Firenze, bandiera "neonazista". Cosa significa davvero quel vessillo

dic 4, 2017 0 comments
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Di Raffaello Binelli

Ha scatenato un gran polverone la foto della bandiera della Germania imperiale (Secondo Reichappesa alla parete di una caserma dei carabinieri di Firenze, con vista sul lungarno.

E' stata subito avviata un'indagine, ma al momento, come rivela ai microfoni del giornale radio Rai il procuratore militare Marco De Paolis, non c'è nulla che faccia pensare alla violazione di una norma penale militare. Però ho dato disposizioni affinché si verifichi se invece vi siano gli estremi per configurare qualche reato. La norma secondo la quale è reato esporre un vessillo che evochi il nazismo vale per i civili e non specificamente per i militari", spiega ancora De Paolis, "per il quale dunque il militare di Firenze potrebbe essere indagato dalla procura ordinaria ma non da quella militare". "Penso che sia più un grande problema di natura disciplinare e culturale", dice il procuratore che aggiunge: "La questione è capire cosa significa un simbolo del genere, soprattutto per un militare, credo che ci sia da interrogarsi sulla formazione culturale dei giovani prima e dei militari poi".
Ma è davvero un simbolo nazista? Di certo si sa che quella è la bandiera della Marina da guerra tedesca (Reichskriegsflagge) issata per la prima volta il 1° ottobre 1867 dalla Confederazione del Nord e confermata dalla costituzione federale dell’Impero il 20 marzo 1871.
Ha i colori nazionali della Prussia in bianco e nero, l’aquila prussiana, la croce nordica con il tricolore rosso bianco-nero imperiale tedesco nel cantone superiore con una croce di ferro. Nel 1919 le bandiere della Germania imperiale furono sostituite da quelle della Repubblica di Weimar: tricolore nero-rosso-oro.
I nazionalisti tedeschi e in seguito anche i nazisti durante gli anni ’20 usarono quella vecchia bandiera del Secondo reich per protestare contro l'odiata Repubblica di Weimar. Lo fecero anche durante il fallito colpo di Stato (Putsch di Monaco) dell'8 e 9 novembre 1923.
Dopo la fine della Seconda guerra mondiale la Germania vietò l'uso della svastica e di altri simboli che richiamavano il nazismo. Alcuni gruppi neonazisti, non solo in Germania ma anche in Europa e negli Stati Uniti iniziarono così a utilizzare la vecchia bandiera imperiale, insieme ad atri simboli più o meno nuovi. Fino a comparire, di recente, nelle curve degli stadi e nei raduni di alcuni gruppi di estrema destra, insieme a molti altri vessilli. 

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