Dieci anni di stragi e terrorismo: 500 martiri nel cuore d'Europa

mar 22, 2016 0 comments
Di Giuseppe+De+Lorenzo
L'Europa gronda sangue. Sangue dei suoi cittadini, colpiti al cuore dagli attentati che da più di 10 anni stanno infiammando il Vecchio Continente.
Piange l'Europa. Versa lacrime per più di 450 vittime innocenti, figlie del suo ideale di libertà attaccato dalla violenza islamista. Si dispera l'Europa. Urla di rabbia contro una guerra che le sue istituzioni non sono ancora state in grado di fermare. Prega, quando può, l'Europa. Alza la sua richiesta a quel Dio che i terroristi trasformano nel mandante delle loro violenze.
Dagli attentati dell'11 marzo del 2004 a Madrid, alle esplosioni di oggi a Bruxelles, si contano più di 453 vittime del terrorismo di matrice islamica uccise nella culla della civiltà occidentale. Vittime inermi. Attentatori infami. Dieci anni di stragi e terrorismo. Ripercorrerli tutti è come riguardare un film a metàò tra l'horror e un dramma. Una pellicola che merita però di essere rivista per ricordare, denunciare, reagire.
Dieci bombe su quettro treni diversi fecero deragliare la sicurezza europea nel lontano 2004. Persero la vita 191 persone e più di 2.000 vennero ferite. Così come da quella ferita presero vita gli altri colpi mortali. Un anno dopo, Londra. Quattro kamikaze si fanno esplodere su tre convoigli e un autobus, portandosi con sé 56 civili. Dopo quel colpo, l'Europa provò a rialzare la testa. Inutilmente. Le misure di sicurezza non bastano. Tanto che l'11 marzo del 2012, Mohamed Merah, un cittadino francese di origine algerina, colpisce mortalmente tre militari a Tolosa. Poi, non contento, si reca tre giorni più tardi in una scuola a Montauban e assassina tre studenti e una professoressa.
Francia, Belgio, Inghilterra, Spagna. Nessun Paese, o quasi, è immune. Tutta l'Europa, comunque, ne è ferita. A Burgas, in Bulgaria, Hezbollah riesce a uccidere 5 turisti israeliani. Come ebrei erano due dei 4 cadaveri al museo di Bruxelles, attaccato da un altro franco-algerino. Poi la cronaca più recente, oscurata dalla bandiera nera dell'isis: i fratelli Kouachi e di Amedy Coulibaly fanno irruzione nella redazione del giornale satirico Charlie Hebdo, freddando senza esitazione 12 persone, tra cui alcuni giornalisti. Due giorni dopo, 8 vittime cadono al supermercato kosher sempre a Parigi. Teatro anche dell'offensiva (terrorista*) ai centri di svago dell'Europa. Il 13 e il 14 novembre scorso, un gruppo di terroristi uccide 130 ragazzi, padri, madri, bambini.
Non basta. Non è tutto. E i 28 morti di oggi, a Bruxelles, lo dimostrano.
FONTE:http://www.ilgiornale.it/news/dieci-anni-stragi-e-terrorismo-500-martiri-nel-cuore-deuropa-1238044.html

*Parola modificata rispetto all'articolo originale dove si parla di "offensiva islamica", quando bisogna ricordare che il problema non è l'Islam ma l'estremismo e le strategie terroristiche di diverse formazioni islamiste radicali.

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