Guerra fredda in Siria? Gli Usa pensano a un “piano B” gestito dalla CIA. Mosca: non ne sappiamo nulla

apr 13, 2016 0 comments
Continua la partita a scacchi tra Usa e Russia nello scacchiere siriano. Nella giornata in cui a Ginevra sono riprese le trattative tra i ribelli e il regime di Assad e a Damasco si vota per le legislative, il Wall Strett Journal ha pubblicato la notizia che la Cia  ha elaborato un “piano B” nel caso in cui la tregua in Siria dosse fallire. Ma Mosca ha dichiarato di essere all’oscuro di tutto.

Siria, il “piano B” della Cia

I preparativi per il cosiddetto “piano B” si concentrano sulla fornitura ai ribelli di sistemi antiaerei che li aiuterebbero a dirigere attacchi contro i jet e le postazioni di artiglieria del regime siriano. Già a febbraio, il Wsj aveva riferito che i consiglieri militari e dell’intelligence del presidente Barack Obama stavano facendo pressioni sulla Casa Bianca per delineare un nuovo piano per contrastare la presenza della Russia in Siria. Da allora, sono emersi nuovi dettagli sulla natura dell’artiglieria che potrebbe essere usata in base al piano. I preparativi -–scrive il Wall Street Journal – sono stati discussi durante un incontro segreto tra i capi dell’intelligence in Medio Oriente poco prima che la tregua scattasse in Siria, il 27 febbraio scorso.

Il piano b segreto della Casa Bianca

In quegli incontri, i membri della coalizione si sono detti d’accordo sui dettagli del “piano B”, ma la Casa Bianca deve ancora approvare la lista delle armi specifiche contenute prima di poter essere introdotte sul campo di battaglia. La Cia – hanno riferito i funzionari Usa – ha precisato agli alleati che i nuovi sistemi, una volta raggiunto l’accordo, saranno dati ai ribelli solo se la tregua e il simultaneo processo politico che porti a una pace duratura dovessero fallire con la ripresa di combattimenti in Siria su larga scala.

La reazione di Mosca

Immediata la reazione stizzita di Mosca alle notizie del “piano B” americano. Il viceministro degli Esteri russoSerghei Ryabkov a Interfax ha dichiarato: «Non sappiamo nulla di questo “piano B”, nessuno lo ha discusso con noi, noi stiamo lavorando per rafforzare la tregua».

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