Le accuse di un nuovo dieselgate travolgono Fiat Chrysler in Borsa

gen 12, 2017 0 comments
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L'Agenzia di Protezione Ambientale degli Stati Uniti (Epa) prevede di accusare Fiat Chrysler Automobiles di utilizzare un software che ha permesso delle emissioni diesel in eccesso in poco più di 100.000 truck e Suv prodotti negli Usa. Si tratta dei Jeep Grand Cherokee e dei Dodge Ram, con i motori diesel 3.0 degli anni 2014, 2015 e 2016. Lo scrive la Reuters, citando due fonti vicine alla vicenda.
Il mercato ha reagito immediatamente alla notizia. Le indiscrezioni stanno pesando sul titolo, che al Nyse lascia sul terreno il 13% a 9,6473 dollari. A Piazza Affari il titolo perde il 5,16% a 9,93 euro.
L'Epa avrebbe detto alla casa automobilistica di ritenere che un suo software non dichiarato per il controllo delle emissioni avrebbe permesso ai veicoli di generare emissioni inquinanti in eccesso, violando la legge.
L’agenzia, che è guidata da Gina McCarthy, ha per mesi rifiutato di certificare i veicoli diesel del 2017 di Fiat Chrysler per la vendita negli Stati Uniti.
L’impatto potrebbe essere pesantissimo. Mercoledì la Volkswagen ha trovato un accordo per pagare una multa da 4,3 miliardi di dollari dopo lo scandalo Dieselgate, a cui si aggiungono 17,5 miliardi di risarcimenti civili. Se le accuse fossero provate, Fca potrebbe dover far fronte a una multa fino a 44.539 dollari per ogni veicolo. Dato che la notifica di presunta violazione della legge Clean Air Act riguarda circa 104.000 veicoli, la società rischia una multa potenziale di 4,63 miliardi di dollari.
Dopo un primo silenzio è arrivata la replica della società. Fca Us ritiene che «i propri sistemi di controllo delle emissioni rispettino le normative applicabili». La società - spiega una nota - intende collaborare con la nuova Amministrazione «per presentare i propri argomenti e risolvere la questione in modo corretto ed equo, rassicurando l'Epa e i clienti di Fca Us sul fatto che i veicoli diesel della società rispettano tutte le normative applicabili».
La Reuters cita un commento a caldo di Sergio Marchionne, Ceo di Fca: chiunque paragoni il problema delle emissioni di Volkswagen con quello di Fca «sta fumando materiale illegale».
In una nota l’Epa ha parlato di «grave violazione della legge, che può risultare in un dannoso inquinamento dell’aria che respiriamo». Ancora più duro il commento della Carb, California Air Resources Board, che ha collaborato all’inchiesta con l’Epa. «Ancora una volta, un grande costruttore di auto ha preso la decisione di evitare le regole ed è stata presa».

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