registrando un continuo incremento di ascolti, specialmente nei paesi dove già ero riuscito a costruire una solida base di ascoltatori, in particolare modo Stati Uniti, UK, Canada e Germania.

Quali sono le tue principali influenze musicali?

Frank Zappa su tutti, anche se la musica di Emmeffe non sembra ispirarsi in modo particolare, ma lo ascolto e lo studio da molti anni e penso che sia stato uno dei più grandi geni musicali di tutti i tempi. Un’altra forte influenza sono i Talk Talk che ho seguito e amato durante tutte le loro meravigliose trasformazioni fino ai capolavori di fine carriera. E poi ovviamente il rock, i Beatles, i Led Zeppelin., ma anche i Fugazi o i Jane’s Addiction che ho avuto la fortuna di conoscere in occasione di una data in cui ho aperto con la mia precedente band la loro unica data italiana a Milano nel 2016. Poi tanta elettronica dagli anni ’70 fino ad oggi.

 Quali ritieni essere i musicisti ambient & chillhout più interessanti del momento, sia in Italia che all’estero?

In Italia abbiamo molte eccellenze. Mi piace molto Alessandro Cortini che oltre a pubblicare album da solista suona anche nei Nine Inch Nails. Ma anche Caterina Barbieri che è un’altra eccellenza italiana in ambito mondiale. All’estero vedo Jon Hopkins che ultimamente sta virando verso l’ambient, lui lo ammiro davvero tanto.

 Come valuti lo stato della musica elettronica in Italia?

 C’è fermento e ci sono ottime proposte, e a mio avviso Cristina Barbieri e Alessandro Cortini lo stanno dimostrando. Ma ci sono molti nomi eccellenti.

 In passato hai suonato in una band alternative rock, gli Infrared. Reputi il rock, specie quello alternative e correlati, più vicino al mondo dell’elettronica di quanto comunemente si crede?

 Personalmente non ho questa impressione e il rock lo vedo decisamente in affanno.

 6- Altri progetti per il futuro?

 Sto lavorando al prossimo album e spero di riuscire a fare un buon lavoro.

  Quanto ha inciso l’emergenza Coronavirus sulla tua vita e attività lavorativa/artistica?

 Come per tutti ha inciso parecchio. Purtroppo mi mancano i concerti e la musica dal vivo e questo clima non mi ha permesso di esprimere al meglio il mio lato creativo. Avrei avuto tutto il tempo per creare molta nuova musica ma qualcosa me lo ha impedito. Io vi ringrazio per avermi dato la possibilità di rispondere alle vostre domande, in voi un saluto a tutti i lettori e invito all’ascolto di “Rebirth”. Alla prossima!

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