Di Luca Galassi
Nonostante
la retorica sul disarmo (sbandierata un po' da tutti in occasione del
rinnovo dei trattati internazionali), la crisi economica globale e i
conseguenti tagli ai bilanci statali, le potenze nucleari del mondo si
stanno avviando verso una nuova era di armi atomiche. Gli Stati Uniti
investiranno nei prossimi dieci anni 700 miliardi di dollari nell'industria nucleare; la Russia spenderà almeno 70 miliardi di dollari solo in sistemi di lancio;
Cina, India, Francia, Israele e Pakistan, stanzieranno cifre record per
sviluppare i sistemi missilistici tattici e strategici.
Le previsioni sono contenute nel rapporto della britannica Basic (British
American Security Commission), istituto che redige studi e documenti
composto, tra gli altri, dall'ex segretario della Difesa britannico
Malcom Rifkind, dal portavoce dell'attuale ministro della Difesa Menzies
Campbell e dall'ex ministro della Difesa Lord Browne. "Beyond the United Kingdom: Trends in the Other Nuclear Armed States" è una review dello stato dell'arte nel campo degli armamenti nucleari che esamina il quadro tecnologico del futuro.
Emerge dalla ricerca che Pakistan e India si stanno orientando su testate nucleari più piccole e leggere, da poter essere utilizzate su brevi distanze per usi tattici o 'non strategici'. Nel caso di Israele,
invece, la taglia dei missili cruise montati sulla flotta di
sottomarini è stata aumentata negli anni, e il Paese sembra essere
indirizzato - sulla scorta del proprio programma di un sistema di lancio missilistico - allo sviluppo di un missile balistico intercontinentale.
Per ciascuno degli attori, la nuova corsa al riarmo nucleare sembra essere motivata dalla vulnerabilità percepita
di fronte ai nuovi sviluppi nucleari e convenzionali altrove, in un
devastante effetto-domino. Ad esempio - si legge nel rapporto - la
Russia è preoccupata per i programmi statunitensi chiamati 'Conventional
Prompt Global Strike'; così anche la Cina, che analogamente teme gli
Usa ma anche l'India, mentre quest'ultima struttura la propria politica
sulle paure del nucleare cinese e pakistano. E i pakistani, ovviamente,
devono reagire alla 'superiorità delle forze convezionali indiane'.
In un'analisi Paese per Paese (escluso l'Iran) il Basic offre il seguente scenario:
Stati Uniti: il già citato investimento di 700
miliardi di dollari in dieci anni. Ulteriori 92 miliardi di dollari
verrano spesi per nuove testate nucleari. Costruzione di 12 sottomarini
equipaggiati con missili balistici. Costruzione di missili Cruise
aria-terra.
Russia: 70 miliardi di dollari nella triade terra-aria-mare, entro il 2020. Sistema balistico intercontinentale
semovente con testate multiple e una nuova generazione di sottomarini
equipaggiati con Cruise e sistemi balistici. Costruzione - non
annunciata ufficialmente, ma ventilata dagli analisti - di sistemi
missilistici a corto raggio per dieci brigate.
Cina: costruzione di un arsenale semovente a corto e
lungo raggio con testate multiple. Cinque sottomarini in grado di
lanciare dalle 36 alle 60 testate balistiche.
Francia: completamento di quattro nuovi sottomarini
con missili a lungo raggio e testate rinforzate. Modernizzazione della
flotta dei bombardieri strategici.
Pakistan: estensione della gittata dei missili Shaheen II, sviluppo di Cruise nucleari, realizzazione di testate più piccole e leggere. Costruzione di nuovi reattori a plutonio.
India: sviluppo della nuova versione dei missili
terra-aria Agni, in grado di raggiungere tutto il Pakistane e gran parte
della Cina, compresa Pechino. Sviluppo di un missile cruise mare-terra e
progetto di costruzione di cinque sottomarini con testate nucleari
balistiche.
Israele: estensione della gittata dei missili Gerico III, sviluppo di un sistema balistico intercontinentale. Espansione della flotta di sottomarini con testate nucleari.
Corea del Nord: nuovo razzo Musudan, con gittata di
4mila chilometri, in grado di raggiungere il Giappone. Test riusciti del
Taepodong-2, con gittata di 10mila chilometri, in grado di raggiungere
gli Stati Uniti. Nel rapporto non è tuttavia chiaro se il Paese a
sviluppato la capacità di dotare tali missili di testate nucleari.
Da Peace Reporter
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