“Minacce e abusi”, scandalo nella legione straniera che combatte per Kiev

ago 29, 2022 0 comments


Di Roberto Vivaldelli

Era il 27 febbraio scorso quando, su richiesta diretta del presidente ucraino Volodymyr Zelenskyj, veniva creata la Legione internazionale di difesa territoriale dell’Ucraina, unità militare inquadrata nell’esercito governativo di Kiev e formata dai volontari stranieri giunti nel Paese per combattere contro l’esercito russo, che secondo le stime governative sarebbero circa 20 mila. Nel giugno scorso, due cittadini statunitensi che combattevano per l’Ucraina sono stati catturati dalle forze russe e ora devono affrontare un futuro incerto. Ciò è avvenuto poche settimane dopo che due britannici e un marocchino sono stati catturati e successivamente condannati a morte. Ora la Legione internazionale voluta da Zelensky torna a far parlare di sé con un’inchiesta pubblicata dal Kyiv Independent, nella quale emergono una serie di gravi abusi commessi da parte della leadership della Legione stessa.

Minacce e abusi, la Legione internazionale nella bufera

La Legione Internazionale è composta da due unità. Le forze di terra ucraine ne supervisionano la prima. L’altra è coordinata dalla direzione dell’intelligence del ministero della Difesa, nota con l’acronimo Gur: l’inchiesta del quotidiano riguarda quest’ultima, in particolare. Secondo i membri dell’unità della Legione gestita dall’intelligence, i loro comandanti riferiscono direttamente al capo della Gur, Kyrylo Budanov, che Zelensky ha nominato a capo del comitato dell’intelligence nell’ufficio del presidente a fine luglio: questo corpo, che conta circa 500 unità, è gestito dal maggiore Vadym Popyk.

L’unità viene gestita da un gruppo di poche persone: il braccio destro di Popyk, il maggiore Taras Vashuk (indicato dai soldati come “giovane Taras”), lo zio di Vashuk e un ufficiale dei servizi segreti; e Sasha Kuchynsky. Il giovane Taras e lo zio, e Sasha gestiscono le operazioni dell’unità. Mandano soldati in missione e coordinano l’ala dell’intelligence della Legione. Sasha è anche responsabile della logistica e delle forniture. I legionari accusano il trio di vari illeciti. Per quanto concerne i due Taras, le maggiori denunce riguardano l’invio di soldati in missioni suicide.

“Soldati mandati a morire”

Un soldato americano intervistato dal Kyiv Independent ha descritto un paio di missioni che hanno avuto luogo vicino alla città meridionale di Mykolaiv, uno dei punti caldi della guerra. Secondo quanto testimoniato dal soldato americano, le truppe russe hanno scoperto la posizione della loro squadra e hanno iniziato a bombardarla pesantemente. Il resto delle truppe si è ritirato dalla posizione secondaria dietro di loro, lasciando la squadra a mantenere la prima linea da sola, senza rinforzi. “Siamo stati letteralmente lasciati (dietro) e non volevano evacuare”, ha detto il soldato. Il suo commilitone, Scott Sibley, è stato ucciso , mentre altri tre sono rimasti gravemente feriti in quella missione.

Contro il parere dei soldati stranieri, Tara ha inviato un altro gruppo nello stesso posto. L’attacco – previsto – dei russi ha provocato quattro morti, feriti e un soldato è stato fatto prigioniero: si tratta di Andrew Hill, che ora sarà processato dai russi a Donetsk. Le accuse dei soldati stranieri contro Sasha Kuchynsky sono addirittura più ampie. Oltre a mandare i combattenti a morire, Kuchynsky li avrebbe costretti ad aiutarlo a saccheggiare i negozi. I combattenti hanno detto al Kyiv Independent che è anche un forte bevitore che abusa dei suoi subordinati. Secondo un soldato ebreo americano, Kuchynsky sarebbe anche antisemita. Secondo un altro legionario americano, Kuchynsky avrebbe anche molestato le donne mediche nella loro unità, usando con loro un linguaggio sessualmente allusivo. Secondo il soldato americano, i medici della legione si sono lamentati, ma nessuno ha fatto nulla al riguardo per risolvere la situazione. Secondo le fonti del Kyiv Independent all’interno della legione, Sasha Kuchynsky non è il suo vero nome. Si tratterebbe di Piotr Kapuscinski, un ex membro di un’organizzazione criminale polacca, fuggito in Ucraina dopo diversi problemi con la legge. In Polonia, Kapuscinski è ricercato per frode e rischia fino a otto anni di carcere.

La legione internazionale? Un flop

L’ex Marine Andrew Milburn, editorialista per la rivista online Task and Purpose, è andato in Ucraina, descrivendo in maniera impietosa lo stato di preparazione della Legione internazionale. Dopo l’arrivo a Leopoli, scrive Milburn, le reclute vengono inviate in un campo vicino al confine polacco per la selezione e l’addestramento. “La selezione apparentemente non segue alcun processo distinguibile se non quello di separare coloro che non hanno esperienza militare da quelli che ne hanno. I primi sono sottoposti a un corso di addestramento di 4 settimane: ai secondi viene data un’arma e inviati al fronte in unità ad hoc con un ufficiale ucraino”. In ogni caso, sottolinea, “il processo presenta alcuni difetti fatali: nessuno diventa un soldato competente in sole 4 settimane e anche i soldati esperti richiedono un addestramento specifico. Ogni guerra ha le sue dinamiche che possono essere ugualmente letali per veterani e principianti se non adeguatamente comprese”. In conclusione, la creazione della Legione internazionale è stata tutto fuorché un’operazione di successo, anche dal punto di vista strategico-militare.

FONTE: https://it.insideover.com/politica/minacce-e-abusi-scandalo-nella-legione-straniera-che-combatte-per-kiev.html

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