FOTOGALLERY / MOSTRA: Social Distancing Vol. I “L’Arte Contemporanea è un Burattino di Legno”

ott 8, 2020 3 comments


Ischia Street Art presenta

Social Distancing Vol. I

“L’Arte Contemporanea è un Burattino di Legno”

Fino al 30 Dicembre 2020 c/o Ischia Street Art Gallery

Via Costantino 28 – Forio (NA) – FREE ENTRY

 

L’Ischia Street Art Gallery di Forio ospita l’urban exhibition Social Distancing Vol. I “L’Arte Contemporanea è un Burattino di Legno”, una mostra non-mostra sull’arte al tempo del distanziamento sociale, dei fake, degli hater, dei conflitti economici, di pornhub e youporn.

 

L’esposizione, aperta al pubblico fino al 30 dicembre, nasce come proseguimento e compimento dell’evento svoltosi sabato 3 ottobre presso il Museo del Torrione dove, come in un set cinematografico a porte chiuse, il gallerista/attivista Salvatore Iacono si è esibito in una vera e propria performance artistica, mettendo in mostra una serie di opere realizzate dall’artivista Mimmo Di Caterino.

 

Un’interactive performance ideata allo scopo di denunciare il sistema dell’arte contemporanea attraverso una serie di azioni tese a smascherarlo, mettendone in evidenza i controsensi sui quali si fonda: da qui i molteplici riferimenti culturali alla storia di Pinocchio nonché quelli artistici ad alcuni esponenti di rilievo dell’attuale mercato dell’arte.

Salvatore Iacono, travestito da artivista dissidente nella sua camicia nera riportante il titolo “L’Arte Contemporanea è un Burattino di Legno”, ha realizzato l’allestimento posizionando, lungo le pareti della sala inferiore del museo, le tele dipinte da Di Caterino distanziate e separate tra loro da un nastro adesivo giallo e nero, il tipico nastro segnaletico del distanziamento, richiamando così la celebre “Banana sul muro” di Maurizio Cattelan.


 

Mission del progetto, realizzare il distanziamento sociale tra un lavoro e l’altro, riflettendo sugli effetti collaterali del lockdown, effetti che hanno impoverito il sistema dell'arte in tutto il mondo, ma in Italia, rispetto ad altri scenari europei, più che mai, arrivando a declassare non solo la funzione dell’artista, squalificato a livello sociale e intellettuale dal suo tradizionale ruolo critico nei confronti della società, ma anche quello del gallerista e di tutte le figure intermediarie dell’arte contemporanea.




Parallelamente, l’assistente del gallerista (trasformata/travestita per l’occasione in Pinocchio) è stata infatti attaccata, sempre col nastro distanziatore giallo e nero, sulla parete esterna del museo, citando nuovamente una performance del 1999 di Cattelan dal titolo “A perfect day”, in cui il noto gallerista Massimo De Carlo veniva appeso al muro con il nastro adesivo ed esposto come se fosse un’opera d’arte al commercio dell’arte.

Una delle opere oggetto della mostra, inoltre, venduta al collezionista Pasquale Cicirelli, è stata usata come l’abbecedario di Pinocchio e trasportata al Torrione dove, affidata da Iacono alla sua assistente, è stata fissata al muro insieme alla stessa assistente/Pinocchio, diventando metacitazione del burattino che inscena Cattelan.

Al Museo Civico del Torrione, a Forio d'Ischia, è stata scritta una nuova pagina dell'arte contemporanea, un nuovo modo di proporre e presentare la produzione e la ricerca stilistica/linguistica di un artista, un nuovo modo di fare marketing, un nuovo approccio allo spazio e un nuovo modello di vendita. Tutto questo ai tempi del Covid19 e del #socialdistancing, ma soprattutto grazie all'artivista Mimmo Di Caterino, che mi ha dato la possibilità con le sue opere di spaziare, viaggiare, sviluppare e sperimentare nuove frontiere con il suo linguaggio dell'arte. Ringrazio il collezionista Pasquale Cicirelli che ha comprato in anteprima il quadro che ho in mano, ed è entrato anche lui con la sua opera in questa narrativa a tre, libera e aperta (artista, gallerista e collezionista) di questo primo appuntamento di Social Distancing Vol. 1” (Salvatore Iacono).




 Con il Patrocinio del Comune di Forio e la collaborazione dell’Associazione Radici, l’intera performance di Social Distancing è stata ripresa e video-documentata da Marco Alvise Di Majo, di Eicon Produzioni, e immortalata dalla fotografa di scena Palma Vuoso, alla presenza del regista Eduardo Cocciardo che, nel video-documento, recita il testo critico prodotto per l’occasione dallo storico fondatore di Flash ArtGiancarlo Politi, un testo ragionato sul lavoro di Mimmo Di Caterino, tratto dal libro di Collodi e recitato su sottofondo musicale di Rokhe.

 

A dimostrazione del carattere effimero e volubile che caratterizza l’arte contemporanea, in balia di significanti mutevoli e significati incostanti, l’allestimento è stato disfatto subito dopo la sua realizzazione e la mostra con le opere di Di Caterino resterà visitabile presso Ischia Street Art Gallery, secondo gli orari della galleria (9.30/12.30; 15,00/19,00, escluso lunedì).

 

 

 

SOCIAL DISTANCING Vol. I

FINO AL 30 DICEMBRE 2020

c/o ISCHIA STREET ART GALLERY

VIA COSTANTINO 28 – FORIO (NA)

 

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--

  Ufficio Stampa e Comunicazione
  Raffaella Roberto
  raropresss@gmail.com 

Commenti

  1. "L’arte è cosa sociale. Premettendo che conosco Salvatore Iacono ormai da diversi anni, da appassionato d’arte posso dire che i suoi messaggi provocatori e irriverenti riescono sempre ad essere al passo coi tempi: anche questa volta ha colto nel segno, denunciando con le sue performances lo stato in cui regna buona parte dell’arte contemporanea. Per questo ho partecipato con entusiasmo al suo nuovo progetto che, in collaborazione con l’artista Domenico Di Caterino, in maniera autentica e coraggiosa lancia un messaggio a dir poco provocatorio. La mia può sembrare la solita sviolinata, tuttavia è soltanto la reale presa d’atto della validità del loro Social Distancing vol. 1. Da sociologo, credo che in un momento storico come quello che stiamo vivendo, l’arte debba restare il primo veicolo espressivo di comunicazione e condivisione a distanza. E mai come ora essa può essere fonte di rinnovato contatto con se stessi e con gli altri. Essa però deve riappropriarsi della sua essenza primaria, non può essere relegata a mero burattino di legno piegato alle logiche di mercato: se negli ultimi decenni abbiamo visto contrapporsi alle aste milionarie uno stuolo di street artists e artisti emergenti adoperarsi per liberare l’arte dal concetto di proprietà privata, oggi si giunge al paradosso per cui lo stesso Banksy diviene vittima del sistema e di se stesso. Si assiste alla ennesima dissacrazione della più alta espressione e rappresentazione dell’animo umano. E allora, che ben vengano gli artisti con i loro detrattori al seguito, che ben vengano le ribellioni, i colpi di scena, le distrazioni, le invalidazioni, o le differenziazioni di Domenico di Caterino. Pertanto, in questa #conversazione infinita, la mia scelta naturale non può essere che quella di avvicinarmi ad artisti come Jago, scultore “traditore delle accademie” e autenticamente e coraggiosamente fedele a se stesso, o ai galleristi come Salvatore Iacono che attraverso la sua Ischia Street Art Gallery ogni giorno alza l’asticella dell’avanguardia pura, coinvolgendo artisti come Tony Gallo, Taki 183, pHOBOs, Alex Shot, Alessia Babrow, Lus57, Koso, Stra, Slate, e lo stesso Mimmo Di Caterino. Credo che la proprietà intellettuale dell’Arte vada restituita alla società tutta, non al singolo individuo, ed è in questa precisa ottica che è stato ideato e realizzato, ad esempio, l’ambizioso Progetto Espositivo Itinerante “ FILIBERTO SBARDELLA la terra è di chi la coltiva “. La cultura, così come l’arte, è di tutti, e per questo va preservata, tutelata, e rinnovata. In questo tempo di pandemia, in questo momento storico, la didattica dell’arte è quanto mai essenziale e vitale, è una questione sociale, al di la di ogni retorica. Perché in epoche di prolungati e necessari social distancing la conversazione sull’arte non si ferma” (Pasquale Cicirelli).

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    1. Salve e grazie per l'interessante commento e, inoltre, la segnalazione di validi artisti.

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