Intervista a Karrambah: l'album di debutto, le sue influenze artistiche e la spiritualità

ago 26, 2020 0 comments

Intervista di Salvatore Santoru a Karrambah

1- Ultimamente hai pubblicato il tuo album di debutto, "Memorie Notturne di Sogni Diurni". Come reputi tale nuova esperienza e, inoltre, quali finalità e obiettivi ti poni?

Grazie di questa occasione! È la prima esperienza nel campo strettamente musicale ed è sicuramente positiva. Cerco di vivere al momento, non mi sono posto obiettivi se non quello di incominciare a dare il via a questo nuovo percorso. Cerco di ragionare a step. Il prossimo è trovare delle date per esibirmi così da creare delle nuove relazioni, la musica è un linguaggio potentissimo.

2- "Memorie Notturne di Sogni Diurni" è un album di matrice elettronica decisamente sperimentale. Quali sono le tue principali influenze musicali e, in senso più lato, artistiche?

Siamo sempre immersi nelle influenze, alcune sono consapevoli e altre meno. Dico qualche nome solo per suggerire qualche disco ai lettori. Sicuramente mi ha segnato tutto il post-rock (Godspeed You! Black Emperor, Mogwai, Sigur Ros) recentemente sono colpito dalla ricercatezza sonora di un gruppo che si chiama  Son Lux o il disco Field of Reeds dei These New Puritans. In Italia sicuramente Iosonouncane. Oltre alla musica ti direi tanta letteratura e cinema soprattutto di fantascienza come Philip Dick e derivati.

3- Tra le altre cose, l'album è contraddistinto anche da un importante influsso musicale meditativo. Quanto ritieni fondamentale il ruolo della spiritualità sia da un punto di vista artistico che esistenziale e, al contempo, come ritieni la 'graduale riscoperta' di tematiche spirituali nel mondo occidentale ?

L’uomo da quando nasce a quando muore cerca di trovare un modo per vivere. Ognuno con il proprio schema di vita, seguendo le proprie credenze e illusioni. La spiritualità è insita dentro di noi, anche se assume forme differenti. Per cui, credo che sia fondamentale parlarne e condividere l’un l’altro le proprie scoperte quotidiane. Siamo in un mondo più piccolo per trasporti e comunicazioni. È come tra due amici distanti: quando ci si vede ci si raccontano cose, come va, come stai, ecc Non è diverso tra gruppi sociali decisamente più ampi. Occidente ed Oriente, Nord e Sud ecc ecc. Quando si incomincia un dialogo ci si influenza sempre in un modo o nell’altro. Per un dialogo fertile è importante sostituire i “pregiudizi” con delle “ipotesi iniziali”, cercare di essere vergini, senza troppi paradigmi.

4- Alcuni anni fa hai prodotto due documentari di successo, "L'Ombra del Vapore" e "Il Limite". Entrambi sono dei documentari sociali e, allo stesso tempo, se vogliamo 'esistenzialisti' in senso lato. Uno dei temi principali che emerge è quello della ricerca del senso della vita, individuale e collettivo. Come valuti la ricezione degli stessi due documentari e, allo stesso tempo, reputi esista un 'continuum' filosofico/spirituale tra la tua produzione cinematografica e quella musicale ?

Grazie delle domanda. È qualcosa su cui mi interrogo anche io ed è piacevole riguardarsi indietro e accorgersi di come anche strade diverse abbiano sempre dei punti di contatto. Sono una persona che si interroga tanto, le riflessioni esistenziali fanno parte di me (come di tutti) ed è inevitabile che escano fuori. Sicuramente fanno parte di un continuum, ci sono tematiche che vorrei condividere con altri e sto cercando il linguaggio per trasmetterle nel modo più efficace. Ma questa ricerca va di pari passi con la comprensione di quanto effettivamente voglio comunicare. La persona che ricerca il senso della vita alla fine sono io, ormai mi è evidente. Ciò che lo rende collettivo è che tutti, anche se in altre forme stiamo facendo la stessa ricerca ed è molto emozionante scambiarci scoperte quotidiane.


5- Come ritieni l'attuale stato della musica elettronica italiana e internazionale e, al contempo, quali reputi essere le migliori novità del genere ?

Non ne conosco abbastanza per sbilanciarmi, però voglio dire un nome su tutti: Caterina Barbieri, italiana, cresciuta professionalmente in Svezia, apprezzata in ambito internazionale. È attiva da qualche anno, personalmente ho conosciuto la sua musica da poco e ne sono rimasto stregato.

6- Come hai vissuto il periodo del lockdown durante le prime fasi dell'emergenza Covid-19 ?

Soprattutto i primi giorni c’era tanta energia nell’aria, per strada si percepiva tanta paura e le persone assumevano dei comportamenti differenti da quelli abitudinari. Lo stato ordinario si è spezzato e quindi tante dinamiche a volte nascoste tra gli individui e il modo in cui affrontiamo la vita e la morte sono venute a galla con più evidenza. Personalmente, i primi giorni ho cercato di stare nel flusso di emozioni che sopraggiungevano per questo cambio di stato. Così, piano piano, ho trovato il modo per vivere il lockdown nel modo a me più conveniente, utilizzando il tempo a disposizione nel modo migliore vivendo attimo dopo attimo.

7- Quali sono le tue principali influenze culturali e spirituali per la tua produzione artistica, musicale e non ?

Certamente sono stato influenzato da quanto visto (penso ai tanti film visti da Tarkovsky a Bela Tarr, per dare qualche nome), da quanto ascoltato o letto. Ma in realtà le influenze più importanti sono quelle delle persone che mi stanno vicino, soprattutto quando ci sono relazioni forti.

8- Quali progetti, musicali e/o artistici a 360°, hai per il futuro ?

Faccio uno spoiler. Tra non molto presenterò assieme a  Le Capre a Sonagli, una band di Bergamo, il documentario del tour del 2019. È un film musicale matto che spero che vedano in tanti, è un progetto che mi ha preso molto tempo e regalato tante soddisfazioni. Poi sicuramente in cantiere c’è Karrambah, fare dei live e portare avanti i pezzi nuovi. Memorie Notturne di Sogni Diurni l’ho pubblicato da pochissimo ma i brani erano pronti già da un po’, c’è già del nuovo materiale. Infine sicuramente concludere il mio nuovo percorso di studio come operatore olistico sonoro-vibrazionale. È un percorso strettamente spirituale, nel senso che lo scopo ultimo non è fare musica ma poter fare professionalmente dei trattamenti sonori con campane tibetane e quant’altro. Ormai sto concludendo il tirocinio, poi sono contento di poter iniziare anche questa attività.

Grazie di tutto!

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