Migranti, Macron: “Rendo omaggio all’ottimo lavoro dell’Italia. Siglato Trattato del Quirinale

gen 11, 2018 0 comments
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La Stampa

«L’Italia nel 2017 ha fatto un ottimo lavoro, cui rendo omaggio, per ridurre la stabilizzazione causata dal fenomeno migratorio». Il presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron, in conferenza stampa a palazzo Chigi, al termine dell’incontro bilaterale con il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, plaude all’impegno del Paese: «Esprimo tutto il mio rispetto per il lavoro condotto e la qualità della cooperazione che abbiamo avuto» ha aggiunto, sollecitando un percorso normativo comune. E parlando delle prossime elezioni elogia direttamente il presidente del Consiglio: «Spetterà al popolo italiano esprimersi» al voto del prossimo 4 marzo, «mi guardo bene dal farlo io, ma consentitemi di dire che l’Europa ha avuto molta fortuna ad avere Gentiloni in questa funzione» dice. 

L’annuncio è quello dell’istituzione di un trattato del Quirinale: «Giorno dopo giorno quello che facciamo è importante e non è inferiore ma complementare al rapporto franco-tedesco - dice Macron -. Abbiamo voluto dargli una forma nuova. E l’obiettivo è strutturarlo, come è per il Trattato di Versailles con Berlino, per poter dare nuove prospettive, nuove forme di cooperazione che ci consentano di andare oltre». Il lavoro sarà concluso nel prossimo vertice bilaterale in Italia nel 2018. Il Trattato del Quirinale tra Italia e Francia è «un piccolo fatto di importanza storica» dice il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni. «Italia e Francia rinnovano la loro fortissima e tradizionale amicizia proiettandola sull’avvenire dell’Europa. In questo avvenire c’è un grosso impegno sui beni comuni, i beni pubblici europei, difesa, sicurezza, politiche migratorie comuni», sottolinea. 

Gentiloni: “Con Francia e Germania per Europa più ambiziosa”  
«Sul trattato del Quirinale penso che Macron abbia detto molto bene che non possiamo paragonare cose che avvengono in contesti completamente diversi - sottolinea il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni -. Il trattato dell’Eliseo tra Francia e Germania fa parte della stagione fondatrice dell’Europa, noi facciamo un’operazione di formalizzazione della nostra collaborazione che è rivolta al futuro. Penso sia di un’importanza notevole. Tra qualche anno forse si potrà dire che è stata storica. Certamente Italia, Germania e Francia hanno bisogno di essere tra i promotori di un’Europa più ambiziosa e dentro questo progetto il fatto che tra i nostri due Paesi si strutturi meglio la collaborazione è assolutamente fondamentale». «Da ministro degli Esteri invidiavo ai rapporti tra francesi e tedeschi lo scambio permanente di funzionari tra i due ministeri. È una forma strutturata di collaborazione che in parte abbiamo già tra i nostri due Paesi, ma che dobbiamo enormemente rafforzare. Il passo che oggi annunciamo avrà importanza notevole», conclude.  

“Dare una prospettiva all’Europa perché torni sovrana”  
Ha spiegato Macron che «la Francia sta procedendo nel mettere a punto delle riforme con i partner europei, perché al momento c’è un sistema con delle lacune». Il capo dell’Eliseo è sicuro che «Italia e Francia riusciranno ad armonizzare i sistemi di accoglienza e di asilo». L’Europa deve tornare «sovrana», ha aggiunto. «Dobbiamo renderla una vera e propria potenza, ed in molti versanti: una potenza digitale, ambientale, e così via. Dobbiamo darle prospettiva per i prossimi 10 anni. Se è stata balbuziente, questa Europa, è proprio perché non aveva tale prospettiva». Tra Italia e Francia, ha aggiunto, c’è «un legame più forte, che consente la stabilizzazione in Libia. Mi rallegro della collaborazione di ottima qualità nel lavoro di contrasto allo scandalo umanitario in Libia. E continueremo a lavorare in modo più efficace contro i trafficanti di esseri umani, armi e droghe, in particolare nell’area sahel-sahariana».  

“Cultura ed educazione fondamentali”  
«Quando parlo dell’unità dell’Europa, la base che la cultura e l’educazione rappresentano è fondamentale. Perciò stamattina siamo andati alla Domus aurea» ha raccontato Emmanuel Macron, sottolineando tra l’altro che il suo governo si è «ispirato» al bonus culturale italiano «e l’Italia si ispira a noi» a livello legislativo «per il mondo del cinema».  

“Avanti a più velocità senza escludere nessuno”  
Sull’Europa a più velocità «dobbiamo essere realisti - commenta il premier Gentiloni-, nella discussione, che abbiamo fatto dieci mesi fa, in preparazione dei trattati, per mettere una frase sui diversi livelli di integrazione c’è stata una trattativa molto complicata, non è stato facile. Capisco benissimo che di fronte a questo discorso in astratto ci possa essere una reazione di qualche Paese che possa sentirsi escluso. Ma sia chiaro che i processi non escludono nessuno». «Il messaggio che viene dal nostro incontro è che nessuno viene escluso, ma che i percorsi vadano avanti: il processo non può essere condizionato dal vagone più lento del nostro treno. Senza fughe in avanti, con apertura larghissima, Italia e Francia andranno avanti con la Germania e altri Paesi».  

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