La procura di Roma indaga sulla tutor di Regeni e gli studenti di Cambridge. Il capo del sindacato egiziano: "Fu la professoressa a mandarmi Giulio"

nov 3, 2017 0 comments
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La Procura di Roma che sta indagando sulla morte di Giulio Regeni, l'universitario friuliano ucciso in Egitto nel gennaio del 2016, alla luce di nuove informazioni di stampa, ha trasmesso all'autorità giudiziaria del Regno Unito un ordine di rogatoria in cui si chiede l'interrogatorio formale della professoressa Maha Mahfouz Abdel Rahman, la tutor a Cambridge del ragazzo trovato morto a bordo di una strada alla periferia del Cairo. Inoltre, stando a quanto si apprende, i magistrati hanno chiesto di identificare e ascoltare tutti gli studenti che l'università ha inviato al Cairo dal 2012 al 2015 sotto il controllo della stessa professoressa.
Gli inquirenti intendono capire, una volta per tutte, chi ha scelto il tema specifico della ricerca di Giulio in Egitto (ossia uno studio e un approfondimento sui sindacati indipendenti egiziani), chi ha scelto la tutor che l'avrebbe seguito in Egitto e quali erano gli ordini che Regeni doveva eseguire.
Intanto Maha Abdelrahman "ha ripetutamente espresso la sua volontà di collaborare appieno con i procuratori italiani". Così un portavoce dell'ateneo britannico in una dichiarazione rilasciata all'agenzia di stampa Ansa in risposta alle ultime polemiche, nella quale si sottolinea peraltro che Cambridge non intende "rispondere a insinuazioni sensazionalistiche e di nessun aiuto".
Il portavoce sostiene poi che il celebre ateneo inglese non ha "ancora ricevuto una richiesta formale per la testimonianza" della docente e "confida di riceverne una il più velocemente possibile, come abbiamo ripetutamente sollecitato". Nel frattempo, insiste, "sarebbe del tutto inappropriato, e in violazione delle regole processuali, se la dottoressa Abdelrahman parlasse con i media prima di aver reso la sua testimonianza alle autorità italiane".
Il capo del sindacato egiziano: "Fu la tutor di Cambridge a mandarmi Giulio"
Il capo del sindacato autonomo dei venditori ambulanti del Cairo, Mohamed Abdallah, quasi esulta quando scopre che gli inquirenti italiani hanno puntato i riflettori anche sull'Università di Cambridge e, in particolare, sulla tutor di Giulio Regeni, Maha Abdel Rahman.
"Io ve l'ho sempre detto che dietro l'uccisione di Giulio c'era la pista dei britannici", ha dichiarato Abdallah all'AGI che lo ha raggiunto telefonicamente. "La prima volta che mi si presentò Giulio fece il nome della professoressa Abdel Rahman, nota oppositrice del Governo egiziano e sostenitrice dei Fratelli musulmani", riferisce il sindacalista, che racconta ancora: "Io fui contattato da Houda Kamal (presidente del Centro per i diritti economici e sociali del Cairo, ndr) perchè Maha Abdel Rahman aveva espressamente chiesto a Regeni di lavorare sui sindacati autonomi". Queste dichiarazioni confermerebbero quanto emerso dalle carte della Procura di Roma che ha chiesto con una rogatoria internazionale di poter interrogare la docente egiziana che finora ha sempre evitato il confronto con i magistrati.
"Ho incontrato Giulio diverse volte e gli ho dato una mano a fare le sue ricerche ma quando è venuta fuori la storia dei soldi non me la sono sentita di continuare e quindi ho detto alla polizia ciò che pensavo", insiste Abdallah. "Sono convinto che alla fine chiederete scusa a me e ai servizi egiziani per averci accusati della morte del ricercatore".
Il capo del sindacato ha avuto un ruolo decisivo nella vicenda di Giulio Regeni, è stato uno dei primi ad accompagnarlo nelle sue ricerche ma, soprattutto, è stato l'anello di congiunzione con la National Security egiziana che aveva deciso di mettere sotto controllo il ricercatore friulano, facendolo spiare proprio dal sindacalista. In uno degli ultimi incontri, avvenuto il 7 gennaio, Abdallah ha filmato Giulio con il tentativo di incastrarlo. Un tentativo fallito perchè il ricercatore ha confermato, ancora una volta, di non aver altro interesse se non quello di portare avanti il proprio lavoro accademico. "L'ho fatto per amore di patria, per il mio Paese, perchè Regeni andava in giro facendo domande che riguardavano la sicurezza nazionale", si è sempre giustificato il sindacalista. Il video da lui realizzato a tradimento, però, ha mostrato in modo inequivocabile che l'intenzione di Regeni era solo quella di condurre la sua ricerca.
Renzi: "Chiediamo la verità, i prof di Cambridge nascondono qualcosa?"
"Per Giulio Regeni chiediamo solo la verità. I prof di Cambridge nascondono qualcosa? #verità". Lo scrive su Twitter il segretario Pd Matteo Renzi. "Noi vogliamo con forza la verità su Giulio Regeni. La verità, solo quella - aggiunge Renzi su Facebook - Per questo chiediamo da mesi chiarezza anche all'Università di Cambridge, come oggi fa il quotidiano La Repubblica. Il team che seguiva Giulio sta nascondendo qualcosa?".
For Giulio Regeni we demand only the truth. Are the Prof of Cambridge hiding something? 
Il segretario Pd fa riferimento all'inchiesta pubblicata oggi da Repubblica sulle "bugie di Cambridge". I documenti inediti riportati dal quotidiano mostrano che la professoressa Maha Abdel Rahman, tutor di Regeni, ha mentito su alcune delle circostanze chiave relative al suo rapporto accademico con il ricercatore italiano, sull'oggetto della ricerca e sulla scelta del docente che lo avrebbe accompagnato nella sua ricerca partecipata in Egitto.

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